Therese Johaug è in Italia. La campionessa norvegese, in attesa del giudizio del CAS che dovrebbe arrivare entro domani, ha raggiunto l’Alpe di Siusi insieme a suo fratello, per un allenamento in altura. Un viaggio che era già in programma da molto tempo, ma che coinciderà proprio con il momento in cui l’Arbitrato di Losanna, CAS, esprimerà il proprio verdetto conclusivo sulla vicenda doping legata alla norvegese, aprendole o meno la strada per i Giochi di PyeongChang. Il manager dell’atleta Jørn Ernst ha spiegato a Daglabet: “Pensavamo che a luglio sarebbe già arrivata una soluzione sul caso, ma il CAS ha rinviato il suo verdetto. Lei ha scelto di seguire il piano già organizzato all’inizio della stagione e ha viaggiato così in Italia".
Anche il padre e la madre di Therese Johaug sono partiti per l’Italia, perché la famiglia vuole essere tutta assieme nel momento in cui arriverà un giudizio.
La Johaug è stata squalificata per tredici mesi lo scorso 18 ottobre e dovrebbe tornare quindi alle gare all’esordio in Coppa del Mondo di Ruka. La FIS ritiene però che la sentenza dovesse essere di 16-20 mesi, così si è appellata al CAS, che deve ancora esprimersi. Il rinvio del giudizio fa pensare che anche all’interno dell’Arbitrato non tutti siano d’accordo sulla decisione da prendere. “La maggior parte delle buone avventure hanno un lieto fine – ha affermato il papà dell’atleta – mi auguro sia anche questo il caso, così possiamo metterci il passato alle spalle e guardare avanti”.
Curiosamente Therese Johaug conoscerà il verdetto definitivo della sua vicenda proprio in Italia dove tutto è cominciato.
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