Salto | 17 gennaio 2018, 21:04

È già tempo di medaglie nel salto con i Mondiali di volo di Oberstdorf

Mancano ancora tre settimane ai Giochi olimpici di PyeongChang, ma nel salto con gli sci è già tempo di medaglie. Infatti nel weekend a Oberstdorf andrà in scena la XXV edizione dei Mondiali di volo.

È già tempo di medaglie nel salto con i Mondiali di volo di Oberstdorf

L’idea di assegnare un titolo mondiale su trampolino di volo nacque a inizio anni ’70 e la prima manifestazione di questo tipo andò in scena a Planica nel 1972. Da allora l’evento ha pressoché sempre avuto cadenza biennale, disputandosi sempre negli anni pari a partire dal 1986.

Inoltre, proprio all’inizio degli anni ’80, è stata introdotta una rotazione che porta l’appuntamento iridato una volta ogni decennio su ognuno dei cinque flying hill esistenti. Non a caso Oberstdorf è deputata a organizzare le edizioni negli anni che terminano con il numero 8.

Sinora 21 differenti saltatori si sono laureati campioni del mondo di volo con gli sci. Fra di essi solamente tre sono riusciti a bissare un titolo. Si tratta dello svizzero Walter Steiner (1972, 1977), del tedesco Sven Hannawald (2000, 2002) e del norvegese Roar Ljøkelsøy (2004, 2006).

Sono invece sei gli atleti in attività a vantare un oro iridato di volo. Parliamo di Noriaki Kasai (1992), Gregor Schlierenzauer (2008), Simon Ammann (2010), Robert Kranjec (2012), Severin Freund (2014) e Peter Prevc (2016).

Alla voce medaglie complessive invece nessuno può competere con Matti Nykänen, arrivato addirittura a 5 podi, peraltro consecutivi. Il finlandese è stato bronzo nel 1983, oro nel 1985, nuovamente bronzo sia nel 1986 che nel 1988, infine argento nel 1990.

Oltre ai sei campioni del mondo già citati, in attività abbiamo altri tre atleti già fregiatisi di una medaglia ai Mondiali di volo. Janne Ahonen ne ha raccolte ben 4, ma nessuna del metallo più pregiato. È infatti stato argento nel 1996 e nel 2004, bronzo nel 2000 e nel 2008. Inoltre Kenneth Gangnes e Stefan Kraft sono stati rispettivamente argento e bronzo nel 2016.

Non va infine dimenticato come Schlierenzauer e Prevc abbiano in carniere anche un’altra medaglia oltre a quella d’oro. L’austriaco è stato argento nel 2010, lo sloveno bronzo nel 2014.

Alla voce nazioni, sul gradino più alto dei Mondiali di volo sono salite 8 diverse nazioni. Il movimento tedesco è il più vincente in assoluto avendo conquistato 6 titoli iridati, seppur divisi tra Germania Est (2), Germania Ovest (1) e Germania unita (3). Segue l’Austria con 4. Vengono poi la Norvegia e la Svizzera a 3. A quota 2 successi troviamo Finlandia, movimento ceco (Cecoslovacchia + Rep.Ceca), Giappone e Slovenia.

L’Italia, pur non avendo mai vinto, vanta due medaglie di bronzo, datate 1992 e 1994. Entrambe portano la firma di Roberto Cecon.

A partire dal 2004 la manifestazione si è inoltre arricchita del team event. A oggi se ne sono disputati sei, poiché nel 2014 le avverse condizioni meteo hanno impedito lo svolgimento della gara.

Sinora hanno primeggiato solamente due Paesi. Infatti Norvegia (2004, 2006, 2016) e Austria (2008, 2010, 2012) si sono spartite equamente i successi.

Le due nazioni sono peraltro appaiate anche alla voce medaglie totali, con 5. I norvegesi hanno un palmares leggermente più prestigioso (3-1-1), mentre gli austriaci si attestano a 3-0-2. Sono 4 i podi della Finlandia (0-3-1) e 3 quelli della Germania (0-2-1). Infine a 1 troviamo la Slovenia (0-0-1).


