| 29 settembre 2016, 07:29

Lara Malsiner, la sedicenne volante: "Vorrei già entrare nelle prime dieci"

La saltatrice ha parlato a Fondoitalia: "Mi vedo già migliorata rispetto allo scorso anno e punto a una bella prestazione nel Mondiale Juniores; vado ancora a scuola e i miei compagni di classe mi inviano gli appunti quando sono all'estero per gareggiare"

Lara Malsiner (foto dal sito www.sciclubgardena.it)

Lara Malsiner (foto dal sito www.sciclubgardena.it)

 

Appena sedici anni di età, ma è già andata a punti nella Coppa del Mondo di salto femminile e giunta terza alle Olimpiadi giovanili che si sono disputate in Norvegia. Lara Malsiner, sorella minore di Manuela, si presenta alla prossima stagione con la voglia di continuare a crescere per regalare a se stessa e all’Italia tante soddisfazioni. L’abbiamo intervistata, scoprendo una ragazza molto timida, non ancora abituata ai riflettori, vista la giovanissima età di studentessa.                     

Ciao Lara, come sta procedendo la preparazione in vista della prossima stagione?
«Va benissimo, mi trovo ottimamente con i due allenatori. Spero di arrivare ben preparata all’inverno. Comunque sono molto contenta, perché già adesso sono migliorata rispetto allo scorso anno e spero di farlo ancora».  

Quale obiettivo ti sei posta per la prossima stagione?
«Quello principale sono sicuramente i Mondiali Juniores, nei quali mi piacerebbe entrare nelle prime cinque posizioni. Per quanto riguarda la Coppa del Mondo, invece, voglio fare più punti possibile e, perché no, entrare anche una volta nelle prime dieci».  

Lo scorso anno hai vinto la medaglia di bronzo alle Olimpiadi Giovanili: ti aspettavi di ottenere un risultato del genere?
«Prima di partire lo speravo tanto, ma nei giorni immediatamente precedenti alla gara ero molto agitata e per quel motivo non mi aspettavo di ottenere un grande risultato. Invece sono riuscita a cambiare qualcosa nel mio stile di salto e sono così salita sul terzo gradino del podio. Sono molto felice per questo risultato».  

Hai anche fatto il tuo esordio in Coppa del Mondo, andando subito a punti.
«La mia prima gara di Coppa del Mondo ha rappresentato per me un’esperienza bellissima, perché ero partita insieme a Elena Runggaldier, una grandissima atleta e con molta esperienza. Poi si, ovviamente il risultato finale ha reso tutto speciale, perché sono subito andata a punti e questo mi ha dato nuove motivazioni».  

Quanto ha inciso tua sorella Manuela, nella scelta di intraprendere la carriera nel salto?
«Sicuramente molto, perché quando ero più piccola aveva cominciato a praticare salto e gli piaceva così tanto, che ne parlava sempre con molto entusiasmo. Così anch’io ho voluto provare, mi è subito piaciuto e ho continuato».  

Dopo tanti problemi fisici, tua sorella Manuela è finalmente tornata a saltare ai suoi livelli: sei felice?
«Si, sono felicissima per lei, perché è anche riuscita a superare la paura che gli era venuta dopo gli infortuni subiti. Poi è bellissimo, perché finalmente possiamo saltare insieme. È una cosa molto importante per noi, perché è bello avere qualcuno che ti capisce ed è in grado di aiutarti se sei agitata alla vigilia di una gara».  

Hai sedici anni, quindi vai ancora a scuola; riesci a conciliare lo studio e la carriera agonistica?
«Frequento l’Istituto Tecnico Economico a Ortizei, ma è una scuola sportiva che quindi mi permette anche di allenarmi. Certo qualche volta è comunque difficile, soprattutto durante l’inverno, quando viaggio all’estero per le gare. Per fortuna a scuola ho molti amici che mi inviano le fotografie con gli appunti delle lezioni per non farmi restare indietro».    

Cosa dicono i tuoi compagni di classe dello sport che pratichi?
«Mi dicono sempre che loro non lo farebbero mai, perché avrebbero paura. Io gli rispondo che se si inizia da piccoli, la paura non c’è più».  

Qual è il tuo sogno nel cassetto?
«Quello principale è di partecipare alle prossime Olimpiadi e fare anche bene, entrando nelle prime posizioni».  

Come ti senti quando, una volta staccato dal trampolino, ti trovi in aria?
«Sono molto tranquilla e mi godo la splendida sensazione di volare».  

Due sorelle che fanno il salto: cosa ne pensano i vostri genitori? Si preoccupano?
«Intanto ti correggo, siamo in tre che facciamo salto (ride ndr), perché ha iniziato anche nostra sorella più piccola. Comunque i nostri genitori sono tranquilli, si sono abituati perché ci vedono, ci seguono e ci sostengono da quando siamo piccole».  

Insomma tra poco potremmo avere una gara a squadre, con l’Italia rappresentata da tre Malsiner?
«Chi può dirlo? Sarebbe bellissimo».  

Hai sedici anni e ancora non sei arruolabile; speri però un giorno di entrare in un Gruppo Sportivo?
«Sicuramente lo spero, perché mi permetterebbe di trasformare in lavoro la mia passione».

 

Giorgio Capodaglio

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