Salto | 03 dicembre 2017, 13:25

Una strepitosa Katharina Althaus domina anche sul large hill di Lillehammer, Lara Malsiner ancora nella top 10!

Nella tarda mattinata, a Lillehammer, il vento ha dato una tregua in occasione dell’epilogo del Triple di salto femminile: sul trampolino grande HS 140 ha nuovamente rubato l’occhio Katharina Althaus in una gara spettacolare considerati gli standard del circuito rosa.

Credits: nrk.no

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È giunta a termine la prima edizione del Lillehammer Triple: la vincitrice Katharina Althaus, che partiva come outsider, ha impressionato tutti per la qualità dimostrata nelle sue performance nel corso del fine settimana ed è riuscita ad imporsi su Maren Lundby che era lanciatissima fino a qualche ora fa.

Nella gara disputata sul large hill HS 140 non c’è mai stata storia: la tedesca ha dominato fin dalla prima serie grazie ad una prestazione da 138.5 metri con cui ha inflitto alla norvegese, seconda parziale, un distacco di ben 16 lunghezze. Dal canto suo la padrona di casa non ha espresso in questa occasione il miglior salto del repertorio, perdendo una marea di punti che hanno assegnato ad Althaus una vittoria virtuale.

Nel momento decisivo Lundby è tornata ad esprimersi sui livelli degli scorsi giorni, rimediando agli errori della prima manche: la norge è atterrata a 139 metri mettendo un po’ di pressione alla teutonica. La ragazza di Oberstdorf ha ribadito ancora una volta i progressi fatti negli ultimi 12 mesi andando a toccare i 139.5 metri, la miglior misura di giornata. Ciò che più ha impressionato è stata la fluidità d’azione di Althaus, capace di trovare buona quota in uscita dal dente senza perdere velocità e mantenendo gli sci piatti: un compromesso tecnico che sembra difficile da raggiungere per tutte le dirette avversarie.

Con la terza vittoria assoluta in Coppa del Mondo, la bavarese è diventata la settima atleta per successi in gare di primo livello per quanto riguarda il salto femminile e se continua così possiamo starne certi: questa graduatoria verrà scalata in tempi celeri.

Primo podio stagionale per Sara Takanashi (3^) a 32.4 punti dalla vincitrice, la brutta copia di colei che ha dominato il circuito nelle scorse due stagioni: il dato più eclatante è la bassissima velocità in in-run della fuoriclasse nipponica, ad esempio nella prima serie di oggi ha saltato da una stanga più alta rispetto alla vincitrice, ma è stata 1.2 km/h più lenta della stessa. Chiaramente c’è un problema di materiali all’interno del team del sol levante, poiché non si può spiegare solamente con la minutezza fisica dell’atleta un divario così clamoroso. Va da sé  che già durante lo scorso inverno era suonato un campanello d’allarme in tal senso, evidentemente non recepito dagli addetti ai lavori giapponesi.

Quarta piazza per Irina Avvakumova la cui meccanica di salto si adatta alla perfezione con i contesti di gara così imponenti come il Lysgardsbakken e quest’oggi ne abbiamo avuta la conferma: il distacco dalla vetta è risultato comunque decisamente alto, di poco inferiore alle 60 lunghezze. Pochi decimi di punto sotto la russa troviamo l’altra big nipponica Yuki Ito (5^), anch’essa alle prese con i materiali non all’altezza delle migliori.

Carina Vogt e Svenja Wuerth hanno completato un week-end da ricordare per la Germania: la campionessa di Lahti 2017 ha perso un paio di posizioni nella seconda serie chiudendo 6^, mentre la ragazza di Baiersbronn si è confermata la terza tedesca per rendimento avendo terminato 7^. Dunque le atlete allenate da Andreas Bauer si candidano come favorite assolute per il primo team event della storia che si terrà tra un paio di settimane ad Hinterzarten, con una pimpante Juliane Seyfarth (13^) che potrebbe completare il quartetto.

Ancora una giornata da ricordare per Lara Malsiner che si è confermata tra le migliori 10: la diciassettenne gardenese ha ottenuto un ottimo 9° posto, considerando che solo ieri sera ha effettuato il suo primo salto della carriera su un trampolino grande. La tecnica che ha dimostrato in questi primi scampoli stagionali è parsa davvero di alto livello, addirittura migliore di quella della sorella maggiore Manuela che oggi è risultata 15^. Se il buon giorno si vede dal mattino quest’anno ci sarà da divertirsi con le ragazze di Ortisei.

Hanno completato la top 10 Ursa Bogataj (8^) e Lea Lemare (10^): entrambe sorprendentemente sono state le migliori del fine settimana delle rispettive squadre. Per quanto riguarda il team transalpino c’è  da segnalare inoltre la terza squalifica in tre giorni che quest’oggi ha colpito Julia Clair, rea di aver utilizzato una tuta irregolare.

La classifica generale della Coppa del Mondo vede ora al comando Althaus con 280 punti, seguita da Lundby (260) e dalle nipponiche Takanashi (160) ed Ito (150). Lo stesso ordine è presente anche nella graduatoria finale del Lillehammer Triple, con la tedesca vittoriosa con 842.1 punti davanti alla padrona di casa con 823.1 e la detentrice della sfera di cristallo con 776.

Il massimo circuito del salto speciale femminile tornerà in azione tra due week-end con la tappa di Hinterzarten, in cui è in programma una prova individuale ed una gara a squadre: si comincerà venerdì 15 dicembre con  la qualificazione alla competizione della domenica.

LILLEHAMMER III – HS 140

1. ALTHAUS Katharina (GER) 308.2
2. LUNDBY Maren (NOR) 284.3
3. TAKANASHI Sara (JPN) 275.8
4. AVVAKUMOVA Irina (RUS) 250.7
5. ITO Yuki (JPN) 249.4
6. VOGT Carina (GER) 246.7
7. WUERTH Svenja (GER) 237.3
8. BOGATAJ Ursa (SLO) 223.1
9. MALSINER Lara (ITA) 219.9
10. LEMARE Lea (FRA) 219.8

Clicca qui per i risultati completi.

Michele dardanelli

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