Biathlon | 04 aprile 2018, 08:07

Nicole Gontier: "Quest'anno ho ritrovato quelle sensazioni che mi mancavano"

La valdostana è soddisfatta per come sono andate le cose nella stagione appena conclusa: "Ho ancora degli alti e bassi ma so di essere migliorata al tiro e sugli sci ho raggiunto un livello che non mi aspettavo"

Nicole Gontier: "Quest'anno ho ritrovato quelle sensazioni che mi mancavano"

È partita dall’IBU Cup per poi riprendersi il posto in Coppa del Mondo, diventare un elemento fisso della staffetta azzurra e partecipare anche alle Olimpiadi. La stagione 2017/18 è stata quella del ritorno a buoni livelli per Nicole Gontier, che dopo due anni molto complicati, che ha portato all'esclusione dalla squadra di Coppa del Mondo, è tornata a sparare con maggior precisione (dal 64% al 70%) e ha trovato una grandissima condizione sugli sci, spingendo così i tecnici a premiarla riportandola nella massima competizione internazionale. La valdostana del CS Esercito ha parlato a Fondoitalia al termine di questa sua stagione molto positiva, un’ottima base da cui ripartire con l’obiettivo di migliorare ancora vista la sua giovane età.

Ciao Nicole. Iniziamo tracciando un tuo personale bilancio della stagione.
«Alla vigilia non mi ero posta dei grandi obiettivi in termini di risultati, se non quello di ritrovare le buone sensazioni che mi mancavano. Direi che l’ho raggiunto. Sono molto felice di essere cresciuta e maturata tanto, ho ancora degli alti e bassi, oltre a diverse lacune ma so di essere migliorata molto al tiro. La stagione è stata molto positiva anche per come l’ho vissuta personalmente, ho sempre gareggiato con un buon umore e sono felice di questo».

Hanno impressionato soprattutto le tue prestazioni sugli sci.
«Sinceramente nemmeno io mi aspettavo di tornare a questo livello sugli sci, soprattutto di fare delle buone prestazioni con tanta costanza. Evidentemente ho lavorato bene e questi sono i risultati. Anche al tiro ho percentuali migliori, sicuramente non eccelse ma almeno mi sto ritrovando anche lì».

Sei anche tornata tra le prime venti in Coppa del Mondo in due occasioni.
«Si entrambe nel weekend di Anterselva, che per me è stato bellissimo perché stavo bene fisicamente e anche al tiro sono riuscita a fare bene trovando la giusta stabilità. Ho solo il rammarico, in quelle gare ma anche in altre, che con un errore in meno al poligono avrei colto qualche risultato ancora migliore. Ma con i sé e i ma non si va da nessuna parte».

Sei anche stata protagonista della staffetta femminile che ha chiuso al terzo posto nella classifica della Coppa del Mondo.
«È stata un’esperienza molto piacevole e ringrazio le mie compagne di squadra. In particolar modo Lisa (Vittozzi, ndr) e Doro (Wierer, ndr) che ci danno sempre una grandissima spinta. Per noi è molto bello lavorare con loro in gara e in allenamento. Anche in staffetta danno sempre tutto e questo mi aiuta a tirar fuori il meglio di me».

Sei riuscita anche a qualificarti per le Olimpiadi, un traguardo importante visto che partivi dall’IBU Cup.
«È stata una bella esperienza, anche se mi sarei augurata di ottenere qualche risultato migliore in Corea del Sud ma non sono riuscita ad arrivarci al meglio. A livello personale, al di fuori delle gare, è stato anche molto divertente perché tra noi abbiamo formato un bel gruppo e il villaggio olimpico è sempre qualcosa di bellissimo, un’esperienza positiva. La mia partecipazione alla viglia della stagione era tutt’altro che scontata e sono contenta di avercela fatta. Purtroppo, come ho già detto, ho il rammarico di non esserci arrivata pronta come avrei dovuto soprattutto dal punto di vista mentale. Partendo indietro, ho preparato in modo particolare l’inizio della stagione e così forse sono arrivata a PyeongChang senza la concentrazione necessaria per affrontare al meglio un’Olimpiade».

Ora andrai in vacanza e potrai staccare anche mentalmente; ti sei già posta però degli obiettivi per il prossimo anno?
«Sicuramente sono molto motivata e mi auguro di tornare a lavorare con le altre ragazze. Voglio allenarmi molto sui miei punti deboli e migliorare ancora».

Qual è stato per te il momento più bello della tua stagione?
«È legato all’IBU Cup alla tappa di Lenzerheide che mi ha dato tanto dal punto di vista morale. Sono riuscita a fare un bellissimo zero a terra e per me è stato bellissimo sentirmi dire di andare a tutta perché ero in testa e potevo giocarmi la vittoria. Successivamente ho mancato tre bersagli in piedi ma quel momento è stato per me molto importante, un bellissimo ricordo di questa stagione».  

Giorgio Capodaglio

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