Roberta Rodeghiero, una donna in prima linea al comando dell'U.S. Asiago

All'interno dell'Unione Sportiva Asiago Sci si respira tanta storia: nata nel 1922 sotto l'egida di questo nome hanno gareggiato parecchi nomi importanti che si sono contraddistinti sia a livello nazionale che internazionale.

Abbiamo intervistato la Presidente Roberta Rodeghiero, che ci ha portato alla scoperta di questo sci club tra passato e presente.

Buongiorno Roberta,come ci si sente ad essere la prima donna presidente di questa storica realtà?

"Essere la prima donna dell'Unione Sportiva Asiago non può che rendermi orgogliosa. Asiago è la mia città e sono contenta di poter essere utile al club ed al movimento invernale".

Un club storico il vostro, con tanta storia da raccontare e ricordare.

"L'Unione Sportiva Asiago è nata nel 1922: siamo prima nati come sci club Asiago, mentre il nome attuale l'ha avuto solo negli anni Cinquanta. Tra qualche anno festeggeremo i 100 anni di attività: c'è la volontà di scrivere un libro che presenteremo per quell'occasione, anche perchè la strada del nostro club è costellata da importanti campioni nello sci di fondo, nel salto, nella combinata. Occorre ricordare che Asiago è un paese con forti tradizioni soprattutto nell'ambito del fondo e del salto, in particolare negli anni Quaranta e Cinquanta. Abbiamo anche organizzato gare Nazionale ed Internazionali, raggiungendo il nostro apice con i due campionati Mondiali Juniores di fondo, uno nel 1987 e uno nel 1996. Abbiamo anche ricevuto importanti riconoscimenti, come il "Distintivo d'Oro" della FISI e la "Stella d'Oro" del CONI per meriti sportivi."

Si diceva prima di importanti atleti che hanno fatto grande il vostro club. 

"Hanno dato lustro all'Unione Sportiva Asiago atleti come Rizzieri Rodeghiero, Cristiano Rodeghiero, mio papà e mio zio, che hanno vinto medaglie a livello nazionale, i fratelli Caneva, che si sono distinti nel salto, Mario Bonovo, vincitore di titoli italiani nel salto, i fratelli Stella (Valentino, Gianfranco, Roberto e Aldo) che hanno fatto parte della squadra italiana e hanno anche vinto medaglie a livello internazionale nel fondo. Negli anni Novanta, periodo in cui abbiamo anche fatto lo sci d'erba, Edoardo Frau, che ha vinto cinque Coppe del Mondo."

Come si presenta l'Unione Sportiva Asiago oggi?

"Oggi la squadra è composta da giovani atleti emergenti sia in ambito nazionale che regionale nel fondo, nello sci alpino e da qualche anno anche nel biathlon. Abbiamo nomi come Marco Mosele, inserito nel gruppo osservati della Nazionale, Matteo Finco, Sofia Carli e Antonio Pertile che durante la passata stagione si sono contraddistinti nel biathlon. Il salto lo abbiamo portato avanti fino a qualche anno fa poi, per mancanza di atleti, non siamo più riusciti a crare una squadra. Il salto, come in tanti altri posti italiani, purtroppo ha perso di vigore: quest'anno riproveremo a creare una piccola realtà da dove poi poter ripartire, sfruttando anche i due trampolini a Gallio. Stiamo cercando di sensibilizzare le persone e le scuole, in particolare gli asili e le scuole elementari: andiamo personalmente a far conoscere questi sport perchè non è più come una volta che d'inverno c'era solo lo sport invernale. Ora si deve lottare con altri sport: nonostante siamo un paese di montagna le persone hanno tante altre attrazioni. E' quindi fondamentale far conoscere queste discipline anche tramite la promozione gratuita per farli arrivare sulla neve."

Quali risultati si aspetta dai suoi atleti per la stagione invernale alle porte?

"Ovviamente che vincano tutte le gare! Scherzi a parte, l'ambizione c'è sempre e non occorre nasconderla. L'importante è però riuscire a tirar fuori dagli atleti il massimo che loro possono dare, far capire ai ragazzi fin dove loro possono arrivare con le loro forze. Il nostro staff tecnico, composto da 7 allenatori nel fondo, 5 nello sci alpino ed un paio nel biathlon, è molto in sintonia con i ragazzi e portano avanti il loro lavoro con molta passione e questo amore per lo sport riescono a trasmetterlo senza troppa fatica ai ragazzi."