Salto | 31 maggio 2018, 09:15

Daniel-Andre Tande: "Ho temuto per la mia vita, ma ora il peggio è passato"

Il saltatore norvegese ha svelato di essere stato colpito dalla sindrome di Stevens-Johnson e di aver vissuto giorni molto difficili in ospedale.

Foto di M.Dardanelli

Foto di M.Dardanelli

Durante lo scorso weekend l’azienda Best Water Technology, impegnata come sponsor sia nel salto con gli sci che in Formula 1, aveva portato al Gran Premio di Montecarlo come ospiti del team Force India tre dei quattro componenti della squadra norvegese campione olimpica. Unico assente Daniel-Andre Tande. Ieri si è scoperta la ragione della sua mancata presenza, in quanto il ventiquattrenne ha svelato quanto gli è accaduto nell’ultimo mese.

“Tutto è cominciato con una banale infezione al tratto respiratorio, però le cose sono peggiorate rapidamente. Una mattina mi sono svegliato e faticavo a respirare, quando mi sono guardato lo specchio ho visto che la mia bocca sembrava una grande ferita.

Non capivo cosa mi stesse succedendo e sono entrato in panico, temendo per la mia vita. Ho chiamato un taxi e mi sono precipitato al pronto soccorso. I medici mi hanno diagnosticato la sindrome di Stevens-Johnson, scatenata da una reazione allergica all’ibuprofene che stavo usando per curare le vie aree infiammate.

Da quanto mi hanno detto le possibilità di essere colpiti da questo malanno è bassissima, evidentemente è il mio genere di fortuna. Però meglio non scherzarci troppo, perché i dottori hanno sottolineato come fossi davvero stato fortunato. Se non fossi andato subito all’ospedale la mia situazione avrebbe potuto peggiorare in quanto le lesioni cutanee si sarebbero diffuse, generando seri rischi per la mia salute.

Sono stato ricoverato per 10 giorni, durante i quali non avevo modo di mangiare e faticavo a bere. Mi hanno nutrito tramite flebo. Sono ancora molto debole e ho perso parecchio peso, perciò in questo momento non mi è possibile allenarmi. Sono tranquillo per quanto riguarda la preparazione verso l’inverno, non dovrei avere grossi problemi. Le competizioni estive invece saranno tutt’altra storia. Valuterò se e come affrontarle”.  

Dunque il campione del mondo di volo ha vissuto un momento davvero complesso, dal quale però sembra esserne uscito.

A margine, quanto accaduto a Monaco potrebbe essere un significativo indizio riguardo Robert Johansson. Il ventottenne negli ultimi anni usava sci Slatnar, non BWT. Segno che il doppio bronzo olimpico ha deciso per un cambio di materiali?

Francesco Paone

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