Sci di fondo | 26 ottobre 2017, 17:37

Sarà Krogh l’ultimo frazionista della Norvegia nella Staffetta olimpica

La decisione è stata presa da Tor Arne Hetland, memore della grande prova offerta da Krogh a Lahti

Sarà Krogh l’ultimo frazionista della Norvegia nella Staffetta olimpica

Secondo quanto riportato da NRK, Tor Arne Hetland, capo allenatore della squadra di Sci di Fondo norvegese, avrebbe già deciso chi sarà l’uomo incaricato di chiudere la Staffetta a Pyeongchang.

L’atleta in questione è Finn Hågen Krogh. Il vincitore della Coppetta Sprint del 2015 avrà dunque l’onore e l’onere di riportare la nazione scandinava sul gradino più alto del podio ai Giochi a 16 anni di distanza dal successo ottenuto a Salt Lake City. Hetland spiega: “Ha dimostrato a Lahti di avere tutte le qualità necessarie per ricoprire questo ruolo”.

Per chi non ricordasse quanto accaduto lo scorso 3 marzo, il 27enne, partito con una ventina di secondi di vantaggio su Sergey Ustiugov, dominatore fino a quel momento della rassegna iridata, riuscì a tenere a bada il ritorno del russo e a trascinare la Norvegia alla medaglia d’oro per la nona volta consecutiva ai Mondiali.

Da parte sua Krogh si è detto onorato, ma non ha dimenticato colui che fino a tre anni fa è stato l’ultimo uomo della staffetta norvegese per quasi un decennio, ma che la passata stagione fu escluso a causa delle non perfette condizioni fisiche: Petter Northug: “Petter potrebbe ritrovarsi e disputare una grande annata, tuttavia perché non potrebbe essere schierato in terza frazione?”.

La risposta del 31enne di Levanger non si è fatta attendere: “Mi piace molto Krogh, in lui rivedo un fondista con le mie stesse caratteristiche, ma credo di poterlo sfidare nel corso dell’inverno per giocarci il ruolo di quarto frazionista”.

Dunque ad oggi, con la stagione non ancora iniziata, le gerarchie sembrano chiare. Non va escluso però che qualcosa possa cambiare: la Norvegia è una fucina di talenti che si daranno battaglia per ottenere un posto alle Olimpiadi e soprattutto in staffetta. Come detto, nonostante le 9 medaglie d’oro consecutive ai Mondiali, i sudditi di Re Harald non trionfano ai Giochi dal 2002, e la quarta edizione priva del metallo più prezioso nella gara probabilmente più importante per un intero paese potrebbe non essere accettata con filosofia.

Jacopo Barbieri

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