Notizie | 23 maggio 2018, 10:00

Fine dei salti per Ville Larinto. " La mia carriera è terminata"

Con un annuncio dalla natia Lahti il ventottenne saltatore finlandese ha comunicato di aver concluso la sua attività agonistica.

Romaniemi OY

Romaniemi OY

Da oramai tre settimane i suoi compagni di squadra hanno ricominciato la preparazione per la stagione 2018-19 nel nuovo quartier generale di Kuopio sotto l'egida casalinga del nuovo capo allenatore Lauri Hakola.

Al raduno il volto assente era quello di Ville Larinto che dopo l'ultima deludente competizione ufficiale disputata a Lahti nel marzo scorso aveva annunciato una lunga pausa di riflessione per decidere il suo futuro agonistico e per valutare le risposte che le sue  martoriate ginocchia gli avrebbero dato dopo l'ennesimo infortunio patito a fine  Novembre scorso.

Oggi invece la comunicazione ufficiale alla stampa: "Il mio ginocchio e il mio fisico non mi permettono più di essere al livello che vorrei. Nonostante tutti i miei sforzi fatti negli ultimi anni non posso più essere al livello vincente che avevo prima del mio infortunio a Garmisch-Partenkirken nel gennaio 2011. E' un momento triste e amaro per me. Lo sport ed il salto con gli sci mi hanno dato molto. Senza il salto speciale non avrei vissuto tutte quelle esperienze inimmaginabili che ho avuto in questi anni di carriera. Devo apprezzare ogni momento vissuto nella mia vita di saltatore, ma ora devo pensare ad un nuovo capitolo nella mia vita".

Per molti la sua carriera si e' conclusa proprio quel 1 gennaio 2011 in terra di Baviera, data nella quale con un salto da 140,5 metri nella seconda tappa della Tournee la sua irruenza giovanile lo portò a voler appoggiare un telemark non necessario con la conseguente rovinosa caduta e ginocchio frantumato.

Prima di quel 1 Gennaio Larinto era in un crescendo di risultati che lo fecero accostare dalla stampa finlandese ad un futuro vincente degno del suo illustre concittadino Ahonen. Era nella sua miglior stagione di sempre. Il mese precedente era arrivata la sua prima vittoria in Coppa del Mondo a Kuopio seguito dalla piazza d'onore a Lillehammer. In quel periodo se la giocava ad armi pari con lo squadrone austriaco dell'epoca : i vari Morgenstern, Schlierenzauer, Kofler etc .

Per tornare alle competizioni Larinto impiegò quasi due anni complice una prima operazione chirurgica non perfettamente riuscita. Dopo quasi due stagioni complete di stop il ritorno avvenne, comunque affrettato, nel marzo 2012 sul trampolino di casa a Lahti con un anonimo 46° posto dall'allora HS96. Da quel punto Ville ha più volte tentato di ritornare ai livelli precedenti e di recuperare la forza esplosiva che lo caratterizzava nel periodo d'oro ma il ginocchio lo ha sempre frenato permettendogli come risultato massimo alcuni piazzamenti da top 20.

La scorsa estate le sensazioni erano in lui molto positive , si sentiva bene e i test interni gli davano grande fiducia in vista della stagione olimpica. Ma l'ennesimo infortunio patito nell'opening di Wisla hanno di nuovo rovinato tutti i suoi sogni di poter finalmente disputare i desiderati Giochi Olimpici, sempre negati da infortuni nelle edizioni di Vancouver 2010 e Sochi 2014. " Ho investito molto della mia estate per poter essere sul gate di Pyeongchang 2018 al mio massimo livello di sempre. La distruzione del mio sogno olimpico è stata una enorme delusione per me e per il mio morale. E' stato un boccone durissimo da digerire e le prossime Olimpiadi sono lontane quattro lunghi anni . Questo e' stato abbastanza per me". Chiude cosi il discorso un deluso Ville Larinto che ora si concentrerà presumibilmente sull'attività imprenditoriale facendo fruttare la Laurea in Economic-business da poco conseguita , sebbene non chiuda la porta ad una collaborazione come allenatore per i giovani ragazzi di Lahti che ne vogliano seguire le orme in futuro.

Oltre alla già citata prima ed unica vittoria in Coppa  a Kuopio , Larinto chiude la propria carriera agonistica con un totale di cinque podi individuali tutti conseguiti nel breve arco temporale di due anni solari 2008-10 .

Paolo Romanò

Ti potrebbero interessare anche: