Biathlon | 19 luglio 2016, 16:09

Corsa in Montagna: I biatleti Mirco Romanin e Lukas Hofer fanno centro alla Transcivetta Karpos 2016

Mille coppie al via della gara a squadre delle Dolomiti Bellunesi. Tra le donne, vittoria delle sorelle veronesi Lucia e Giulia Scardoni su Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi. Tra le coppie miste vittoria degli altoatesini Annelise Felderer e Markus Planoetscher. Ha tremato, ma alla fine ha resistito per 1’, il record del 2005 stabilito da Claudio Cassi e don Franco Torresani

Lukas Hofer (foto dal sito ufficiale dell'atleta www.lukas-hofer.com)

Lukas Hofer (foto dal sito ufficiale dell'atleta www.lukas-hofer.com)

Sono ancora i biathleti a fare centro alla Transcivetta Karpos. L’edizione 2016 della gara di corsa in montagna a coppie delle Dolomiti Bellunesi, andata in scena domenica 17 luglio, è infatti firmata da Mirco Romanin, il giovane tecnico responsabile del biathlon del comitato Fisi Friuli Venezia Giulia che lo scorso anno vinse la Transcivetta Karpos insieme a Michael Galassi, e da Lukas Hofer, atleta che in carriera vanta un bronzo olimpico (staffetta mista di Sochi 2014), un bronzo iridato (nella mass start dei Mondiali di Chanty-Mansijsk 2011) e due vittorie in Coppa del Mondo.

Sui 23 chilometri del tracciato da Listolade ad Alleghe, Romanin e Hofer si sono imposti con il tempo  di  2h06’46”, dopo un serrato duello con i bellunesi Alessandro Follador e Nicola Spada, secondi anche nella passata stagione: appena 10” separano le due coppie. Forti in salita entrambi i “tandem”, fortissimi in discesa Spada e Follador, ma non è bastato per vincere. Grande gara quella dei vincitori che per lungo tempo hanno cullato il  sogno di battere il record stabilito nell’ormai lontano 2005 da don Franco Torresani e Claudio Cassi. Record che alla fine ha resistito per un solo minuto. A completare il podio Giuseppe Montello (altro azzurro del biathlon) e Daniele Carrera (2h21’38”).

Tra le coppie femminili, è andato in scena il “derby” degli sport invernali, con le biathlete azzurre Dorothea Wierer  (che in bacheca ha, tra i tanti allori, il bronzo della staffetta mista alle Olimpiadi di Sochi 2014, due bronzi e un argento mondiale e la Coppa del Mondo dell’individuale 2015-2016) e Lisa Vittozzi (bronzo in staffetta ai Mondiali di Kontiolahti 2015) a duellare con le sorelle veronesi Lucia (azzurra dello sci di fondo) e Giulia Scardoni. Hanno avuto la meglio queste ultime, chiudendo la loro fatica con il tempo di 2h51’46. Per Wierer e Vittozzi il riscontro cronometrico è stato di 2h56’17”. Terzo gradino del podio per Federica Schievenin e Vania Rizzà (3h00’29”).

Vittoria altoatesina tra le coppie miste, con Annelise Felderer e Markus Planoetscher al traguardo in 2h39’46”. Secondo e terzo posto rispettivamente per Silvia Serafini-Michele Lazzari (2h42’12) e Chiara Ladini-Sandro Salvador (2h48’38”).

LE INTERVISTE -  Il vincitore Mirco Romanin: «Al Tissi e al Coldai avevamo un paio di minuti di vantaggio. Poi però, come già lo scorso anno, abbiamo avuto qualche problema in discesa. Ma siamo riusciti a vincere e questo era l’importante. Peccato aver fallito di un solo minuto il record. Devo fare i complimenti a Follador e Spada: hanno fatto una discesa capolavoro. Se ci fossero stati ancora cinquecento metri, ci avrebbero superati».

Il vincitore Lukas Hofer: «Una gara pazzesca: non mi aspettavo un percorso così spettacolare e così tanta gente a fare il tifo. Abbiamo rischiato di essere superati nel finale, ma abbiamo vinto e questo conta. Mirco è stato perfetto in salita. Peccato non aver centrato il record: un motivo in più per tornare alla Transcivetta».

Alessandro Follador, secondo classificato: «Mancava poco per prendere Mirco e Lukas. In discesa siamo andati fortissimo, ma in salita abbiamo perso troppo. E la colpa è mia. Nicola era nettamente più forte, ma io più di così non potevo fare. Ho comunque fatto registrare la mia miglior prestazione qui. Quindi, anche se sono rammaricato per una vittoria sfuggita per appena dieci secondi, sono al contempo soddisfatto».

Nicola Spada, secondo classificato: «Siamo contenti del riscontro cronometrico anche se c’è un po’ di rammarico perché perdere per dieci secondi non è certo piacevole. Complimenti ai vincitori e complimenti anche al numeroso pubblico che ci ha sostenuto alla grande. E ora concentriamoci sul campionato italiano di corsa in montagna di Cortina in programma il 31 luglio».

La vincitrice Lucia Scardoni: «Sono contentissima, soprattutto perché ho vinto questa gara con mia sorella. Il percorso è bellissimo. Fino al Tissi abbiamo fatto la gara con Wierer e Vittozzi. Poi abbiamo preso un po’  di vantaggio e in discesa lo abbiamo controllato.  Per me è un buon segnale in vista della stagione invernale: significa che la preparazione sta andando bene».

Lisa Vittozzi, seconda classificata: «Siamo contente a prescindere. In discesa abbiamo scelto di non rischiare per non farci male e compromettere la stagione invernale».

Dorothea Wierer, seconda classificata: «Una bellissima esperienza: panorami mozzafiato, clima ideale, pubblico e concorrenti entusiasti. È stato per noi un buon allenamento. In discesa abbiamo controllato per non farci male e alla fine è venuto fuori anche un bel riscontro cronometrico».

Silvano Rudatis, dello staff organizzativo: «Abbiamo fatto il pieno di concorrenti e anche il livello tecnico è stato buono. Ha funzionato tutto e di questo dobbiamo ringraziare gli oltre trecento volontari che hanno collaborato».

c.s.

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