| 25 febbraio 2018, 09:41

Bjørgen domina la 30 km: è l'atleta più vincente di sempre ai Giochi

La norvegese conquista l’ottavo oro olimpico in carriera e scavalca Bjørndalen nel medagliere individuale all-time. Argento a Pärmäkoski, bronzo a sorpresa per Stina Nilsson

Bjørgen domina la 30 km: è l'atleta più vincente di sempre ai Giochi

I Giochi Olimpici di Pyeongchang si chiudono nel segno di Marit Bjørgen. La norvegese ha conquistato l’ultimo oro in palio sulle nevi coreane, nella 30 km a tecnica classica femminile, con una dimostrazione di schiacciante superiorità rispetto alle avversarie: la seconda, Krista Pärmäkoski, è arrivata dopo quasi due minuti. Una vittoria di portata storica: con l’ottava medaglia d’oro olimpica in carriera, Bjørgen si issa in vetta al medagliere individuale della storia dei Giochi invernali. Superato anche Ole Einar Bjørndalen, alla pari per numero di ori e argenti (8 e 4), ma in difetto di due bronzi rispetto alla più forte fondista di sempre.

La suspense circa l’esito della gara di oggi è durata poco meno di 10 km: tanto ha impiegato Bjørgen a mettere a frutto un forcing iniziato a 23 km dal traguardo e a lasciare indietro anche Charlotte Kalla, l’ultima ad arrendersi. Già a metà percorso, quando ha deciso di cambiare gli sci, la norvegese poteva vantare oltre 50’’ sulle più dirette inseguitrici; gap che sarebbe poi aumentato regolarmente anche nella seconda parte della prova.

Alle spalle di Bjørgen, Kalla è stata in breve riassorbita da Pärmäkoski, Kerttu Niskanen e Teresa Stadlober. Anche la svedese ha optato per il cambio di materiali al 15esimo chilometro, senza però più riuscire a riacciuffare il secondo drappello. Poco più indietro si trovavano Ingvild Flugstad Østberg, Jessica Diggins - vittima anche di una caduta nelle battute iniziali - e una Stina Nilsson sorprendentemente a suo agio nella distanza più lunga.

A due terzi di gara, Stadlober ha lanciato un attacco che è parso decidere la lotta per l’argento: nel giro di un chilometro, l’austriaca si è sbarazzata prima della compagnia di Niskanen, poi anche di quella di Pärmäkoski. Subito dopo, Stadlober ha invece gettato al vento la medaglia nel modo più impensabile: al termine di un tratto di discesa, ha sbagliato strada, accorgendosi dell’errore solo dopo avere percorso un tratto di salita e la successiva discesa. Una volta rientrata sul tracciato corretto, era ormai distante più di un minuto dal podio.

Pärmäkoski si è trovata così a inseguire in solitaria l’irraggiungibile Bjørgen, mentre dietro si riapriva la lotta per il bronzo. Con Kalla ormai fuori dai giochi, Østberg e Nilsson si sono lanciate in caccia di Niskanen. Il ricongiungimento è arrivato a 8 km dal traguardo, e subito dopo la sorella del fresco campione olimpico della 50 km ha perso le code della coppia scandinava.

Bjørgen ha portato il suo vantaggio sulle inseguitrici oltre la soglia dei due minuti, prima di concedersi la passerella di rito e tagliare il traguardo con la bandiera in mano. La quasi 38enne norvegese diventa così la donna più anziana ad avere conquistato un titolo individuale ai Giochi invernali, oltre che la sola ad avere raccolto cinque medaglie in due diverse edizioni delle Olimpiadi della neve (era riuscita nell’impresa già a Vancouver 2010). Il suo successo, abbinato alla quasi contemporanea sconfitta della Germania nella finale del torneo di hockey maschile contro la Russia, regala anche alla Norvegia la vittoria nel medagliere di Pyeongchang 2018.

Pärmäkoski ha scongiurato il recupero del tandem Østberg-Nilsson e ha colto il terzo podio in questi Giochi, dopo i bronzi dello skiathlon e della 10 km a tecnica libera. La volata per il bronzo è andata a Nilsson, che ha scoperto soltanto dopo l’arrivo di avere appena conquistato una medaglia.

La top five è stata completata da Kalla, che ha scavalcato nel finale Kerttu Niskanen. Settima Jessica Diggins, davanti a una Heidi Weng che chiude all’asciutto un’edizione dei Giochi a cui arrivava da leader di Coppa del Mondo. Nona Stadlober, raggiunta e scavalcata da Weng dopo avere sbagliato strada una seconda volta, ormai delusa e in confusione. Nelle dieci anche la giapponese Masako Ishida, classe 1980 come la vincitrice.

In casa Italia, la migliore è stata Elisa Brocard, 27esima a poco più di 11 minuti da Bjørgen. Anna Comarella ha chiuso 34esima, subito davanti a Sara Pellegrini. 41esimo posto per Lucia Scardoni.

 

30 KM TC FEMMINILE - CLASSIFICA FINALE

1. Marit BJØRGEN (NOR) 1:22:17.6

2. Krista PÄRMÄKOSKI (FIN) +1:49.5

3. Stina NILSSON (SWE) +1:58.9

4. Ingvild Flugstad ØSTBERG (NOR) +2:00.4

5. Charlotte KALLA (SWE) +2:57.2

6. Kerttu NISKANEN (FIN) +3:01.6

7. Jessica DIGGINS (USA) +3:37.2

8. Heidi WENG (NOR) +4:07.9

9. Teresa STADLOBER (AUT) +4:14.1

10. Masako ISHIDA (JPN) +4:20.8

Matteo Novarini

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