Salto | 21 gennaio 2018, 12:25

Maren Lundby conquista la decima vittoria in Coppa del Mondo a Zao

La norvegese ha raggiunto la pietra miliare per poche elette delle 10 vittorie nel massimo circuito nell’ancor breve storia del salto speciale femminile: a Zao ha nuovamente vinto per dispersione infliggendo un passivo superiore alle 30 lunghezze alla seconda classificata.

Maren Lundby conquista la decima vittoria in Coppa del Mondo a Zao

Questa mattina a Zao è  stata disputata l’ultima competizione in programma in Giappone della Coppa del Mondo di salto femminile: dopo la cancellazione della qualificazione, il forte vento abbinato ad una fitta nevicata ha prolungato oltremodo i tempi di una gara che è entrata di diritto nel libro dei record del salto.

Maren Lundby  ha infatti vinto la sue decima gara nel massimo circuito, sole altre tre atlete prima di lei hanno raggiunto quest’importante traguardo: la prima fu Sarah Hendrickson ad Esto-Sadok nel dicembre  del 2012, seguita un anno dopo da Sara Takanashi in quel di Lillehammer e nel febbraio del 2015 da Daniela Iraschko-Stolz a Ljubno.

La norvegese ha primeggiato ancora una volta in entrambe le serie: nella prima ha inflitto un distacco tutto  sommato risicato alla concorrenza, poiché è atterrata a 97 metri pasticciando oltremodo nella fase di decelerazione a causa della neve fresca accumulatasi sulla zona di atterraggio con lo scorrere della gara; nel momento decisivo la scandinava ha tirato fuori dal cilindro un salto eccellente da 101 metri (miglior misura di giornata), questa volta stilisticamente impeccabile, che le  ha permesso di vincere a mani basse con 30.2 punti di vantaggio sulla prima inseguitrice.

Alla piazza d’onore si è classificata Yuki Ito che ha così ottenuto il ventesimo podio della carriera a livello di Coppa del Mondo nonché il miglior risultato stagionale: la ventitreenne di Shimokawa ha fatto la differenza nel primo salto rispetto alle rivali per le posizioni meno nobili della top three, quando ha ottenuto il secondo punteggio parziale alle spalle della sola fenomenale coetanea di Lillehammer. Nella  seconda serie la nipponica si è difesa dall’assalto di Sara Takanashi grazie complessivamente alle migliori valutazioni stilistiche.

La più grande saltatrice di tutti i tempi ha continuato ad esprimersi sulla falsariga di quanto mostrato fin ora in stagione: alla fine si è dovuta accontentare del terzo gradino del podio a soli 3 decimi di punto da Ito, ma sideralmente battuta da Lundby. Questo trend sta cominciando  a  diventare preoccupante, soprattutto perché nelle prossime due settimane si tornerà a saltare in contesti di gara tecnicamente ostici a Takanashi come quelli di  Ljubno  ed Hinzenbach, aventi i trampolini di minor dimensione del massimo circuito.

Quarto posto per la giovanissima Nika Kriznar: con il secondo punteggio parziale del secondo round, grazie alla terza  ed ultima performance di giornata oltre il punto K da 97.5 metri, agevolata anche da una bufera di vento frontale, la slovena ha ottenuto in rimonta il miglior risultato in carriera dopo la gioia del primo podio a squadre in Coppa del Mondo conquistato nel team event di ieri.

Rispetto ai giorni scorsi  quest’oggi hanno sottoperformato due tra le poche atlete che potevano in qualche modo impensierire Lundby: Irina Avvakumova, la migliore in assoluto nella prova a quadre, ha mancato il podio a causa di un secondo salto difficile e si è dovuta accontentare della quinta posizione; molto peggio  è  andata a Chiara Hoelzl ottava al termine del primo round ed infine scivolata al 12° posto per colpa di un passaggio a vuoto grossolano, preceduta anche da Daniela Haralambie 11^ al miglior risultato della carriera.

Quindi ne hanno potuto approfittare delle atlete meno quotate che sono andate ad occupare le posizioni nella top 10: le nipponiche Yuka Seto (6^) e Kaori Iwabuchi (10^) hanno completato una prova di squadra ancora una volta superlativa, con la più giovane delle due che si è improvvisamente ritrovata sul trampolino di Zao dopo aver avuto un inizio di stagione inferiore per rendimento alla compagna proveniente dalla prefettura di Nagano.

Le seconde linee tedesche hanno finalmente battuto un colpo dopo una prima gara di venerdì abbastanza negativa, con Juliane Seyfarth che si è piazzata 7^ (miglior risultato stagionale) e Ramona Straub 9^, inframezzate dalla seconda slovena di giornata Ema Klinec. Per la Germania c’è da festeggiare anche il ritorno in zona punti dopo quasi tre della veterana di lungo corso Ulrike Graessler (30^) che in questo lasso di tempo ha patito gravi problemi fisici derivati da una brutta caduta.

Con la competizione odierna è terminato anche il periodo di qualificazione alle imminenti Olimpiadi di PyeongChang. Xinyue Chang (16^) ha completato l’impresa di conquistare un pettorale intrapresa sul finire dell’estate: quest’oggi la ventitreenne asiatica è riuscita a scavalcare Coline Mattel (47^) all’ultimo posto utile per guadagnare una  quota nell’OQAL. La prima partecipazione cinese alle competizioni di salto speciale dei Giochi Olimpici sarà un biglietto da visita fondamentale per l’edizione a 5 cerchi di Pechino 2022, poiché i futuri ospitanti non hanno alcuna tradizione nelle discipline dello sci nordico.

Giornata  da dimenticare per l’Italia: l’unica azzurra ad aver fatto breccia in zona punti è stata Elena Runggaldier (24^); Manuela Malsiner (34^) ha commesso un passo falso nella prima serie, quando non ha trovato la solita quota in uscita dal dente e gli sci un po’ troppo in verticale le hanno fatto ottenere il primo piazzamento fuori dalla migliori 30 dopo più di un anno; sempre più notte fonda per Evelyn Insam (50^) che quest’oggi ha preso parte alla prima gara stagionale solo perché è stata precedentemente cancellata  la relativa qualificazione.

Nella classifica generale della Coppa del Mondo Lundby (760 punti) è ormai involata verso la conquista della sfera di cristallo. Ora  sono 260 le lunghezze che la separano dall’assente Katharina Althaus (500) che, se dovesse presentarsi al via di tutte le gare da qui a fine stagione, non sarebbe padrona del proprio destino anche se si imponesse in tutte le competizioni.

Ora il massimo circuito del salto femminile tornerà in Europa dopo la lunga trasferta asiatica: venerdì prossimo è in programma la prima qualificazione di Ljubno alle ore 14.00, quando potrebbero esserci assenze pesanti poiché sarà già  tempo di Mondiali Junior a Kandersteg (27 gennaio – 4 febbraio).

ZAO II – HS 102

1. LUNDBY Maren (NOR) 245.9
2. ITO Yuki (JPN) 215.7
3. TAKANASHI Sara (JPN) 215.4
4. KRIZNAR Nika (SLO) 214.6
5. AVVAKUMOVA Irina (RUS) 208.7
6. SETO Yuka (JPN) 203.7
7. SEYFARTH Juliane (GER) 192.9
8. KLINEC Ema (SLO) 186.1
9. STRAUB Ramona (GER) 184.3
10. IWABUCHI Kaori (JPN) 184.1

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Michele Dardanelli

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