- 17 agosto 2017, 07:35

Fiamme Oro, l'obiettivo di Faustino Bordiga: "Lavoro per portare i miei atleti in nazionale"

L'allenatore delle Fiamme Oro ha parlato a Fondoitalia: "Sento più pressione e responsabilità oggi rispetto a quando ero atleta"

Fiamme Oro, l'obiettivo di Faustino Bordiga: "Lavoro per portare i miei atleti in nazionale"

Negli ultimi anni le Fiamme Oro hanno regalato diverse soddisfazioni al fondo italiano, grazie ai numerosi successi di Federico Pellegrino, alle medaglie vinte da Nöckler in compagnia del valdostano nella team sprint e alle belle prestazioni di Ilaria Debertolis nell’ultima stagione, oppure nel biathlon con il bronzo mondiale di Alexia Runggaldier e le ottime prove di Federica Sanfilippo. La squadra della Polizia, però, sta lavorando molto duramente anche con gli atleti di sede, con l’obiettivo di portare diversi suoi elementi ai prossimi Giochi Olimpici, come fatto in occasione dell’ultimo Mondiale di sci nordico a Lahti, quando è riuscita a presentare ai nastri di partenza Sara Pellegrini, Sergio Rigoni e Sebastiano Pellegrin. L’allenatore delle Fiamme Oro, Faustino Bordiga, è al lavoro da mesi per ripetere gli ottimi risultati della passata stagione e, perché no, fare ancora meglio con i nove atleti che sta allenando a Moena: Giulia Stürz, Erica Antoniol, Sara Pellegrini, Sergio Rigoni, Sebastiano Pellegrin, Mattia Armellini, l’aggregato Tommaso Dellagiacoma, con i biatleti Pietro Dutto e Carmen Runggaldier. Una bella responsabilità che condivide con gli altri tecnici delle Fiamme Oro, Gianantonio Zanetel e Marco Cattaneo. Della preparazione estiva e gli obiettivi stagionali degli atleti della Polizia abbiamo parlato proprio con il responsabile, Faustino Bordiga, nella seguente intervista.

Buon pomeriggio Bordiga, come sta andando la preparazione dei suoi atleti?
«Abbiamo fatto molto lavoro fino adesso ed è andato tutto bene, perché il meteo ci ha aiutato e non abbiamo perso alcun allenamento. I ragazzi li vedo in buona condizione. Speriamo di continuare così anche nella seconda parte della preparazione. In questo periodo abbiamo un po’ abbassato i carichi di lavoro, perché vogliamo che prendano respiro in vista della seconda parte della preparazione, quando si andrà in Val Senales, le giornate saranno più corte, il lavoro più impegnativo e concentrato in meno tempo».

I biatleti svolgono un lavoro diverso?
«No, si allenano con gli altri nella preparazione atletica. Ovviamente cerco di andargli un po’ incontro, perché loro devono anche passare diverse ore al poligono per allenare il tiro. Inoltre li faccio lavorare più in pattinaggio che in alternato, fanno molti lavori specifici. Diciamo che rispetto a un fondista, che divide il tempo a metà tra pattinaggio e alternato, Pietro e Carmen si allenano per il 70% in skating».

Quest’anno cambierà qualcosa nel suo lavoro, dal momento che ci saranno i Giochi Olimpici?

«Tutti gli anni lavoro perché i miei atleti entrino nelle nazionali, far si che vadano forte e si guadagnino la convocazione per la Coppa del Mondo. Voglio prepararli in modo che tutti vadano forte e ci diano soddisfazioni, perché alle Olimpiadi può andare anche un ragazzo che al momento non è nel giro della nazionale, basta che vada forte. Tutti gli atleti hanno le stesse possibilità».

Cercherà di fare in modo che i suoi atleti partano subito forte?

«Questo è l’obiettivo principale che ci poniamo ogni anno, perché è molto importante partire bene a dicembre, perché chi entra subito nel giro della Coppa del Mondo, molto spesso riesce poi a restarci tutta la stagione. Abbiamo concordato con gli atleti di voler partire a tutta, anche se non è sempre così facile perché ogni sportivo reagisce alla sua maniera alla preparazione. Alcuni riescono a partire bene, altri hanno bisogno di alcune gare per ingranare. Insomma, è troppo semplice dire di voler partire forte, perché ognuno ha un fisico diverso e inoltre ogni atleta ha delle gare più adatte alle proprie caratteristiche rispetto ad altre».