Come si può notare la Polonia non ha grande feeling con la manifestazione. Non solo non ha raccolto alcun successo individuale e neppure un podio nella prova a squadre, ma addirittura può vantare un’unica medaglia tout-court, peraltro datatissima. Infatti il solo risultato di grido di un polacco è il bronzo di Piotr Fijas a Planica 1979.


LE 4 SERIE DI GARA
La particolarità dei Mondiali di volo è rappresentata dal fatto di essere l’unica gara del panorama del salto con gli sci a disputarsi in due giorni e sulla lunghezza delle 4 serie.

Almeno in linea teoric,a poiché il vento ha flagellato le ultime edizioni. Sia nel 2012 che nel 2014 si sono potuti disputare solo due segmenti, mentre ne 2016 ne sono andati in scena tre.

 

STORIA OBERSTDORF
Oberstdorf è una delle culle del salto con gli sci, qui praticato dal 1909. Già nel 1925 venne costruito il primo trampolino artificiale, lo Schattenbergschanze, destinato a diventare uno degli impianti di culto della disciplina come uno dei palcoscenici della Vierschanzentournee.

Il trampolino di volo vede invece la luce alla fine degli anni ‘40, come conseguenza dell’embargo internazionale posto in essere dopo la fine della seconda guerra mondiale nei confronti degli atleti tedeschi, a cui venne impedito – tra le altre cose – di partecipare ai Giochi olimpici invernali del 1948.

Con la prospettiva che tale embargo potesse durare ancora a lungo e con la volontà di riportare la Germania al centro della scena del salto con gli sci, tre saltatori di Oberstdorf – Sepp Weiler, Heini Klopfer e Toni Brutscher – ebbero allora l’idea di costruire in loco un gigantesco trampolino, più grande anche del leggendario Bloudkova Velikanka di Planica, per trasformare Oberstdorf nella location privilegiata dove stabilire i record del mondo.

Heini Klopfer, che oltre a essere un atleta era anche laureato in architettura, progettò il nuovo impianto. Il magnate dell’industria mineraria Willi Huber fece da mecenate e la nuova struttura poté vedere la luce nella valle Stillach, qualche chilometro più a sud rispetto allo Schattenbergschanze, venendo inaugurata da un salto dello stesso Klopfer il 2 febbraio 1950.

L’investimento e il progetto si rivelarono un successo clamoroso poiché a cavallo dei mesi di febbraio e marzo 1950 andò in scena la “settimana del volo con gli sci”, durante la quale si registrarono ben 100.000 spettatori. Nel corso della manifestazione il record del mondo – all’epoca detenuto dallo svizzero Fritz Tschannen e fissato a 120 metri – venne migliorato tre volte.

Il 28 febbraio l’austriaco Willi Gantschnigg atterrò a 124 metri. Quindi il 2 marzo Sepp Weiler, uno degli ideatori del trampolino, si spinse a 127, ma il suo primato durò solo ventiquattro ore, poiché il 3 marzo lo svedese Dan Netzell realizzò un sensazionale salto di 135 metri.

La volontà degli ideatori del trampolino di farne il luogo privilegiato per ottenere il record del mondo si rivelò pienamente soddisfatta, poiché Oberstdorf mantenne tale ruolo per quasi due decenni. Nel 1961 lo jugoslavo Joze Slibar fu il primo uomo  a volare oltre i 140 metri, quindi nel 1967 il norvegese Lars Grini divenne il primo a toccare la fatidica misura di 150.

Sul finire degli anni ’60, con la costruzione dell’immenso Letalnica bratov Gorišek, Planica si riprese il centro della scena. L’impianto sloveno venne edificato sotto la supervisione proprio di Heini Klopfer. Questi però non vide mai il completamento del nuovo complesso, poiché morì prematuramente nel 1968, stroncato da un infarto a soli 50 anni. Da quel momento il trampolino di Oberstdorf porta il suo nome.   

