Sci di fondo | 18 febbraio 2018, 10:19

Staffetta maschile, il commento del quartetto azzurro dopo la gara

Rastelli: "Sono riuscito a mettermi in luce"; De Fabiani: "Ho dimostrato a me stesso che ci sono"; Salvadori: "Mi dispiace per la squadra, l'ho buttata via"; Pellegrino: "Devo smaltire la batosta di oggi, poi penserò alla team sprint"

Il cambio tra Salvadori e Pellegrino (Foto Giovanni Auletta per Pentaphoto)

Il cambio tra Salvadori e Pellegrino (Foto Giovanni Auletta per Pentaphoto)

È arrivato un settimo posto finale per la staffetta maschile italiana, che per due quarti di gara ha fatto sognare addirittura una medaglia grazie alla bellissima prima frazione di Maicol Rastelli e a un magnifico Francesco De Fabiani che in seconda frazione ha dimostrato di essere in grandissima forma. Salvadori in terza ha provato a reggere il ritmo altissimo imposto da Krueger e Parisse cedendo però nell’ultimo giro e perdendo più di un minuto. Quindi in quarta frazione, dopo aver ripreso il finlandese, Pellegrino è calato moltissimo nel finale concludendo la gara in settima posizioni.

I quattro componenti della staffetta italiana hanno parlato ai microfoni di Eurosport al termine delle rispettive frazioni. Alla soddisfazione di Rastelli e De Fabiani fa quindi da contraltare nelle dichiarazioni la delusione di Salvadori e Pellegrino, quest'ultimo apparso molto dispiaciuto.

Maicol Rastelli: «Ho fatto una buona prova, sono stato davanti fin dall'inizio e fuori dai casini. Appena sono partito ho visto che avevamo degli sci super e sono riuscito a rendere al massimo dando tutto quello che avevo. Sono arrivato sfinito e all’ultimo chilometro non ne avevo più. In gara ero conscio di andare forte, avevo un super passo ma i primi nel finale sono andati fortissimo così ho perso qualcosa. La condizione c’è, gli sci erano altrettanto buoni. Sono contento perché sono riuscito a mettermi in luce, conosco le mie capacità ma, a parte qualche exploit, in passato ho fatto poche gare con i primi».

Francesco De Fabiani: «Nello skiathlon avevo dato tutto ma le condizioni della neve non erano le mie preferito così avevo pagato tanto in classico. Per questo motivo oggi sono veramente felice, ho dimostrato a me stesso che ci sono ed è un’ottima notizia anche in vista della 50km. Nella mia frazione Sundby è partito forte recuperando subito il piccolo gap che aveva e l’ha pagato in seguito. Me ne sono reso conto durante la gara, così ho risparmiato il più possibile nei primi due giri, per partire nel corso dell’ultimo e fare tutto ciò che potevo per aiutare la squadra. Sapevamo fin dall’inizio che dovevamo stare il più possibile vicino ai primi e portare Chicco (Pellegrino, ndr) in condizione di giocarsela. Non eravamo i favoriti ma ci credevamo, abbiamo pensato alla staffetta per tutta l’estate. Tornando a me non potete capire quanto sia felice di aver trovato la condizione. I materiali a nostra disposizione erano super, i migliori di tutti, tenevamo bene in salita ed eravamo veloci in discesa. Avevo tenuto le energie per l’ultimo giro e ci ho provato, volevo fare un minimo di distacco così sono partito lontano dal cambio».

Giandomenico Salvadori: «Oggi non girava proprio, ho tenuto due giri ma usciti dallo stadio Parisse e Krueger sono andati via a ritmo alto, io non ce la facevo più e ho perso parecchio. Sono andato fuori giri, ho rallentato per recuperare, ma non c’è stato nulla da fare. Mi dispiace per la squadra, i primi due hanno fatto un garone e io l’ho buttata via. Si poteva fare medaglia, io oggi ho dato tutto ma non ne avevo. Un anno per uno, un anno per l’altro, non si riesce mai a venirne a capo in staffetta, ho dato tutto ma più di così non sono riuscito a fare. Pensavo di giocarmela di più con Parisse ma aveva un’altra marcia».

Federico Pellegrino: «L’ho affrontata con la consapevolezza che potesse essere una grande chance per noi perché i miei compagni avevano fatto una gara fantastica, ho preso il testimone a qualche secondo dal quarto posto. Ho pensato che l’unica chance per arrivare a medaglia fosse prendere presto il finlandese ma ho visto da subito che spingendo forte facevo fatica a guadagnare secondi. Quando l’ho preso ho pensato di recuperare in fretta ma non ne avevo. Adesso devo smaltire la batosta di oggi perché per me lo è stata. Le gambe non hanno girato come avrei voluto. Per tutta la stagione ho fatto delle discrete gare sull’uomo ma oggi non andavo. La team sprint? Al momento penso alla mia giornata di oggi. Comunque su Diddi (Nöckler, ndr) conto sempre, non ho alcun dubbio sulle sue possibilità e possiamo fare una buona team sprint. Ora, però, lasciatemi essere triste per la gara di oggi»

G.C.

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