Sci di fondo | 26 maggio 2018, 11:10

"Lo skiathlon rimarrà format olimpico finchè esisterà la tecnica classica"

Assieme alla nostra fondista Virginia De Martin, facciamo il punto sugli importanti argomenti discussi durante il Congresso tenuto dalla FIS.

Pentaphoto

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La scorsa settimana si è tenuto a Costa Navarino in Grecia il Congresso FIS durante il quale sono state prese diverse decisioni in merito alla definizione dei calendari e al futuro della disciplina. Soprattutto sono state delineate le linee guida riguardanti i vari format che faranno parte dei calendari internazionali nei prossimi 10/15 anni.

Nell'esplicare dall'interno tutte le varie questioni discusse ci siamo avvalsi del prezioso contributo della rappresentante degli atleti per lo sci di fondo Virginia De Martin presente al Congresso FIS e attiva portavoce della volontà degli atleti per finalmente stabilizzare una disciplina che a causa dei continui cambiamenti e sperimentazioni degli ultimi anni ha visto erodere la propria storica popolarità verso il più attrattivo biathlon.

Questi i dieci punti principali discussi e decisi in Grecia:

1) Il calendario 2018-19 e' stato approvato definitivamente . I format sono stati ridotti nel numero, sono di maggiore comprensione per il pubblico e d'ora in poi le uniche variazioni avverranno all'interno del Tour de Ski. A seguito del ritiro di La Clusaz nella sua prima stesura, la tappa vacante e' stata assegnata a Beitostølen. Clicca qui per il calendario completo .

2) Dopo i precedenti 4 tentativi falliti i Mondiali di Sci Nordico 2023 sono stati assegnati a Planica che ha sconfitto la norvegese Trondheim.

3) Su proposta della Federazione Finlandese e' stato approvato il cambio di sede dei Mondiali Junior di Sci Nordico da Vuokatti a Lahti in virtu' dei problemi strutturali del trampolino HS100 nella località del Kainuu.

4) A dispetto delle previsioni della viglia lo skiathlon non viene abolito, ma sopravvive, seppur solo nelle competizioni senior. Per non incidere ulteriormente sulle spese per la triplice attrezzatura, a livello giovanile viene sostituito da mass start la cui tecnica si alternerà di anno in anno rispetto alla gara a intervalli prevista nella competizione iridata. Quindi a Lahti 2019 avremo interval start a skating e mass start in classico, mentre nella successiva edizione del 2020 vi sarà partenza in linea in pattinato e prova a intervalli in alternato.

5) Per i senior non cambia nulla, almeno per il momento. Lo skiathlon è confermato nel programma dei Mondiali di Seefeld 2019 e Oberstdorf 2021, nonché alle Olimpiadi di Pechino 2022. Dalla stagione 2019-20 sarà appuntamento fisso nella seconda tappa di Lillehammer, mentre Kuusamo sarà sempre tappa di apertura della stagione ed ospiterà il minitour in tre tappe. 

Virginia De Martin ci spiega meglio questa decisione che da un certo punto di vista può essere cosiderata un controsenso: "Per i ragazzi dai 12 anni in su avere materiali per le due tecniche e materiali compositi per lo skiathlon è diventato un costo eccessivo. Da qui la decisione di abolire lo skiathlon fino agli under 20. Poi una volta passati al professionismo le varie case in genere aiutano a supportare l'attrezzatura supplementare.

Nel calendario della prossima stagione non sono stati inseriti skiathlon in quanto a Beitostølen non vi sono le condizioni di larghezza del tracciato che lo consentano. Quindi non sarà possibile fare una prova generale del format prima dei Mondiali di Seefeld. Tuttavia atleti e consiglio hanno deciso che lo skiathlon rimarrà come format olimpico e mondiale anche nei prossimi anni. Nessuno ha presentato un format alternativo in sostituzione che potesse essere una valida combinazione fra le due tecniche. Quindi se lo skiathlon fosse stato cancellato ci saremmo trovati con una competizione in meno alle Olimpiadi con conseguente diminuzione della copertura mediatica e di visibilità da parte degli sponsor. Quindi in assenza di valide proposte abbiamo stabilito che finchè vi sarà la tecnica classica nello sci di fondo vi sarà lo skiathlon"

6) Alcuni appassionati e qualche membro del comitato avevano proposto durante l'inverno la reintroduzione dell' antica gundersen da disputarsi in due giorni. Tuttavia Tv, tecnici e atleti non hanno voluto il suo ritorno. Ancora la fondista di Padola di Comelico spiega: "La maggioranza del nostro gruppo di lavoro pensa che la gundersen in due giorni, soprattutto durante Mondiali e Olimpiadi, favorisca maggiormente i primi 3/5 arrivati. Questo toglie interesse alla competizione del secondo giorno alla maggioranza degli atleti, che si trovano a lottare per le posizioni di rincalzo. Non vi è la volontà di reintrodurla se non come ultima prova di un minitour in Coppa del Mondo come accade ora. Era anche stata ventilata la possibilità di disputare prima la gara a skating e poi l'inseguimento in classico cosi come di far disputare le due prove nello stesso giorno, oppure di assegnare le medaglie solamente dopo il secondo giorno, ma per il momento non vi è interesse per il ritorno di questo format nelle gare mondiali".

7) Al momento la staffetta maschile 4x10km rimane in calendario solamente nei grandi appuntamenti. Bocciata la proposta di avere la staffetta maschile con sole tre frazioni cosi come la proposta di avere anche nei Mondiali e alle Olimpiadi la distanza di 7,5km invece degli storici dieci . Nulla cambia per la staffetta femminile. Virginia De Martin esprime il pensiero comune su questa storica gara dello sci di fondo: "Anche con questo format ridurre il chilometraggio e i tempi di sviluppo dell'intera competizione avrebbe comportato un problema con le Tv. Avremmo avuto meno esposizione mediatica e il nostro prodotto si sarebbe ulteriormente impoverito. La staffetta è rimasta la gara storica dello sci di fondo e si intende continuare su questa distanza alle Olimpiadi".

8) Per la Team sprint vi è stata la proposta di creare la competizione mista con un uomo e una donna con tecnica che si alterna di anno in anno, tuttavia tale idea non è stata considerata dal Consiglio Fis in quanto avrebbe tolto una competizione. Si assegnerebbero meno medaglie nel programma del fondo a Mondiali e Olimpiadi, con copertura televisiva di tale format dimezzata.

9) Un altro argomento trattato è la gender equality fra uomini e donne. È stato valutato positivamente il fatto che il numero di partecipanti a tutti i livelli di competizioni internazionali sia pressoché analogo. Tuttavia al momento il consiglio reputa sia ancora troppo presto vedere una 50 km femminile nel calendario FIS cosi come non si è intenzionati a ridurre a 40Km la massima distanza per gli uomini

10) Nel prossimo meeting FIS di Zurigo in programma a ottobre verrà valutato il lavoro di un gruppo speciale per modificare i criteri di selezione per le Olimpiadi. Dall'attuale sistema che tiene conto solo dei punti Fis conquistati in Coppa del Mondo si vorrebbe modificare il criterio di selezione includendo anche i risultati avuti nei Mondiali Junior del quadriennio precendente. Questo studio e probabile cambiamento intende dare la possibilità a più nazioni di poter avere un pettorale per disputare le prove a Cinque cerchi.

Paolo Romanò

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