L’Heini-Klopfer-Schanze originale venne ricostruito per la prima volta nel 1973, subendo poi ammodernamenti sia nel 1998 che nel 2007, prima di venire completamente rifatto nel 2016. La nuova struttura  ha dimensioni analoghe a quelle degli altri trampolini di volo moderni, con il punto K fissato a 200 metri e l’HS a 235.

A oggi è stato teatro di 22 gare di primo livello, di cui 17 valevoli per la Coppa del Mondo.

Sono quattro gli uomini in attività a vantare un successo qui. Stefan Kraft si è imposto due volte, entrambe nel 2017. Hanno invece primeggiato sulla vecchia versione del trampolino anche Gregor Schlierenzauer (oro iridato di volo 2008), Harri Olli (2009) e Richard Freitag (2013).

Va rimarcato come nessun saltatore sia mai arrivato a quota 3 successi. Kraft avrà quindi l’occasione di scrivere la storia, diventando il primo a realizzare tripletta.

Sono sei la nazioni ad aver vinto almeno una volta. Comanda l’Austria con 8 successi, seguita dalla Finlandia a 5. Vengono poi il movimento tedesco con 4, la Norvegia con 3 e il Giappone con 2.

Come si può notare Slovenia e Polonia sono ancora a secco sul Flying hill bavarese. Anzi hanno persino raramente calcato il podio.

A proposito di top-three, sono quattordici i saltatori in attività ad averne già incamerata almeno una. Con 3 abbiamo Schlierenzauer (1-0-2). A 2 troviamo Kraft (2-0-0), Andreas Wellinger (0-2-0) e Janne Ahonen (0-1-1). Infine a 1 si leggono i nomi di Olli e Freitag (1-0-0); Robert Kranjec, Tom Hilde, Daiki Ito, Andreas Stjernen (0-1-0); Noriaki Kasai, Simon Ammann, Kamil Stoch e Jurij Tepes (0-0-1).


Guardando ai Mondiali di volo precedentemente disputati a Oberstdorf, la storia è la seguente.

Nel 1973 il tedesco dell’est Hans-Georg Aschenbach ottenne il primo dei suoi tanti successi, primeggiando davanti allo svizzero Walter Steiner e al cecoslovacco Karel Kodejska.

Nel 1981 si impose il finlandese Jari Puikkonen, precedendo l’austriaco Armin Kogler e il norvegese Tom Letorad.

Il 1988 fu l’anno del trionfo del norvegese Ole Gunnar Fidjøstel che superò lo sloveno Primoz Ulaga e il finlandese Matti Nykänen, fresco di doppio oro olimpico a Calgary.

Nel 1998 arrivò l’affermazione del giapponese Kazuyoshi Funaki al termine di un duello con il tedesco Sven Hannawald, secondo. Il podio fu completato da un altro teutonico, Dieter Thoma, a uno degli ultimi acuti della carriera.

Infine nel 2008 vi fu un’accesa sfida interna alla squadra austriaca. Alfine Gregor Schlierenzauer riuscì a spuntarla sul connazionale Martin Koch, mentre il terzo posto fu di Janne Ahonen.


Il record del trampolino è stato stabilito da Andreas Wellinger, atterrato a 238 metri il 5 febbraio 2017.


PROGRAMMA (DIRETTA TELEVISIVA EUROSPORT)
Giovedì 18, ore 16.00 - Qualificazione
Venerdì 19, ore 16.00 - Gara (I e II serie)
Sabato 20, ore 16.00 - Gara (III e IV serie)
Domenica 21, ore 16.00 - Team Event

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Le nazioni di vertice effettueranno le loro scelte in vista della gara solo dopo i salti di allenamento, a cui sono iscritti 6 norvegesi, 6 sloveni, 5 austriaci, 5 tedeschi e 5 polacchi.

Ai Mondiali ogni Paese ha diritto a 4 pettorali. In questa edizione fa eccezione la Slovenia, che potrà schierare 5 uomini in quanto Peter Prevc è il campione in carica.

Francesco Paone

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