Sci alpinismo | 12 dicembre 2017, 09:29

Sci Alpinismo, parla Armando Mariotta (presidente ISMF): "Siamo una federazione in crescita e non ci fermiamo"

In occasione del via della Coppa del Mondo, in programma il prossimo weekend in Cina, abbiamo incontrato il presidente della federazione internazionale di sci alpinismo

Sci Alpinismo, parla Armando Mariotta (presidente ISMF): "Siamo una federazione in crescita e non ci fermiamo"

Lo sci alpinismo è uno sport in crescita, che negli anni ha catturato un numero sempre maggiore di appassionati, non solo quelli della domenica, ma anche i tanti che lo praticano in maniera agonistica, partecipando alle tante competizioni che si svolgono durante l’anno. Nell’ultimo anno è arrivato anche l’importante riconoscimento del CIO, che l’ha inserito all’interno del programma delle Olimpiadi Giovanili di Losanna 2020, e si sta lavorando anche all’ingresso nel programma olimpico di Pechino 2022. A pochi giorni dall’apertura della stagione 2017/18, con le gare di Coppa del Mondo che si svolgeranno per la prima volta proprio in Cina, venerdì 15 e sabato 16 dicembre, abbiamo intervistato Armando Mariotta, da sei anni presidente della ISMF, International Ski Mountaineering Federation.

Buongiorno presidente Mariotta. Questa settimana organizzerete, per la prima volta, delle gare di Coppa del Mondo in Cina. Il vostro movimento continua ad espandere i suoi confini.
«Abbiamo dei programmi nutriti. Partiamo con questa settimana, nella quale abbiamo organizzato per la prima volta una tappa di Coppa del Mondo in Cina. Oltre alle gare, poi, approfitteremo di questo evento per tenere alcuni corsi di formazione per i giovani. In stagione avremo anche la prima diretta televisiva di una gara di Coppa del Mondo. Una tv locale, infatti, seguirà la vertical di Andorra e, probabilmente, l'evento sarà trasmesso anche fuori dai suoi confini. Tutto è stato coordinato con Infront, responsabile della nostra comunicazione televisiva e pubblicitaria. Saranno loro a veicolare la vendita delle immagini. Saranno tanti gli eventi di rilievo in stagione, come le finali di Coppa del mondo a Madonna di Campiglio, in programma ad aprile, e una tappa a Villar, in Svizzera, dove si disputeranno le Olimpiadi di Losanna 2020. Una sorta di preolimpico. Inoltre ci saranno i Campionati Europei sull’Etna, sempre organizzati dalle nostre federazioni, oltre a quelli Americani e, soprattutto, Asiatici, che per la prima volta avranno così ampio respiro».

Si avvicina a grandi passi anche il sogno olimpico.
«Per il momento abbiamo già raggiunto l’obiettivo importante di ottenere i Giochi Giovanili del 2020. Ora stiamo lavorando per entrare anche nelle Olimpiadi del 2022, con la Chinese Mountaineering Association, che sta lavorando in maniera stretta con il comitato olimpico cinese. Questo perché, per fare entrare una nuova disciplina all’interno delle Olimpiadi, il primo passo deve arrivare proprio dal paese ospitante. La nostra sarà una corsa contro il tempo, in quanto il programma dei Giochi del 2022 è già abbastanza definito. È già stato un passo molto importante che le sette federazioni degli sport invernali riconosciute dal CIO, abbiamo accettato anche un’ottava, la nostra».

Avete pensato al format di gara che potreste proporre alle Olimpiadi?
«Saranno quelli della nostra Coppa del Mondo. Certamente ci sarà la sprint, la più spettacolare, un concentrato di sci alpinismo. Così come la vertical, che è comunque altrettanto spettacolare. Poi puntiamo a portare anche l’individual, secondo il format della Coppa del Mondo».

Come sono i rapporti con il circuito de “La Grande Course”?
«Buoni, tanto che i punti ottenuti nelle gare di quel circuito contano per il ranking mondiale, come da accordo che abbiamo siglato. Un nostro giudice è sempre presente nella giuria delle gare della Grande Course. Abbiamo una buona collaborazione. In qualche modo, paragonandoci a un altro sport, è come il rapporto tra la Coppa del Mondo di fondo e quella delle lunghe distanze».

È soddisfatto per il lavoro fatto in questi sei anni?
«Ciò che conta sono i risultati. La Coppa del Mondo è diventata sempre più importante e finalmente è un prodotto da vendere. Il contratto con Infront, che è stato firmato durante la mia presidenza, ci sta dando maggiore visibilità. Poi un’altra grande vittoria, per noi, è stata il riconoscimento, prima provvisorio e successivamente definitivo, da parte del CIO».

Quali sono i prossimi obiettivi?
«Ovviamente le Olimpiadi del 2022 in Cina. Stiamo anche iniziando a lavorare sulla possibilità di essere inseriti nel programma delle Universiadi. Visto che si svolgeranno a Lucerna e stiamo collaborando moltissimo con il Comitato Olimpico Svizzero per i Giochi di Losanna, penso che potremmo avere delle buone possibilità. Inoltre vi comunico che da pochi giorni è online il nostro nuovo sito, molto completo e intuitivo».

In cosa, secondo lei, dovete ancora crescere?
«Dobbiamo continuare a crescere di visibilità e grazie a Infront ci stiamo riuscendo. L’obiettivo è arrivare anche a un pubblico di massa. Cercheremo poi di dare maggiore importanza anche ai social, perché è importante crescere molto sotto questo punto di vista. Vogliamo essere anche più veloci nella comunicazione dei risultati delle gare, attraverso i nostri social, oltre che il nuovo sito, sul modello dell’IBU».

Il vostro è un movimento in continua crescita.
«Grazie all’impulso delle gare, è cresciuto anche il numero degli appassionati di ski alp, che non lo vivono soltanto come semplice gita in montagna, ma come attività sportiva vera e propria. Per questo motivo, stiamo ragionando sulla possibilità di inserire dei percorsi di allenamento vicino alle piste delle stazioni sciistiche. In Svizzera, e anche in Italia, ci sono già alcune località dove si battono le piste anche per gli sci alpinisti. Si è anche creato un mercato di persone che emulano gli atleti e comprano l’attrezzatura professionale. Purtroppo non siamo ancora riusciti a quantificare, attraverso una ricerca di mercato, il numero di praticanti. Pensate, però, che solo in Germania ci sono oltre un milione di sci alpinisti. Inoltre stanno crescendo le federazioni nazionali all’interno dalla ISMF, tanto che presto entreranno anche Brasile e Armenia. Ratificheremo il loro ingresso nella prossima assemblea. Tante altre nazioni, poi, stanno arrivando, grazie anche alla spinta delle Olimpiadi».

Dopo la Turchia e la Cina, supererete anche altri confini?
«Stiamo parlando seriamente con i nostri membri americani, dove quest’anno sarà organizzato il campionato Panamericano. Abbiamo già nazioni come Canada, Stati Uniti, Brasile e forse potrebbe entrare anche il Cile, mentre con l’Argentina si sta iniziando a parlare. In Asia, poi, abbiamo ricevuto delle richieste dall’Iran, per ospitare gare di Coppa del Mondo. Nei nostri sogni abbiamo una Coppa del Mondo simile a quella dello sci, che possa partire a ottobre e chiudersi a maggio. Siamo una federazione in crescita e non ci fermiamo».

Giorgio Capodaglio

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