Sci di fondo - 21 novembre 2017, 08:16

Chenetti è pronto al via della stagione: "Le prime gare saranno un test per capire a che punto siamo"

L'allenatore responsabile del fondo azzurro ha parlato a pochi giorni dal via della stagione: "Mi aspetto di ripartire da dove abbiamo concluso la passata stagione; a Ruka per capire a che punto siamo rispetto ai nostri avversari"

Chenetti è pronto al via della stagione: "Le prime gare saranno un test per capire a che punto siamo"

I sei atleti che prenderanno parte alle gare di apertura della Coppa del Mondo di fondo, che si disputeranno nel weekend a Ruka, sono già nella località finlandese. Ilaria Debertolis, Federico Pellegrino, Francesco De Fabiani, Dietmar Nöckler, Maicol Rastelli e Giandomenico Salvadori hanno già svolto i primi allenamenti sulla neve scandinava, come si vede nelle foto pubblicate. Tanta l’attesa per questa uscita stagionale, nella quale gli azzurri avranno un primo confronto diretto con gli avversari, per capire a che punto si trovano dopo mesi di lavoro.

Ne abbiamo parlato con l’allenatore responsabile della squadra italiana, Giuseppe Chenetti, che è a Ruka insieme alla squadra, per controllare da vicino la situazione dei suoi atleti.

Buogiorno Chenetti. Come stanno gli atleti azzurri a pochi giorni dal via della Coppa del Mondo?
«Come sempre le prime gare stagionali saranno un po’ un’incognita, perché rappresenteranno il nostro primo confronto diretto con gli avversari. Parto da Federico (Pellegrino, ndr) che sta meglio rispetto allo stesso periodo della passata stagione, quando stava soffrendo per un problema al flessore. Quest’anno invece, facendo i dovuti scongiuri, non ha avuto problemi, ha fatto una bella preparazione e sembra stare in ottime condizioni. Venerdì sapremo a che punto sarà rispetto agli avversari, sicuramente comincia da un bel punto di partenza. Nei test di Davos ho avuto ottime indicazioni da Salvadori, che sembra stia vivendo già un buon momento di forma. Anche Rastelli sta abbastanza bene, ha disputato una buona seconda parte di gara a Davos. Non ha tirato moltissimo nella prima parte, perché veniva da un piccolo risentimento al bicipite femorale accusato pochi giorni prima. L’ha risolto e ha una condizione discreta. Nöckler mi sembra star bene, nel suo standard per questo periodo della stagione. Sono poi curioso di vedere in gara De Fabiani, fisicamente non sta male e non è stanco. Soltanto dopo la gara capiremo a che punto è la sua condizione. Per noi quello di Davos è un test, vogliamo capire dove siamo e lavorare a partire da lì».

Com’è andata la preparazione di Nöckler, che in estate ha lavorato molto sullo skating?
«Lui solitamente parte sempre bene, perché ha un buon feeling con la pista di Ruka. L’ho visto molto motivato e contiamo tanto su lui, perché è sempre una sicurezza in classico, soprattutto in staffetta, essendo un ragazzo che quando viene responsabilizzato tira fuori il meglio di sé. Anche in skating non ha mai fallito quando ha gareggiato in staffetta o team sprint. Ha lavorato tanto sul pattinato».

C’è grande attesa per quanto riguarda De Fabiani. Come sta?

«Bene. La posizione ottenuta nei test non è certo la sua, ha avuto qualche problema di feeling con i materiali, deve ancora conoscere bene i suoi sci, ma si sta trovando meglio di giorno in giorno. Sono molto tranquillo, perché mi ha detto di stare bene fisicamente, non si sente stanco e ha l’intenzione di raggiungere la forma gradualmente. Dopo i problemi avuti lo scorso anno, abbiamo cambiato qualcosa con lui».

A Davos vi siete allenati con gli Under 23: quali impressioni ha avuto?

«Molto confortanti, perché non li ho visti troppo distanti dagli atleti del mio gruppo e la cosa fan ben sperare. Sono rimasto impressionato positivamente, soprattutto da qualcuno di loro. Per esempio Zelger è stato molto bravo nella sprint e anche nella distance. Sono contento perché ci aspettavamo qualcosa da lui e l’ha confermato. Mi è piaciuto anche Gabrielli e ho visto un Daprà molto grintoso. Tra le donne, poi, mi ha fatto ancora una volta un’ottima impressione Anna Comarella».

Ilaria Debertolis come l’ha trovata?
«L’ho vista molto bene in gara a Davos, dove ha fatto un ottimo finale. Mi è sembrata molto più tranquilla rispetto al passato, più sicura di sé. Credo possa fare subito bene».

Un’ultima domanda: quali sono le sue aspettative in vista della nuova stagione?
«Mi aspetto e spero che si riparta dal livello raggiunto nella passata stagione. Iniziamo da lì per poi migliorare e toglierci soddisfazioni»

Giorgio Capodaglio

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