Sci di fondo - 09 dicembre 2018, 18:33

Fondo - De Fabiani: "Ho avuto sensazioni buone ma in staffetta ci aspettavamo di più"

Il valdostano: "Purtroppo nella staffetta tutto deve andare nel verso giusto, tutti i componenti del team devono stare bene e gli sci devono essere al top, altrimenti è un attimo perdere posizioni perché il livello è altissimo"

Credit: Nordic Focus

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Sembrava destinato a gareggiare soltanto in staffetta, invece a Beitostølen De Fabiani ha fatto doppietta, partecipando anche alla 30km in skating di sabato, dove si è difeso piuttosto bene, chiudendo al 24° posto.

Dalla gara di ieri, quindi, De Fabiani è partito nel suo commento al weekend di gare in Norvegia. «La 30km non era nei programmi - ha affermato il valdostano in un comunicato apparso sul proprio sito internet (per leggerlo, clicca qui) - ma i test ci hanno incoraggiato. L'obiettivo era di stare nei trenta per conquistare punti, ma sapevo di poter fare anche qualcosa in più e così ho fatto, chiudendo al ventiquattresimo posto una gara molto dura, influenzata anche dai cosiddetti “trenini” che si sono formati lungo il percorso. Se da un lato ho avuto la fortuna di “incontrare” lo scozzese Musgrave, dall’altro lo stesso britannico non era in una delle sue giornate migliori e non ho potuto trarre il beneficio che mi aspettavo».

Il valdostano ha quindi commentato la prestazione della staffetta di oggi, che l'Italia ha chiuso un po' indietro rispetto alle aspettative con un decimo posto finale: «Nelle prime frazioni – ha spiegato De Fabianiabbiamo faticato tanto e i miei due compagni di squadra (Rastelli e Nöckler, ndr) hanno avuto anche problemi di materiali. Probabilmente eravamo parecchio inferiori, a livello di sciolina, rispetto alle altre nazioni. Purtroppo nella staffetta tutto deve andare nel verso giusto, tutti i componenti del team devono stare bene e gli sci devono essere al top, altrimenti è un attimo perdere posizioni perché il livello è altissimo. Diciamo che c’è stata per noi azzurri una sorta di inversione di tendenza, poiché sino alla tappa di Lillehammer avevamo dimostrato di essere più bravi in classico, qui invece le cose sono andate diversamente».

L'azzurro del Centro Sportivo Esercito è comunque soddisfatto della sua prestazione personale: «Ho preso il testimone da Mirco Bertolina, autore di una buona frazione, in decima posizione e ho concluso nella stessa posizione, tutto sommato con buone sensazioni. Ho dovuto faticare non poco nel primo tratto per cercare di riportarmi sui miei avversari e una volta raggiunti, ho accusato un vero e proprio calo negli ultimi quattrocento metri di gara. Diciamo che ci aspettavamo qualcosa di più dalla staffetta, ovviamente, comunque le mie sensazioni sono buone, pertanto guardiamo avanti nella direzione del prossimo obiettivo»

G.C.

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