Notizie | 03 ottobre 2017, 17:34

Klæbo: “Non voglio essere considerato solo per le gare Sprint”

Il ventenne di Trondheim dopo la stagione dell’esplosione nel massimo circuito si racconta e alza l’asticella per il futuro.

Foto dal profilo Facebook di Johannes Høsflot Klæbo

Foto dal profilo Facebook di Johannes Høsflot Klæbo

Campione del mondo junior nei 10km, la sprint e la staffetta nel 2016, Johannes Høsflot Klæbo si prepara all’annata che dovrebbe vederlo per la prima volta protagonista alle Olimpiadi dopo aver messo tutti in fila nella classifica della Coppa del Mondo di sprint. Messi dietro i più esperti avversari nell’apertura di Beitostoelen, si è confermato con due vittorie in Coppa del Mondo e sei podi e la medaglia di Bronzo ai Campionati Mondiali.

A poco meno di due mesi dall’inizio della nuova stagione, il giovane norvegese si è aperto in una intervista al sito specializzato tedesco xc-ski.de. “Tra poco avrò 21 anni [il 22 ottobre, ndr]. Vivo con mio padre e mia madre, una sorella e un fratello più piccolo. Quando avevo due anni, mio nonno mi regalò i primi sci e mi hanno raccontato che corsi tutta la sera con i miei nuovi sci in salotto”, racconta Klæbo, “Mamma e papà amano lo sci di fondo e mi portavano spesso con loro mentre mio nonno da anni è il mio allenatore. Da bambino con lui trascorrevo ore e ore praticando il fondo, il salto con gli sci e divertendomi sugli sci. Ma più di tutto amavo il calcio e ero sicuro che sarei diventato un calciatore”.

Dopo aver iniziato la scorsa stagione nella squadra aggregati della nazionale, il norvegese è stato promosso nella sprintgutta, la squadra sprint, una decisione che ha portato a qualche reazione riportata dai mezzi di comunicazione locali che seguono con attenzione massima lo sci nordico. “Non ho mai fatto allenamenti specifici per le prove sprint”, spiega Klæbo, “mi vedo come un fondista all-around. Per me era importante far sapere che volevo entrare nella squadra maggiore anche se la Federazione ha scelto diversamente. Mi va comunque bene essere nella squadra sprint dove c’è un buon spirito e l’allenatore Arild Monsen lavora bene con mio nonno”.

Ultimo capitolo: le Olimpiadi di PyeongChang. “In Norvegia qualificarsi per le Olimpiadi è difficile ma spero di riuscirci. E’ più probabile che ci riesca per la sprint ma spero di riuscire a partecipare anche su altre distanze. Tutti i fondisti norvegesi che parteciperanno saranno in grado di competere per una medaglia”

Massimo Brignolo

Ti potrebbero interessare anche: