Biathlon | 21 gennaio 2019, 19:04

Biathlon - Lukas Hofer: "Per me Anterselva è una seconda casa, gareggiare qui è speciale"

Intervista al biatleta del CS Carabinieri, che ad Anterselva ha già vinto: "Quel giorno rimarrà sempre nella mia testa; la pista? Attenzione, quest'anno è anche più dura"

Biathlon - Lukas Hofer: "Per me Anterselva è una seconda casa, gareggiare qui è speciale"

È legato a doppio filo ad Anterselva, dove ha anche ottenuto il suo fin qui unico successo in Coppa del Mondo nel 2014. Per Lukas Hofer è sempre qualcosa di speciale gareggiare all’Arena Alto Adige, tanto da essere diventato anche testimonial, insieme a Dominik Windisch, del Mondiale di Anterselva del 2020. Chi meglio di lui, quindi, per parlare della quattro giorni che, da giovedì 24 a domenica 27 gennaio, vedrà la località altoatesina al centro del biathlon mondiale, con decine di migliaia di persone che raggiungeranno Antholz per vivere un fine settimana ricco di emozioni con i più grandi campioni del biathlon? Ecco come Lukas Hofer ha risposto alle nostre domande a pochi giorni dalla gara sulla pista di casa.

Ciao Lukas. La tappa di Coppa del Mondo ad Anterselva ha sempre un valore speciale per te.
«Si, per me Anterselva è come una seconda casa. Mi alleno qui tutto l’anno e avrò il sostegno a bordopista della mia famiglia e tutti i miei amici più stretti. Gareggiare ad Anterselva è sempre qualcosa di speciale, qui sono portato a voler dare sempre qualcosa in più, ma devo fare attenzione a non voler strafare. L’importante sarà fare al meglio ciò che so».

Insieme a Dominik Windisch sei anche testimonial del Mondiale di Anterselva 2020.
«Sono molto legato al Comitato Organizzatore di Anterselva e mi sento in dovere di dare indietro qualcosa per tutto ciò che di buono ha sempre fatto per noi. Ogni volta che abbiamo bisogno di qualcosa, i membri del Comitato Organizzatore ci danno sempre una mano, sono molto disponibili e da parte mia è giusto restituirgli qualcosa aiutandoli a pubblicizzare il Mondiale 2020».

Se ti dico Anterselva 17 Gennaio 2014?
«Quella è stata veramente una giornata speciale, diversa da tutte le altre. Ricordo il momento difficile in cui eravamo lì ad aspettare l’ufficializzazione dei tempi. Poi è arrivata la comunicazione della vittoria a pari merito con Schempp ed è stata una grande gioia. È un momento che rimarrà per sempre nella mia testa, perché non avrei mai potuto augurarmi qualcosa di meglio che vincere la mia prima gara di Coppa del Mondo sulla pista di casa».

A volte ripensi a quel giorno?
«Certo, i bei ricordi aiutano e ti motivano in ogni momento, ti danno una spinta in più e ti caricano in vista delle prossime sfide da affrontare».

Molti big patiscono la pista di Anterselva; come si affronta al meglio questo appuntamento?
«Quest’anno potrebbero soffrire ancora di più (ride, ndr). La pista è cambiata, le due salite sono più lunghe e credo che li si potrà fare molta selezione. Personalmente mi piace, l’ho già provata e mi trovo bene sulle salite lunghe. Abbiamo fatto qui un ultimo test prima di Oberhof e ho capito che bisognerà fare molta attenzione nel gestirsi al meglio durante tutto il percorso. Storicamente è sempre stata una tappa difficile, perché arriva dopo due settimane consecutive di coppa, su una pista dura e in altitudine, ora sarà ancora più complicata con le due salite ancora più lunghe».

Quali sono le tue aspettative in vista di questa tappa? Come vi arrivi dal punto di vista fisico?
«Da alcune stagioni ho iniziato ad evitare di pormi delle aspettative, voglio soltanto fare al meglio il mio lavoro e avere la continuità delle altre gare. Lo stato di forma è buono e spero di mantenerlo anche questa settimana per far bene qui».

Vuoi fare un invito agli ultimi indecisi, che ancora non hanno acquistato un biglietto per le gare?
«Certo, invito tutti gli appassionati degli sport invernali, coloro che non hanno ancora mai visto dal vivo una gara di biathlon, perché al di là della bellezza del nostro sport, qui ad Anterselva c’è un’atmosfera speciale. La gente viene qui per festeggiare, creando un clima unico. Non a caso atleti e tifosi partecipano a questo evento sempre molto volentieri. Quindi invito tutti a venire per le giornate di giovedì, venerdì e domenica, mentre per sabato ormai è tardi, visto che è andato tutto esaurito»

Mi hanno molto colpito le dichiarazioni di Brahunhofer che ci ha raccontato quanto tu e i tuoi compagni di squadra l'abbiate aiutato ad ambientarsi nella settimana dell'esordio.
«È giusto così, dobbiamo aiutare i giovani che si stanno affacciando in Coppa del Mondo e tra qualche anno rappresenteranno la nazionale al nostro posto. Lo stesso è stato fatto anche con me, per esempio da De Lorenzi, che mi aiutò tanto quando feci le mie prime esperienze in Coppa del Mondo».

Giorgio Capodaglio

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