Salto - 17 marzo 2018, 19:40

La Norvegia strapazza tutti nel team event di Vikersund

I fuoriclasse del volo norge sono stati veri e propri mattatori della gara a squadre odierna, vinta a dir poco per dispersione: la Norvegia avrebbe potuto addirittura imporsi con ampio margine con un salto in meno rispetto alle altre nazioni.

La Norvegia strapazza tutti nel team event di Vikersund

265.6 punti:  tale è stato il vantaggio con cui la Norvegia ha vinto il penultimo team event stagionale in quel di Vikersund. Il successo si sapeva essere una formalità, ma la dimostrazione di forza messa in campo quest’oggi è andata oltre ogni più rosea aspettativa.

La giornata odierna ha mostrato limpidamente quanto è infido il Vikersundbakken: trampolino sì più estremo e performante al mondo, ma per caratteristiche strutturali è anche quello che non concede il minimo errore agli atleti nel caso in cui il vento non sia di grande aiuto, pena misure a dir poco scadenti.

I padroni di casa rappresentati da Daniel Andre Tande, Johann Andre Forfang, Andreas Stjernen e Robert Johansson hanno sfruttato una competizione con condizioni del meteo complesse per prendersi gioco ti ogni singolo avversario: infatti questo quartetto avrebbe battuto quello formato dai migliori 4 atleti del resto del mondo, quest’oggi rappresentato da Stefan Kraft, Markus Eisenbichler, Kamil Stoch e Peter Prevc.

Il migliore in casa Norvegia è stato Johansson: il quasi ventottenne di Lillehammer è stato l’unico ad essersi spinto oltre i 240 metri in gara, precisamente nell’ultimo salto disputato. La palma di migliore di giornata gli è stata strappata però per un’inezia (1.4 lunghezze) da Kraft, quindi si candidano questi due ad essere gli uomini da battere nella competizione individuale di domani.

Giornata leggermente meno brillante per Stoch: il fuoriclasse polacco ha trovato nella prima serie una combinazione tra stanga di partenza e condizioni del vento decisamente sfavorevole, ma nonostante ciò è riuscito a superare i 200 metri dimostrando di essere di un’altra categoria. Comunque il trentenne di Zakopane è riuscito a trascinare la Polonia alla piazza d’onore, completata da Piotr Zyla, Stefan Hula e Dawid Kubacki, tutti autori di solide prestazioni.

Terzo gradino del podio per la Slovenia (Domen Prevc, Jernej Damjan, Tilen Bartol, Peter Prevc): i medagliati d’argento dei Mondiali di volo di Oberstdorf hanno realizzato 7 salti su 8 oltre il punto K (fissato a 200) - meglio di loro solo i norvegesi - ma la croce e delizia rappresentata da Domen Prevc non ha permesso loro di precedere i polacchi, poiché il diciottenne di Kranj ha bucato completamente il secondo salto, atterrando poco dopo i 130 metri.

Alla quarta posizione si è classificata la Germania (Andreas Wellinger, Karl Geiger, Markus Eisenbichler e Richard Freitag): fatali ai tedeschi sono state le due debacle di un irriconoscibile Wellinger ed una prima prestazione difficile di Geiger, mentre si sono rifatti parzialmente con un Eisenbichler in versione extra lusso.

Una delle squadre più deluse di giornata è stata l’Austria (Stefan Kraft, Michael Hayboeck, Manuel Fettner e Philipp Aschenwald), quinta, a cui non è bastato il miglior Kraft della stagione per lottare fino in fondo per il podio, poiché gli ultimi due frazionisti hanno pagato pesantemente dazio nei confronti degli avversari diretti. Sicuramente la scelta di lasciare fuori dal quartetto Gregor Schlierenzauer non ha pagato i dividendi fino in fondo.

 Quest’oggi la direzione della competizione ha ricordato da vicino quella della gara di domenica scorsa, per quanto le due abbiano un valore decisamente diverso: a far le spese della negligenza e del festival delle stanghe di partenza è stato anche il Giappone (Yukiya Sato, Junshiro Kobayashi, Ryoyu Kobayashi e Noriaki Kasai) che si è dovuto accontentare del 6° posto. Emblematico in tal senso è stato il primo salto di Kasai, abortito poco prima dei 110 metri.

In tutto sono state iscritte al team event 9 squadre: l’Italia come prevedibile si è classificata in ultima posizione, preceduta dalla Russia (7^) e dalla Svizzera (8^). Nessuno degli azzurri è riuscito a realizzare una prestazione degna di nota: il migliore è stato Alex Insam (154 metri), mentre Sebastian Colloredo, Roberto Dellasega e Davide Bresadola non sono riusciti a superare i 110 metri.

Con la gara individuale in programma domani alle ore 16.30 verrà portata a termine la seconda edizione del Raw Air: nella classifica dedicata, quest’oggi Johansson (2109.3) ha guadagnato numerosi punti su Stoch  (2165.0), ma difficilmente il polacco potrà perdere la leadership con soli due salti ancora da disputare.

VIKERSUND – TEAM EVENT HS 240

1. NORVEGIA (Tande D. A., Forfang J. A., Stjernen A., Johansson R.) 1567.3
(RESTO DEL MONDO (Kraft S., Eisenbichler M., Stoch K., Prevc P.) 1522.4)
2. POLONIA (Zyla P., Hula S., Kubacki D., Stoch K.) 1301.7
3. SLOVENIA (Prevc D., Damjan J., Bartol T., Prevc P.) 1284.0
4. GERMANIA (Wellinger A., Geiger K., Eisenbichler M., Freitag R.) 1200.0
5. AUSTRIA (Kraft S., Hayboeck M., Fettner M., Aschenwald  P.) 1172.8
6. GIAPPONE (Sato Y., Kobayashi J., Kobayashi R., Kasai N.) 1073.6

Clicca qui per i risultati completi.

Michele Dardanelli

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