Salto | 02 dicembre 2017, 20:35

Lara Malsiner è ottava nella seconda gara di Lillehammer, vittoria a Katharina Althaus

Senza alcun dubbio la grande rivelazione di questo primo week end di gare di salto femminile è Lara Malsiner, che quest’oggi ha nuovamente migliorato il proprio best-career ed ha assicurato ufficiosamente all’Italia il quarto pettorale olimpico.

Credits: nrk.no

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Nel tardo pomeriggio odierno è stata disputata la seconda gara in programma del Lillehammer Triple, nuovamente dal trampolino piccolo HS 98. Come ieri le grandi protagoniste sono state Katharina Althaus e Maren Lundby, con le giapponesi nettamente battute in entrambi i salti di gara.

Quest’oggi l’ha spuntata la più giovane delle due atlete in questione: Althaus ha chiuso già la prima serie al comando delle operazioni con due punti e mezzo di vantaggio sulla padrona di casa. Entrambe hanno raggiunto 98.5 metri con ottimo stile e la differenza è stata tutta nella compensazione del vento che ha detto bene alla teutonica.

Nella seconda parte di gara la migliore è stata nuovamente la ventunenne di Oberstdorf che ha raggiunto 93 metri con forte vento alle spalle: anche in questo frangente sono stati i punti legati al meteo ad aver permesso ad Althaus di essere la migliore, poiché nuovamente la somma del punteggio della distanza e quello stilistico è coinciso con quello di Lundby.

Dunque per la vincitrice odierna è il secondo successo in carriera, questa volta in un contesto di gara leggermente più qualificato di quello di Ljubno della scorsa stagione, nonché il sesto podio di sempre. Curiosamente questi ultimi sono stati ottenuti tutti nel presente anno solare, periodo di tempo da incorniciare per la talentuosa tedesca.

Dal canto suo Lundby, infine staccata di 4.4 lunghezze, ha mantenuto la leadership nella classifica dell’evento multi stage in virtù del più ampio divario con cui è risultata vittoriosa 24 ore fa. Sono 18 le top 3 complessive dell’atleta norge, un numero che poche atlete prima di lei sono state in grado di raggiungere.

Terzo gradino del podio per la nipponica Yuki Ito: quest’oggi la ragazza di Shimokawa è riuscita a stare davanti alla grande rivale interna al movimento del sol levante Sara Takanashi (4^). Entrambe hanno dimostrato in entrambe le manche una netta inferiorità rispetto alle due che le hanno precedute (infine divario superiore ai 20 punti rispetto ad Althaus), vedremo domani nella gara sull’estremo large hill di Lillehammer, molto adatto alle loro caratteristiche tecniche, se saranno in grado di rovesciare i valori in campo visti in questi primi tre giorni.

Il resto della top 10 si è espresso complessivamente un gradino sotto alle giapponesi che come detto a loro volta sono risultate un altro step inferiori alle prime due classificate: quinta posizione per un’ottima Svenja Wuerth, confermatasi sui livelli di gara 1, che quest’oggi è riuscita a battere l’altra big tedesca Carina Vogt (7^) che nel primo salto è stata penalizzata dalla direzione gara che le ha dato il via da una stanga più in basso rispetto alla maggior parte delle atlete in condizioni del vento proibitive.

Risultato storico per Lara Malsiner: la diciassettenne di Ortisei ha nuovamente migliorato il proprio miglior risultato in carriera avendo terminato in un’ottima ottava piazza. La crescita tecnica avuta della sorella mezzana di casa Malsiner è stata netta rispetto a pochi mesi or sono, tant’è che in questi giorni è stata nettamente la miglior atleta ancora in età juniores, fatto mai verificato prima d’ora. Va detto che il trampolino piccolo della località dell’Oppland le ha sempre detto bene, poiché le aveva già regalato il primo punticino in Coppa del Mondo un paio di stagioni fa e nella stessa annata anche la medaglia di bronzo dei giochi olimpici invernali giovanili.

In mezzo alle due teutoniche si è piazzata 6^ Irina Avvakumova che si è confermata ancora una volta una delle prime 8 atlete al mondo, mentre hanno chiuso le migliori 10 nuovamente due slovene, con Spela Rogelj ancora una volta 9^ e Nika Kriznar 10^, al proprio best career.

Un paio di squadre sono risultate sottotono in questo primo week end: su tutte gli Stati Uniti che ieri hanno raccolto il primo ed unico punto del fine settimana grazie a Nita Englund, mentre Sarah Hendrickson non è mai riuscita a superare il taglio della qualificazione; l’altro team che è risultato complessivamente sopra il par è stato quello austriaco che in contumacia dell’infortunata Daniela Iraschko-Stolz ha raccolto poco con le altre due atlete di alto livello a disposizione: quest’oggi Chiara Hoelzl ha chiuso 16^ mentre Jacqueline Seifriedsberger 22^.

Se due squadre sono risultate negative, altrettante hanno dato buone notizie: le padrone di casa norvegesi, oltre ai risultati di Lundby, hanno ottenuto altri 4 piazzamenti nelle 30 distribuiti tra i due giorni. Oggi Silje Opseth e Anna Odine Stroem hanno terminato la loro competizione rispettivamente in 21^ e 23^ posizione; anche la Cina è tornata a marcare costantemente punti nel massimo circuito grazie a Xinyue Chang (26^), che si è anche guadagnata un pettorale per la gara di domani, mentre l’altra ragazza presente, Xueyao Li (38^), è riuscita quest’oggi a superare la qualificazione.

Capitolo Italia: Manuela Malsiner ha nuovamente condotto la sua più che onorevole gara avendo chiuso 17^, mentre le ultime due azzurre non hanno superato lo scoglio della qualificazione. Evelyn Insam è risultata in enorme difficoltà nei 4 salti effettuati nel week end, non essendosi mai spinta oltre i 75 metri, si vedrà se verrà riconfermata nella prossima tappa in cui è in programma anche lo storico primo team event. Elena Runggaldier, invece, aveva raggiunto una misura che le avrebbe permesso un agevole accesso alla competizione, ma una caduta ha vanificato tutto.

La classifica generale della Coppa del Mondo vede al comando a pari merito Lundby ed Althaus con 180 punti. Già molto staccate tutte le altre, con Ito ferma a 105 lunghezze, Takanashi a 100 e Vogt a 96.

Domani mattina è in programma l’epilogo del Lillehammer Triple: alle ore 10.45 è in programma la gara sul trampolino HS 140, sperando che sia quantomeno dignitosa come spettacolo, ma tutto dipenderà dalle decisioni della direzione gara che quest’oggi è stata illuminata soltanto a metà.

LILLEHAMMER II – HS 98

1. ALTHAUS Katharina (GER) 271.7
2. LUNDBY Maren (NOR) 267.3
3. ITO Yuki (JPN) 249.2
4. TAKANASHI Sara (JPN) 248.2
5. WUERTH Svenja (GER) 235.1
6. AVVAKUMOVA Irina (RUS) 234.6
7. VOGT Carina (GER) 232.9
8. MALSINER Lara (ITA) 228.9
9. ROGELJ Spela (SLO) 224.2
10. KRIZNAR Nika (SLO) 223.6

Clicca qui per i risultati completi.

Michele Dardanelli

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