Sommario | 14 luglio 2016, 07:40

Borbey, presidente ASIVA: "Siamo una piccola regione, eppure abbiamo dato all'Italia tanti grandi atleti"

Il presidente dell'Associazione Sport Invernali Valle d'Aosta ha parlato a Fondoitalia: "Non è un periodo economico facile per il mondo, ma grazie ai nostri impianti abbiamo fatto un grande salto di qualità; nell'ultima stagione grazie al lavoro di tutti abbiamo salvato le gare più importanti nonostante la poca neve"

Lo Skyway sul Monte Bianco

Lo Skyway sul Monte Bianco

Da oggi e nelle prossime settimane su Fondoitalia daremo spazio ai “Comitati Regionali” per conoscere le diverse realtà locali dello sport invernale italiano e anche degli sci club, con i quali ci stiamo mettendo in contatto. Abbiamo iniziato intervistando Riccardo Borbey, Presidente dell’ASIVA (Associazione Sport Invernali Valle d’Aosta), la regione che ha regalato allo sci di fondo italiano il campione del mondo Federico Pellegrino.             

Buongiorno presidente Borbey: com’è lo stato di salute dello sci valdostano?
«È buono, perché indubbiamente negli ultimi anni abbiamo fornito un po’ di atleti alla federazione italiana, anche se ci auguriamo di raggiungere risultati anche migliori in futuro. Certo, va aggiunto che anche noi stiamo vivendo un momento di transizione, perché è un periodo difficile per l’economia italiana e mondiale».  

Oltre alle difficoltà economiche a livello mondiale, anche il meteo non vi ha aiutato.
«Non è stato un inverno facile per noi, ma grazie allo sforzo dei nostri volontari e degli sci club siamo riusciti a salvare le gare della Coppa Italia di sci di fondo, che dovevano disputarsi a Gressoney e sono state spostate a Cogne e lo stesso è stato fatto con quella di biathlon che si è svolta a Brusson. Per noi è stata una stagione molto impegnativa sia nel fondo sia nello sci alpino, ma abbiamo salvato la stagione grazie al lavoro di sci club, tecnici, volontari e dirigenti che hanno fatto sforzi non indifferenti per permettere alle nostre squadre di allenarsi».  

Nonostante siate una regione molto piccola, avete regalato allo sport italiano dei grandi campioni.
«Abbiamo il campione del mondo Pellegrino, De Fabiani, Laurent, Baudin nel fondo, mentre nel biathlon c’è Nicole Gontier. Siamo una piccola regione e abbiamo dato all’Italia tanti atleti, una cosa che ci dà orgoglio perché è frutto di tanto lavoro».  

Qual è il lavoro che svolge il vostro comitato?
«Principalmente reclutiamo gli atleti quando hanno circa 15 anni e costruiamo le squadre, che vengono allenate dai nostri bravissimi tecnici. Dopo aver fatto le squadre si lavora sulla tecnica, si fa la preparazione atletica e si svolge un lavoro importante per la crescita degli atleti. Alcuni dei nostri tecnici hanno raggiunto la nazionale, per esempio Marco Brocard, dopo vent’anni con noi è diventato lo skymen della nazionale azzurra».  

Oltre a questo?
«In collaborazione con la FISI organizziamo anche degli eventi, per esempio abbiamo riportato qui la Coppa del Mondo di sci alpino dopo 26 anni. Al termine della settimana avremo qui i campionati italiani di skiroll, sport appena inserito nella Federazione Italiana Sport Invernali. Parteciperanno alcuni nostri atleti dell’Asiva e altri degli sci club locali. Inoltre non dimentichiamo che ci sono anche tanti atleti master».                                            

A proposito degli sci club: qual è il rapporto con essi?
«Con gli sci club la collaborazione è importante, con loro coordiniamo tutti i calendari. Abbiamo un rapporto di confronto, collaborazione e lavoro».  

La Valle d’Aosta è una regione che grazie anche allo sport risulta sempre più attraente dal punto di vista turistico.
«Diciamo che in questi anni la Valle d’Aosta ha fatto un importante salto di qualità grazie agli impianti sciistici, perché sono state migliorate le piste di fondo, biahtlon e sci alpino. Inoltre abbiamo tutta una serie di impianti importanti per il turismo, come lo Skyway che in 15 minuti porta i turisti in cima al Monte Bianco, dove possono godere di un panorama incredibile. Abbiamo poi anche altri impianti per coloro che vogliono passeggiare per i sentieri delle nostre montagne. Dobbiamo continuare così, perché lo sci e la neve hanno un ruolo determinante per la nostra regione».  

Siete soddisfatti del lavoro che avete fatto?
«Si, una soddisfazione da condividere con tutti i membri dell’Asiva, con chi ci aiuta nell’organizzazione degli eventi, con gli sci club, i volontari e tutti gli altri».

Quali sono gli obiettivi per il futuro?
«Certamente sta per arrivare un momento molto impegnativo, perché tutto il mondo del lavoro sta andando incontro a delle difficoltà economiche e anche il turismo ne sta risentendo. Ci aspetta quindi un momento difficile, perché abbiamo raggiunto un livello molto alto e per mantenerlo servono risorse. Noi dovremo essere bravi a riorganizzarci e razionalizzare le risorse a nostra disposizione, ma sarà molto impegnativo farlo, perché la fantasia e le buone idee in un momento come questo non bastano».  

 

Giorgio Capodaglio

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