Salto | 28 luglio 2018, 16:20

Sara Takanashi dilaga nell’opening di Hinterzarten. Ancora imbattibile in estate?

Come da pronostico della vigilia Sara Takanashi vince la prima gara stagionale del Summer Grand Prix ad Hinterzarten. La nipponica ha dominato in lungo e in largo precedendo la connazionale Yuki Ito ed una splendida Ramona Straub al primo podio in carriera.

Credits: M. Dardanelli

Credits: M. Dardanelli

Nel primo pomeriggio della giornata odierna è stata disputata ad Hinterzarten la competizione inaugurale del Summer Grand Prix 2018 del salto femminile. Giunto alla settima edizione della storia, il massimo circuito estivo continua ad essere dominato sempre dalla stessa atleta: Sara Takanashi.

La ventunenne giapponese ha cominciato al meglio la stagione su plastica, non limitandosi a vincere ma dominando ampiamente quest’oggi: sin dalla prima serie di gara si è dimostrata nettamente la saltatrice più in forma essendosi spinta a 105 metri con un vento frontale nella norma a fronte di una lunghezza analoga raggiunta dalla compagna di squadra Yuki Ito, favorita molto più dall’abbondante metro di brezza favorevole, mentre tutte le altre atlete iscritte alla competizione hanno pagato decisamente dazio.

Nel momento decisivo, a parità di condizioni meteo, si è vista tutta la differenza tra Takanashi ed Ito, con la prima atterrata a 103 metri e la seconda a 99.5: la più giovane e titolata delle due ha così realizzato il punteggio più alto in entrambe le manche ed ha preceduto la connazionale di quasi 20 punti, a sua volta autrice di ambedue le seconde prestazioni di giornata.

Dunque la prima tappa del Summer GP ha riavvolto il nastro del tempo di circa un anno, quando le assolute protagoniste erano le due ragazze provenienti dal paese del Sol Levante che hanno successivamente trovato una stagione invernale al di sotto delle aspettative in termini di risultati. Vedremo come si evolverà in questo caso il corso degli eventi, certo è che l’assente Maren Lundby ha lasciato sul piatto pesanti punti in prospettiva successo finale della settima edizione del circuito estivo.

Molto intrigante è stata la battaglia per il terzo gradino del podio che ha riguardato la bellezza di 6 atlete, seppur molto distanti dalle nipponiche: alla fine l’ha spuntata per la prima top three della carriera la padrona di casa Ramona Straub che con una rimonta di quatto posizioni nella seconda serie si è attestata a poco meno di 40 lunghezze da Takanashi. La quasi venticinquenne originaria proprio delle zone limitrofe ad Hinterzarten ha colto così il risultato di maggior prestigio personale dopo la quarta piazza colta nello scorso inverno su questo medesimo trampolino.

Ai piedi del podio quest’oggi si è classificata la leader del movimento teutonico Katharina Althaus, distante  2 punti da Straub: l’impressione è che l’antagonista di Lundby della passata stagione sia ancora leggermente indietro di condizione considerando anche il fisico diverso rispetto alle minutissime giapponesi.

L’argento di PyeongChang 2018 ha resistito per due decimi al ritorno della miglior austriaca di giornata Chiara Hoelzl: con la terza prestazione della manche decisiva da 99 metri, la ventunenne di Schwarzach im Pongau ha così scavalcato la slovena Ema Klinec (6^), la compagna di squadra ed amica Jacqueline Seifriedsberger (7^) e l’altra slovena Ursa Bogataj (10^). Per quest’ultima è sfumata la seria possibilità di cogliere il primo podio della carriera, dopo che al termine del primo salto si è ritrovata in una vertiginosa terza piazza.

Hanno completato la top ten, ed una relativa prova di squadra eccellente, la veterana teutonica Juliane Seyfarth (8^) e la giapponese Yuka Seto (9^). Parlando di team, ha deluso un po’ quest’oggi quello russo: infarcite di un paio di giovani leve, nessuna saltatrice proveniente dall’est Europa è riuscita a rimanere in gioco per il podio, con Irina Avvakumova che ha chiuso 11^ precedendo di due decimi una buona Alexandra Kustova.

Tra le delusioni di giornata troviamo sicuramente Nika Kriznar, non andata oltre la 15^ posizione, e l’altalenante francese Lucile Morat (19^), emblema dell’intero movimento transalpino. Al contrario hanno strappato un buon piazzamento Pauline Hessler (12^), che continua così un ottimo inizio estate dopo l’annata persa causa problemi fisici, l’esordiente sedicenne ceca Stepanka Ptackova (21^), la polacca Kinga Rajda (27^), al rientro in zona punti dopo un paio di stagioni difficili, e la kazaka Valentina Sderzhikova (28^) che così ha scritto una pagina importante della storia del salto del proprio paese.

Difficoltà da segnalare anche per le due azzurre presenti, le sorelle Malsiner: entrambe non hanno mai trovato il giusto feeling con il trampolino piccolo di Hinterzarten ed in gara hanno alternato una discreta performance ad una decisamente negativa. Infine Lara ha chiuso 26^ mentre Manuela 29^.

Il massimo circuito del salto femminile si prende ora una settimana di pausa per tornare sotto i riflettori a Courchevel il 10 agosto: si comincerà  alle ore 11.20 con la qualificazione e nel pomeriggio alle 18.00 si  terrà la competizione individuale sul Large Hill francese.

HINTERZARTEN – HS 108

1. TAKANASHI Sara (JPN) 254.4
2. ITO Yuki (JPN) 234.8
3. STRAUB Ramona (GER) 214.7
4. ALTHAUS Katharina (GER) 212.7
5. HOELZL Chiara (AUT) 212.5
6. KLINEC Ema (SLO) 209.4
7. SEIFRIEDSBERGER Jacqueline (AUT) 208.6
8. SEYFARTH Juliane (GER) 198.1
9. SETO Yuka (JPN) 197.2
10. BOGATAJ Ursa (SLO) 196.5

Clicca qui per i risultati completi.

Michele Dardanelli

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