Sci di fondo | 24 febbraio 2018, 09:35

Le parole dei quattro azzurri dopo la 50km in tecnica classica

Salvadori: "Ho fatto il mio ritmo e la tattica ha pagato"; Rastelli: "Ho sbagliato a non cambiare al secondo giro"; Nöckler: "Ho faticato nel secondo e terzo giro"; De Fabiani: "È stata durissima, non ho mai pensato di poter stare con i primi"

Le parole dei quattro azzurri dopo la 50km in tecnica classica

Dopo una prima parte di gara da protagonisti nella quale gli azzurri, soprattutto Rastelli e De Fabiani, si sono fatti vedere nelle prime posizioni, nella seconda metà della 50km di PyeongChang i fondisti italiani hanno fatto maggior fatica in una gara durissima. All'arrivo il primo degli azzurri è stato Giandomenico Salvadori, che ha tagliato il traguardo in 16ª posizione addirittura sprintando sull'estone Karp. Maicol Rastelli ha concluso 19°, mentre Nöckler è arrivato 21° e De Fabiani 22°. Così i quattro azzurri hanno commentato la loro prestazione all'ufficio stampa della FISI.

Giandomenico Salvadori: «È stata una giornata molto dura ma ho cercato di fare il mio ritmo fin dall'inizio senza guardare cosa facevano quelli davanti. Alla fine la mia tattica ha pagato, tanti sono andati in crisi. Le mie Olimpiadi? Mi aspettavo qualcosa di più, ad esempio nello skiathlon dove sono soddisfatto solo di metà gara e nella staffetta potevamo fare molto meglio. Sono comunque abbastanza contento di quanto ho fatto».

Maicol Rastelli: «Non ho faticato molto, mi sentivo bene. Purtroppo ho sbagliato tattica: nel momento in cui gli altri hanno cambiato gli sci dopo due giri io ho tirato dritto e quando mi hanno ripreso andavano ad un passo completamente diverso. Tutte le 50km sono dure, dipende dal ritmo imposto dai primi e dalla condizione della neve. La mia Olimpiade? Sono soddisfatto, ero al top della forma, basti pensare che oggi nell'ultimo giro ho guadagnato metri su quasi tutti».

Dietmar Noeckler: «Ho fatto tantissima fatica nel corso del secondo e terzo giro. Al quarto mi sono ripreso ma gli sci erano un po' lenti, al contrario degli ultimi due giri in cui grazie ai materiali e alla condizione atletica sono riuscito a recuperare diverse posizioni. Ormai nella 50km devi essere sempre competitivo in ogni parte del tracciato e della gara fin dall'inizio. La mia Olimpiade? Non sono deluso per il risultato della team sprint, perché gli avversari erano veramente forti e lo sono stati per tutti gli ultimi 4 anni. Su un altro percorso avremmo potuto esserci, ma non su questo».

Francesco De Fabiani: «E' stata durissima. Non sono mai stato benissimo e non ho mai pensato di potercela fare a restare con i primi oggi. Ci ho provato ma ero scarico, quindi non ho rimpianti perché non ho sbagliato nulla».

G.C.

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