Nella passata stagione Giulia Stürz ha fatto molto bene a La Clusaz in Coppa del Mondo, confermando il suo grande talento, poi ha avuto qualche difficoltà e oggi è fuori dalla nazionale. Se la riprenderà?
«Stürz è un’atleta fortissima, ha un livello molto alto, è una ragazza particolare, ma ha un carattere molto allegro. Non ha avuto alcuna difficoltà a integrarsi nel gruppo ed è stata una cosa bellissima. È già diventata un traino per le compagne. La mia speranza è che la sua grinta e la voglia si trasformino in testardaggine di arrivare, perché ha un gran fisico, un fantastico motore, ma deve soltanto trovare maggiore convinzione e capire che può fare grandi cose».

Per quanto riguarda, invece, le altre due atlete, Sara Pellegrini ed Erica Antoniol?
«Sara è un esempio per tutti, è una professionista esemplare, si impegna sempre al massimo. Ogni allenatore vorrebbe avere un’atleta così, perché è molto seria e rispettosa, segue sempre i consigli che uno gli dà. Lo scorso anno è riuscita anche a qualificarsi per i Mondiali e in questa stagione mi aspetto anche qualcosa in più, perché l’impegno e la grinta ci sono, così come la maturità. Spero si tolga grandi soddisfazioni.  Erica Antoniol è una ragazza giovane, ha pagato più delle altre alcuni carichi di lavoro, ma è molto brava tecnicamente, ha una grande sicurezza sugli sci. Anche lei spero possa ottenere ottimi risultati, lo meriterebbe perché si sta impegnando tantissimo».

Ai Mondiali dello scorso anno hanno partecipato anche Sebastiano Pellegrin e Sergio Rigoni; entrambi puntano alle Olimpiadi, con il primo che fa anche parte degli aggregati della nazionale.

«Ci diamo da fare perché gli atleti siano sempre al massimo, poi il resto devono farlo da soli con la voglia di arrivare. Sia Pellegrin sia Rigoni lo scorso anno hanno avuto questa voglia e sono riusciti a qualificarsi per i Mondiali, disputando una stagione bellissima. Entrambi sanno che possono ripetersi e giocarsi la possibilità di entrare tra i convocati per le Olimpiadi».

In gruppo avete da poco Mattia Armellini, appena arruolato e vincitore di due medaglie ai recenti Mondiali di skiroll, e il giovane aggregato Tommaso Dellagiacoma.
«Mattia è stato bravissimo ai Mondiali di skiroll. In Primavera non sapeva se sarebbe entrato in Polizia, così ha continuato a prepararsi per la stagione di skiroll. Quando l’abbiamo arruolato ci è sembrato giusto fargli disputare i Mondiali, così abbiamo organizzato un programma diverso. Ha avuto una bella esperienza, è riuscito anche a vincere medaglie, una cosa importantissima. Lo conosco ancora poco, ma ho scoperto subito un ragazzo molto serio, che si impegna tantissimo e ha voglia di arrivare. Tutti ingredienti positivi per andare forte. Tommaso è un giovane talentuoso, è un bravo sciatore, ha una bella tecnica ed è sempre molto concentrato. Ha tutte le doti per fare bene e sperare di fare un altro salto di qualità, che gli consentirebbe di stare con i più forti».

I due biatleti come stanno? Pensa che possano tornare nel giro della nazionale?
«Si. Dutto ci tiene tanto, mette il massimo impegno in ogni allenamento e stiamo riscontrando dei grandissimi risultati dal punto di vista fisico. La mia speranza è che trovi la giusta calma nel corso della gara, impari a gestire al meglio la tensione e la tanta voglia con cui affronta le gare, perché con il motore che ha può ottenere dei bellissimi risultati. Non deve mettersi pressione da solo. Stesso discorso vale per Carmen, che si impegna molto in allenamento, sta crescendo tanto e spero sia l’anno buono per fare il salto di qualità e togliersi soddisfazioni».

Quanto sente il peso della responsabilità nei confronti di questi atleti?
«Tantissimo, sento più pressione oggi rispetto a quando ero atleta. Bisogna farli andar forte, ci tengo in modo particolare e ci soffro quando qualcuno ottiene i suoi obiettivi. Ci metto sempre il massimo delle energie e l’impegno, anche oltre».

Le Fiamme Oro in questi anni hanno regalato grandi risultati all’Italia nel fondo.
«Siamo stati bravi e fortunati nell’arruolare degli ottimi atleti, così ci siamo ritrovati un bel gruppo. Ci mettiamo sempre il massimo della passione e questi sono i risultati. Abbiamo in squadra dei veri e propri pilastri, come Federico Pellegrino, Dietmar Nöckler e Ilaria Debertolis, che stanno regalando grandi soddisfazioni al fondo azzurro, ma anche dei giovani dal grande avvenire. Siamo felici e curiosi, perché nella prossima stagione vedremo Anna Commarella tra le senior e abbiamo appena arruolato Simone Daprà, un altro giovane che promette molto bene»

Giorgio Capodaglio

Ti potrebbero interessare anche:

SU