Biathlon | 01 dicembre 2018, 18:40

Biathlon - Martin Fourcade è pronto: "L'ottava vittoria della generale è un obiettivo importante"

Il campione francese: "Johannes Thingnes Bø è sicuramente il più pericoloso, un grande avversario; il mio futuro? Deciderò dopo Anterselva 2020; il record di Bjørndalen? È ancora lontano"

Biathlon - Martin Fourcade è pronto: "L'ottava vittoria della generale è un obiettivo importante"

Viene da sette vittorie consecutive della classifica generale di Coppa del Mondo e ovviamente è l’atleta più atteso per la stagione 2018/19, dove ci si aspetta però un bel duello con Johannes Thingnes Bø. C’era grande attesa per conoscere il pensiero di Martin Fourcade alla vigilia del via della Coppa del Mondo a Pokljuka.

Il francese ha quindi incontrato i giornalisti in conferenza stampa, partendo dalla questione doping e il comunicato stampa dell’IBU, che ha annunciato di investigare nei confronti di Evgeny Ustiugov, vincitore della mass start a Vancouver 2010. «Francamente – ha esordito Fourcade – la cosa non mi interessa granché, perché la notizia circolava da tempo e la tempistica mi pare sbagliata. Insomma non provo né stupore né soddisfazione. A me non cambia nulla, le regole sono fatte male, questa è la verità. Sarebbe bello avere una maggiore coerenza nella lotta al doping».

Fourcade ha poi iniziato a parlare delle sue sensazioni alla vigilia del via della stagione: «Sono più tranquillo rispetto al solito – ha affermato il francese – perché anche se non ho avuto gli abituali confronti di Sjusjoen, possiamo fare delle buone valutazioni grazie ai confronti interni alla nostra squadra, visto che ci sono tre top ten di Coppa del Mondo. C’è maggior serenità nel gruppo ma aspettiamo la prima gara. Fisicamente mi sento bene anche se ancora non ho la sensazione di essere al top. Sono pronto ad attaccare e fare una bella prestazione».  Lo scorso anno per la Francia arrivò l’oro olimpico nella staffetta mista, quindi la gara di domenica sarà molto sentita dai francesi. Ma non è il risultato la cosa più importante per Fourcade: «Sarà una gara speciale nella quale dovremo adattare i test fatti alle prestazioni dei colleghi. Personalmente sarò molto attento ai risultati nel dettaglio per capire se sono al punto giusto con i tempi a pochi giorni dall’individuale di mercoledì, quando si svolgerà la prima vera gara. Paure? Ne abbiamo sempre, perché ci sono punti sui quali vorremmo progredire. Le prime gare possono accentuare o cancellare queste paure. Io spero di cancellarle».

Al campione del mondo è stato quindi chiesto di Johannes Thingnes Bø, suo principale avversario alla corsa verso la Coppa del Mondo: «Non ho dubbi che farà una grande prestazione, l’abbiamo già visto la scorsa settimana a Sjusjoen. Ovviamente, seguo tutti gli avversari della Coppa del Mondo, ma lui sarà sicuramente il più pericoloso quest’anno, un grande avversario. Se sono il favorito? Si, ma questa pressione è più condivisa rispetto al passato, perché lo scorso anno abbiamo visto che anche Johannes Bø ha il cartello di favorito appeso sulla schiena. Ma prima di puntare all’ottavo successo della classifica generale, che sarà un obiettivo importante, resto concentrato su queste prime gare».

Fourcade ha poi parlato del suo futuro, del possibile addio al termine della stagione 2020: «Penso ancora di proseguire la mia carriera almeno per altri due anni. Deciderò sul mio futuro dopo i Mondiali di Anterselva 2020, prima non verrà presa alcuna decisione. Il record di Bjoerndalen? Statisticamente è giocabile anche in due anni, se rispettassi la media avuta nelle ultime due stagioni. Ma francamente ottenere dieci vittorie a stagione non è una cosa banale, quindi al momento mi sembra molto lontano».

Infine il campione del mondo ha parlato delle tante novità nello staff tecnico francese con gli arrivi di Vincent Vittoz e Christian Favre: «Sta andando bene. Vittoz sta cercando di far rendere al meglio il potenziale di ognuno di noi e sta creando anche una buona atmosfera in squadra. Favre ha un metodo simile a Mazet che è basato sull’istinto. Mentre Franck Badiou è più rivolto verso la riflessione, e per questo continuerò a lavorare con entrambi. Franck continuerà ad occuparsi della costruzione mentale del mio tiro, specialmente nella parte estiva».

G.C.

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