Salto | 08 settembre 2018, 17:00

Il Giappone si impone nella gara a squadre miste di Chaikovsky, protagoniste le tante assenze

In seguito ad un week-end di pausa il Summer Grand Prix del salto speciale è tornato di scena a Chaikovsky. Oltre 5 anni dopo l’ultima esibizione è tornata ad essere disputata una gara a squadre mista che ha visto uscirne vincitore il Giappone.

Il Giappone si impone nella gara a squadre miste di Chaikovsky, protagoniste le tante assenze

Quest’oggi si è cominciato a fare sul serio nella tappa di Chaikovsky del Summer Grand Prix di salto con gli sci: dopo il venerdì dedicato interamente ai salti di allenamento, poiché non si sono tenute le qualificazioni in quanto il numero di atleti ed atlete era inferiore al taglio regolamentare, è tornato ad essere disputato un Mixed Team Event dopo ben 4 estati di assenza dal massimo circuito su plastica.

La competizione odierna è stata costellata da un elevatissimo numero di assenze pesanti, soprattutto nel settore maschile, tant’è che molte nazioni di vertice si sono presentate in Russia con gli uomini contati in vista di questa prova. Alla fine ne è uscita vittoriosa la squadra con i valori in campo più equilibrati, ossia il Giappone.

Gli atleti provenienti dal paese del Sol Levante hanno cominciato sin dalla prima rotazione a fare sul serio grazie ad una sorprendente Nozomi Maruyama, atterrata a 129 metri, che è stata capace di guadagnare fin dal principio la testa della gara. Nelle quattro successive serie di salti la leadership è continuamente saltata di mano tra la Russia, la Norvegia, la Slovenia ed appunto il Giappone, fino a quando la costanza di rendimento nipponica ha scavato un decisivo solco sulle avversarie in virtù di una seconda prestazione d’eccellenza di Yukiya Sato (142 metri) – secondo miglior uomo di giornata – e la perseveranza di Sara Takanashi (per una volta non dominante) e Junshiro Kobayashi.

I giapponesi hanno così raccolto il terzo successo della storia in questo format di gara dopo quelli ottenuti a Courchevel nel 2012 ed Hinterzarten nel 2013, restano a quota uno l’Austria e la Germania spartitesi in passato le altre competizioni disputate tra la località francese e quella tedesca.

Alla piazza d’onore, con un ritardo di 11.3 lunghezze, si è classificata la Slovenia: per tre quarti della squadra avrebbe potuto comodamente battere i nipponici se non che il quarto elemento – al secolo Robert Kranjecè stato fatale a causa di una prima performance opaca; per il resto gli sloveni hanno messo in mostra egregie prestazioni grazie ad un ritrovato Jurij Tepes – terzo miglior uomo di giornata – e le giovani Ema Klinec e Jerneja Brecl – rispettivamente la seconda e la terza donna del lotto.

Terzo gradino del podio per una Norvegia in formazione fortemente rimaneggiata a livello maschile, in quanto sono state selezionate le seconde/terze linee per il week-end russo: è tornata a trascinare gli scandinavi la detentrice della sfera di cristallo Maren Lundby, nettamente la miglior donna di giornata in virtù di due salti da 138 e 133 metri, mentre si sono ben difesi Anna Odine Stroem e Robin Pedersen; ha completato il quartetto il veterano Fredrik Bjerkeengen, autore di una prova a corrente alternata.

Quarto posto con delusione per la Russia: la scelta di lasciare a riposo Irina Avvakumova, in quanto nei salti d’allenamento di ieri non aveva brillato, non ha pagato i dividendi poiché l’anello debole della catena russa è stata proprio una ragazza, Sofia Tikhonova. Per il  resto i padroni di casa si sono ampiamente dimostrati da corsa per la top three grazie ad Evgeniy Klimov, Dmitriy Vassiliev ed Aleksandra Barantceva: il leader del Summer GP maschile si è dimostrato ancora il migliore del circuito con margine grazie a due performance da 132 e 146 metri (ben 6 oltre l’Hill Size!).

Giornata grigia per le squadre di lingua teutonica: l’Austria (Jacqueline Seifriedsberger, Markus Schiffner, Chiara Hoelzl ed Ulrich  Wohlgenannt) non è andata oltre il quinto posto mentre la Germania (Pauline Hessler, Andreas Wank, Juliane Seyfarth e Pius Paschke) si è piazzata subito a ridosso degli atleti Rot-Weiß-Rot: per entrambi i team una parziale discolpa del risultato non eccezionale è data dalle tante  assenze, soprattutto in campo maschile.

Continua l’estate d’oro per il Kazakhstan (Alina Tukhtaeva, Sabirzhan Muminov, Valentina Sderzhikova e Sergey Tkachenko) che, dopo i risultati individuali raccolti nelle scorse settimane, ha ottenuto i primi punti anche con il collettivo. A dirla tutta era ovvio il raggiungimento di questo  risultato in quanto erano iscritte alla competizione soltanto 8 squadre, ma il dato più importante resta il tentativo di espandere la disciplina anche al settore femminile che fino a pochi anni fa non contava alcuna atleta.

Nella giornata di domani a Chaikovsky si terranno le gare individuali: alle ore 8.00 italiane inizierà la prova femminile, mentre alle 12.00 sarà il turno degli uomini.

MIXED TEAM EVENT – CHAIKOVSKY HS 140

1. GIAPPONE (Maruyama N., Sato Y., Takanashi S., Kobayashi J.) 974.8
2. SLOVENIA (Brecl J., Tepes J., Klinec E., Kranjec R.) 963.5
3. NORVEGIA (Stroem A. O., Pedersen R., Lundby M., Bjerkeengen F.) 942.6
4. RUSSIA (Barantceva A., Vassiliev D., Tikhonova S., Klimov E.) 912.6
5. AUSTRIA (Seifriedsberger J., Schiffner M., Hoelzl C., Wohlgenannt U.) 907.0
6. GERMANIA (Hessler P., Wank A., Seyfarth J., Paschke P.) 895.3
7. STATI UNITI (Englund N., Dean S., Geraghty-Moats T., Bickner K.) 651.0
8. KAZAKHSTAN (Tukhtaeva A., Muminov S., Sderzhikova V., Tkachenko S.) 494.2

Clicca qui per i risultati completi.

Michele Dardanelli

Ti potrebbero interessare anche: