Biathlon | 12 aprile 2018, 18:20

Besseberg si dimette mentre spunta il primo nome: Ustyugov

Dopo 26 anni il norvegese abbandona il "trono" del biathlon mondiale. Nel frattempo giunge notizia di un'inchiesta sul campione olimpico 2010 della mass start.

Peter Porai-Koshits

Peter Porai-Koshits

Travolto dall’inchiesta in cui è accusato di corruzione al fine di insabbiare caso di doping, il presidente dell’Ibu Anders Besseberg ha deciso di lasciare (almeno in maniera temporanea) il proprio ruolo, abbandonando così dopo 26 anni il “trono” del biathlon mondiale.

Il settantaduenne norvegese, intervistato dalla testata Nettavisen, ha respinto sia quanto emerso da un’indiscrezione pubblicata da VG, secondo cui sarebbe accusato di aver insabbiato un totale di 65 casi di doping dal 2011 in poi, sia quanto scritto da Le Monde, ovvero che avrebbe ricevuto tangenti per centinaia di migliaia di euro.

Il suo ruolo avrebbe dovuto essere assunto da primo vicepresidente dell’Ibu Viktor Maigourov, che però ha declinato affermando “che non sarebbe credibile da parte mia, essendo un rappresentante della nazione coinvolta nell’inchiesta, prendere il posto del presidente”. Pertanto sarà Klaus Leistner, vicepresidente con delega alle finanze, a prendere il posto di Besseberg fino alla fine dell’inchiesta (o fino al congresso estivo, dove sono appunto in programma nuove elezioni presidenziali).

Nel frattempo emerge il primo nome di atleta sotto inchiesta. Si tratta di Evgeny Ustyugov, campione olimpico della mass start a Vancouver 2010 e ritiratosi nel 2014. La notizia è stata confermata dal presidente della federazione russa Alexander Krastov, dicendo che “L’Ibu ci ha informato delle anomalie nel suo passaporto biologico un anno fa, al momento stiamo raccogliendo tutti i dati necessari, ma il lavoro non è ancora finito”.

Mentre Le Monde scrive che le prime anomalie di Ustyugov risalirebbero al 2010, VG ha pubblicato che 17 dei 22 atleti russi presentatesi in Coppa del Mondo nella stagione 2017-’18 presentava valori anomali nel passaporto biologico. Sarebbe questa la ragione per la quale due uomini e due donne sono stati ammessi ai Giochi olimpici di PyeongChang.

Insomma, situazione in continuo divenire che rimane intricata e ancora poco limpida.

Francesco Paone

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