Biathlon | 03 febbraio 2019, 12:59

Biathlon - Mondiali Giovanili, inseguimento femminile: Bekh vince dopo un turbinio di emozioni

Dopo la sprint l'ucraina ha fatto sua anche la pursuit, ma all'ultimo poligono la francese Chaveau ha buttato la vittoria; una combattiva Comola ha sognato il podio fino all'ultima serie di tiro

Biathlon - Mondiali Giovanili, inseguimento femminile: Bekh vince dopo un turbinio di emozioni

Come accaduto in precedenza nella gara maschile, è stato back to back anche nell’inseguimento femminile juniores, anzi in questo caso potremmo parlare di Bekh to Bekh.

L’ucraina Ekaterina Bekh, infatti, è riuscita a bissare il successo ottenuto ieri nella sprint al termine di una gara nella quale non sono certo mancate le emozioni. A differenza di quella maschile, infatti, la gara femminile è stata apertissima fino all’ultimo poligono. Alle sue spalle la tedesca Kebinger e la francese Chauveau, felice per la medaglia, ma che ha sprecato una grande occasione per vincere. Non è invece partita la polacca Zuk, seconda classificata nella gara di ieri.

Tanti gli errori commessi dalle atlete nel corso della gara e classifica rivoluzionata praticamente dopo ogni serie. A metà gara, dopo le serie a terra, in testa si è formato un terzetto con le ucraine Bekh e Kryvonos insiema alla svedese Elvira Oeberg. Alle loro spalle, però la francese Chauveau e la bulgara Todorova sono andate a tutta sugli sci riuscendo quasi a riagganciarle prima del poligono. La prima delle due serie in piedi, però, è stata molto selettiva: Bekh e Oeberg hanno mancato un bersaglio, Kryvonos, forzando troppo, addirittura due. Così in testa si è trovata, tutta sola, la francese Chauveau con un vantaggio di 10” su Jeanmonnot, 13” su Kebinger e 16” sull’accoppiata Oeberg – Bekh. A questo punto della gara è entrata nella lotta per le medagie anche una bravissima Comola, uscita dal poligono a 28” dalla vetta.

Chauveau ha imposto un ritmo infernale sugli sci, presentandosi così all’ultima serie con un vantaggio di addirittura 31” su un quartetto formato da Jeanmonnot, Kebinger e Bekh. La francese avrebbe anche potuto permettersi un errore, invece ha perso la lucidità e ne ha commessi addirittura due, perdendo l’oro. Bekh e Kebinger non hanno sbagliato, così sono andate via da sole per giocarsi la vittoria, mentre Jeanmonnot ha commesso un errore uscendo dal poligono alle spalle di Chauveau. Comola, visto quanto accaduto ha provato a forzare, mancando però il primo bersaglio.

Nell’ultimo giro è arrivato l’attacco decisivo di Bekh, irresistibile per Kebinger, costretta così ad accontentarsi della seconda piazza, mentre Chauveau ha chiuso tranquillamente al terzo posto.

Per quanto riguarda le italiane è arrivato l’11° posto di una discreta Michela Carrara che ha commesso tre errori al tiro, due in piedi quando avrebbe anche potuto riaprire i giochi per la clamorosa medaglia. A sognare concretamente è stata Samuela Comola, che dopo essere stata perfetta nei primi tre poligoni si è trovata non distante dal podio. È andata a tutta sugli sci e nell’ultima serie, consapevole di dover chiudere velocemente tutti i bersagli per prendersi il podio, ha forzato sul primo colpo, trovando però l’errore. La valdostana ha quindi chiuso tutti i bersagli ed è uscita dal poligono all’ottavo posto, ma nell’ultimo giro non ne aveva più, così ha terminato 14ª. Infine Irene Lardschneider che ha chiuso 22ª recuperando 19 posizioni rispetto alla sprint. La gardenese si è chiamata fuori dalla lotta per le medaglie con i due errori in apertura della prima serie a terra, quando ha provato ad andare subito all’attacco per recuperare. Peccato.

CLASSIFICA FINALE
1ª E. Bekh (UCR) 31’23.8 (1+0+1+0)
2ª H. Kebinger (GER) +9.1 (0+1+0+0)
3ª S. Chauveau (FRA) +16.4 (0+1+0+2)
4ª N. Moser (CAN) +27.7 (2+2+0+0)
5ª L. Jeanmonnot (FRA) +40.1 (1+0+0+1)
6ª M.K. Johansen (NOR) +44.9 (0+2+0+0)
7ª H. Fosse (NOR) +49.8 (0+0+1+1)
8ª N. Vindisar (SLO) +59.3 (0+1+0+0)
9ª J. Jakiela (POL) +1’00.4 (1+1+1+0)
10ª C. Levins (USA) +1’06.2 (0+0+1+1)
Le italiane:
11ª M. Carrara +1’06.3 (1+0+1+1)
14ª S. Comola + 1’13.2 (0+0+0+1)
22ª I. Lardschneider +1’53.4 (2+0+1+0)

G.C.

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