| 15 ottobre 2017, 20:00

Addio Innsbruck 2026. Il referendum del Tirolo affossa la candidatura

La consultazione popolare tenuta oggi in Tirolo ha rivelato come la maggioranza degli abitanti sia contraria a candidarsi per ospitare l'edizione olimpica 2026.

Credits: comitato organizzatore Innsbruck 2026

Credits: comitato organizzatore Innsbruck 2026

Non ci sarà nessuna candidatura di Innsbruck all’organizzazione dei Giochi olimpici invernali 2026. Il referendum popolare tenuto in Tirolo nella giornata odierna si è infatti risolto con il seguente esito:

Favorevoli: 46,65%
Contrari: 53,35%

Si sono recati alle urne due terzi degli aventi diritto. Da quanto scritto dall’agenzia APA, sono stati soprattutto gli abitanti dei comuni più grandi a esprimersi in maniera contraria. Invece nei borghi direttamente interessanti dai Giochi come location di gare si è registrata una maggioranza schiacciante in favore della candidatura. Per esempio a St.Anton il Sì ha toccato addirittura il 85,12%, mentre a Seefeld si è attestato al 65,40%.

Comunque sia, la maggioranza ha detto “No” dopo che le istituzioni avevano già deciso di lanciarsi nell’avventura. Quanto avvenuto ricorda molto da vicino quanto accaduto quattro anni fa con la potenziale candidatura di Monaco di Baviera per l’edizione 2022.

Dunque si spegne il sogno olimpico dell’Austria e per il 2026 al momento l’unica candidatura ben avviata rimane quella di Sion, ancora in attesa dell’approvazione da parte del governo elvetico. Resta da capire cosa accadrà a Calgary, dove al momento tutto è congelato in attesa delle elezioni comunali che partoriranno una nuova giunta a cui spetterà il compito di decidere il da farsi.

Diventa, inoltre, sempre più palese un fatto. I Giochi olimpici piacciono a tanti, purché sia qualcun altro ad assumersi l’onore e soprattutto l’onere di organizzarli.

Francesco Paone

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