Sci di fondo | 08 settembre 2017, 07:30

I giovani atleti e i master nello sci club Valle Pesio sono accomunati dalla passione per lo sci nordico

Fondo Italia incontra Alessandro Mauro, presidente dello sci club, che ci racconta come gli atleti master siano di esempio per i più giovani.

Foto dalla pagina facebook dello sci club

Foto dalla pagina facebook dello sci club

Solitamente accomuniamo la parola atleti a giovani ragazzi: nello sci club Valle Pesio militano anche un cospicuo numero di master che sono accomunati ai giovani dalla passione per lo sci nordico.

Presidente, quanto sono importanti i master all'interno di un club?

"All'interno della nostra realtà ritengo che siamo di esempio per i più giovani: vedendo noi (anche Alessandro Mauro è atleta master ndr) che continuiamo a fare attività nonostante non siamo più giovani può essere di stimolo. Inoltre sosteniamo l'idea che la carriera può andare avanti e che ci si può divertire anche da adulti".

Come è stata la vostra stagione invernale?

"Per noi è andata abbastanza bene: nonostante le scarse precipitazioni nevose grazie alle finestre di freddo siamo riusciti a sparare con i cannoni e ci siamo assicurati gli allenamenti su neve per i ragazzi. Siamo soddisfatti anche per quanto riguarda i risultati ottenuti: siamo certi che i nostri atleti diano sempre il massimo nelle gare e i frutti li portano a casa".

Ci sono più fondisti o biathleti?

"Ovviamente tutti partono con il praticare prima il fondo: il biathlon chiedono di provarlo solo successivamente, un pò perchè incuriositi da questa disciplina "particolare" e poco comune nelle nostre zone, un pò perchè vedono fratelli, sorelle o amici che già lo praticano e ingolositi vogliono apprenderne i meccanismi".

Quanti atleti militano all'interno del vostro club?

"Tra ragazzi, giovani e master siamo circa 60 atleti: adesso sta finendo un ciclo all'interno del club ma siamo certi che nuovi atleti possano venire presto a rimpolpare le fila all'interno del nostro club".

Gli obiettivi per la prossima stagione?

"Sicuramente che i ragazzi si divertano: questa è la cosa principale. Divertendosi anche l'apprendimento diventa più piacevole e si è più invogliati anche a fare fatica. Se poi a ciò si aggiunge anche qualche risultato non possiamo che essere contenti e soddisfatti".

 

 

Debora Morzenti

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