Sci di fondo | 30 luglio 2018, 10:28

"Sono felice di averti conosciuta, riposa in pace Vibeke"

La prematura scomparsa di Vibeke Skofterud non ha certo lasciato indifferente l'ambiente del fondo, da dove sono arrivati attestati di stima e affetto.

"Sono felice di averti conosciuta, riposa in pace Vibeke"

Marit Bjørgen: “Sto tremando, sono shockata e completamente sconvolta dalla terribile notizia che ho ricevuto oggi. Cara Vibeke, ci hai lasciati decisamente troppo presto. Ricordo con enorme piacere tutti i bei momenti passati assieme.

È stata un’avversaria, ma era soprattutto la donna più forte, dolce, affettuosa e divertente che abbia mai conosciuto. Non ci si annoiava mai con Vibeke e il vuoto che ha lasciato in squadra nel momento del suo ritiro è stato impossibile da riempire. Abbiamo vissuto così tanto assieme, dall’oro olimpico in staffetta fino alle sciate per divertimento sulle piste di casa.

Sono felice di averti conosciuta, riposare in pace Vibeke”.

Therese Johaug: "Ho perso una delle mie migliori amiche, una persona che illuminava qualunque stanza in cui entrava e che era in grado di donare a tutti energia, gioia e amore. Porterò sempre con me tutti i momenti passati assieme e sono vicina ai suoi cari". 

Charlotte Kalla: “La notizia mi ha shockata, mi risulta difficile accettare che una persona così positiva e piena di energia come Vibeke non sia più tra di noi. Vibeke è stata uno dei miei modelli quando ero ancora un’adolescente, sprizzava gioia da tutti e pori e credo sia stata fondamentale per creare coesione nella squadra norvegese. Sono triste nel profondo dell’anima e in questi momenti non posso non pensare a lei”.

Petter Northug: “Sono incredibilmente triste nell’apprendere che Vibeke Skofterud se ne è andata. Abbiamo passato molti anni assieme nella squadra nazionale, era una persona colorata, non un foglio A4 bianco. I miei pensieri in questo momento sono con i suoi famigliari e i suoi amici. Riposa in pace, Vibeke”.

Magda Genuin: “C’è sempre un rispetto incondizionato verso quelle che sono le tue avversarie, ma ce ne sono alcune per le quali provi stima e nelle quali vedi molto di più. Questo eri, Vibeke! Sorridente, particolare, forte, che ci facevi tremare ogni volta che ti schieravano in un lancio e non solo! Buon viaggio, ovunque tu abbia deciso di andare”.

Claudia Nystad: "Non ho pubblicato molto negli ultimi tempi e purtroppo è la notizia più triste che abbia mai avuto nella mia vita a spingermi ad aggiornare il mio profilo. Carissima mia, eri la mia migliore amica e non mi hai mai voluto vedere triste. Però ora non posso trattenere le lacrime. Non voglio accettare che tu e la tua raggiante voce non ci siano più. Non mi sembra reale. Con te la vita era semplice, dicono che quelli che amiamo vivono dentro di noi, ma con te è morta anche una parte di me. Tu sei dentro di me, io ero dentro di te. Ti voglio bene e sono felice di non essermi mai dimenticata di dirtelo".

Marthe Kristoffersen: “Cara Skoftis, ho imparato così tanto da te, ti ho sempre presa come riferimento e mi hai aiutata parecchio. Era sempre una gioia incontrarti. Non dimenticherò tutti i momenti passati assieme, eri forte come sciatrice, ma ancor di più come donna. Grazie per essere rimasta sempre te stessa”.

Emil Jönsson: “Era una persona che amava la vita, lo si capiva all’istante. Non riesco a concepire quanto accaduto ed è così tragico”.

Egil Kristiansen (ex allenatore squadra nazionale): “Era sempre in grado di creare buonumore e ha sempre vissuto a modo suo, arricchiva qualunque ambiente in cui si calava. Era una ragazza incredibile. Tutto questo è triste, molto triste”.

Age Skinstad (ex manager squadra nazionale di fondo): “L’ho apprezzata come fondista e mi ha sorpreso come opinionista. Durante le Olimpiadi di Pyeongchang ha realizzato analisi puntuali e sempre molto interessante. Non lasciava mai nulla al caso e si preparava adeguatamente per ogni suo impegno”.

Steinar Mundal (ex allenatore squadra femminile norvegese e allenatore personale di Skofterud): “Quanto avvenuto è davvero crudele. Non ho parole per descrivere questa ragazza sempre così sorridente, che era probabilmente la mia migliore amica. Era piena di vitalità e voleva continuamente provare cose nuove per godersi appieno la vita e di sicuro non ha avuto un’esistenza banale. Eravamo rimasti in contatto e l’avevo sentita solo pochi giorni fa. Eravamo rimasti d’accordo di risentirci per poterci vedere”.

Francesco Paone

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