Sport&Life | 30 dicembre 2017, 15:40

Il regno dei funghi e la sua importanza per lo sport

La micoterapia nello sport

Il regno dei funghi e la sua importanza per lo sport

Nello scorso articolo abbiamo promesso di affrontare il tema della micoterapia, ovvero l’integrazione basata sull’utilizzo di funghi medicinali.

In Europa i funghi sono stati classificati scientificamente da Linneo nel 1753. In seguito, nel 1817, vennero catalogati nel nuovo Regno dei Funghi. Anche se in Occidente sono considerati più una prelibatezza culinaria piuttosto che veri e propri integratori, da diversi millenni la medicina tradizionale cinese utilizza i funghi come "farmaci” per la ricerca del benessere. Solo negli ultimi 30 anni la micoterapia è approdata in Europa e oggi è supportata da una letteratura scientifica vasta e di tutto rispetto.

I vantaggi terapeutici dei funghi sono molteplici: assenza totale di effetti collaterali (non esiste dose tossica per i funghi usati in terapia); si possono somministrare a bambini, adulti ed anziani; il loro metabolismo li rende sicuri anche in chi utilizza farmaci (Primum non nocere). Ci teniamo a precisare che è opportuno scegliere integratori di qualità elevata per garantire l’assenza di aflatossine, radioattività, metalli pesanti, pesticidi o altri contaminanti che comprometterebbero il profilo di sicurezza appena vantato.

Una caratteristica dei funghi è la capacità di adattamento. Essi sono in grado di svilupparsi e sopravvivere in condizioni estreme, esempio ben rappresentativo è il Cordyceps che cresce esclusivamente sull’altopiano dell’Himalaya tra i 3000 e i 5000 mt slm, in un ambiente particolarmente ostile.  Questa proprietà straordinaria viene garantita dalla  sintesi endogena di enzimi, beta-glucani, glicoproteine e triterpeni, principi attivi che si sono dimostrati molto interessanti anche per il nostro sistema biologico.

Ma come funzionano? Principalmente agiscono sul sistema immunitario sia aumentando l’attività delle cellule deputate alla difesa in caso di immunodepressione, sia modulando la loro risposta in caso di patologie autoimmuni. I componenti in grado di agire a questo livello sono i beta-glucani, i quali hanno dimostrato avere anche importanti proprietà antiossidanti. Svolgono inoltre un’azione enzimatica, contengono statine naturali, amminoacidi e terpeni (questi ultimi sono i principi attivi che caratterizzano gli oli essenziali). Non da ultimo funzionano anche da prebiotici: sono quindi degli ottimi “fertilizzanti” per i batteri del nostro intestino.

Vediamo nello specifico alcuni dei funghi che ci stanno dando tanta soddisfazione: Reishi, Shitake e Cordyceps.

Ganoderma lucidum (REISHI) è per eccellenza il fungo del sistema immunitario, dotato di una forte azione antiossidante. In particolare è stato dimostrato che è in grado di invertire il deficit immunitario da stress (da sovrallenamento) in 28 giorni di trattamento. Per questa ragione risulta indicato per tutti gli atleti che tendono a sviluppare frequentemente patologie infiammatorie delle vie aeree.

Lentinula edodes (SHITAKE): noi lo definiamo come il fungo dell’”ingorgo metabolico”. L’atleta sottoposto ad intenso esercizio fisico può, in particolari condizioni, andare incontro ad un eccessivo aumento dello stress ossidativo e contemporaneamente ad un mancato smaltimento delle scorie prodotte dal catabolismo (fase di stress). Alcuni studi dimostrano che questo fungo è in grado di ridurre lo stress ossidativo. Sembra inoltre migliorare la conta leucocitaria e il profilo cellulare del sistema immunitario nei pazienti affetti da virus. Buona parte della popolazione nell’arco della vita viene in contatto con questi virus, i quali hanno la caratteristica di rimanere per sempre latenti all’interno delle nostre cellule. Tra questi ricordiamo  MONONUCLEOSI, HERPES, VARICELLA e CITOMEGALOVIRUS. Gli atleti affetti da questi virus possono andare incontro ad un calo sensibile delle prestazioni soprattutto nei momenti di stress maggiore, questo problema può essere risolto modulando l’espressione e la riattivazione di questi virus. In questi casi è indicato l’utilizzo di Shitake affiancato a gemmoderivati ad azione specifica come l’Ontano nero e la Tamarix gallica.

Cordyceps sinensis (CORDYCEPS) è il vero fungo dello sportivo. Contiene cordycepina, ergosterolo (precursore della vitamina D2) e minerali. Come tutti i funghi ha proprietà immunostimolanti ma la caratteristica peculiare di questo fungo è quella di stimolare l’attività energetica della cellula migliorandone l’ossigenazione. Vanta inoltre azione antidepressiva e tonica psicofisica. Alcuni studi sul suo utilizzo dimostrano un miglioramento sia della soglia metabolica sia della soglia ventilatoria in pazienti affetti da asma allergica.

Per quanto riguarda dosi e tempi di somministrazione, esse variano in base a soggetto e tipo di fungo. In commercio si trovano comode formulazioni in compresse che generalmente vanno assunte 15 minuti prima dei pasti principali. La durata dell’integrazione viene valutata caso per caso. Si possono effettuare trattamenti prolungati (4-5 mesi) per ottenere un effetto detox, immunomodulante o di nutrimento; oppure si possono valutare assunzioni mirate prima di una particolare prestazione fisica sfruttando l’effetto energetico, ne è un esempio il caso del Cordyceps. Ad ogni modo, per poter sfruttare al meglio i benefici dei funghi con una terapia in grado di nutrire, regolare e rigenerare l’organismo è bene chiedere sempre consiglio a medici o farmacisti specializzati in micoterapia. I funghi da soli non possono rappresentare una panacea per tutti mali ma sicuramente possono fare la differenza in un programma di salute integrato che comprenda interventi educativi a più livelli: alimentare, comportamentale ed integrativo. 

Dr.Camnasio Roberto/Dr.Parravicini Roberto

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