Sci di fondo | 14 febbraio 2019, 19:02

Fondo - Lorenzo Romano: "A Cogne per portarmi a casa un bagaglio d'esperienza importante"

Il giovane cuneese dei Carabinieri è pronto all'esordio in Coppa del Mondo: "Voglio raccogliere il più possibile da questa esperienza"

Fondo - Lorenzo Romano: "A Cogne per portarmi a casa un bagaglio d'esperienza importante"

Dopo l’arruolamento nel Centro Sportivo Carabinieri, la stagione 2018/19 sta per regalare a Lorenzo Romano un altro passaggio importante della sua ancor giovane carriera: l’esordio in Coppa del Mondo. Il classe 1997 nativo di Demonte, in Provincia di Cuneo, è stato infatti convocato per la tappa di Cogne, nella quale sarà al via della 15km in tecnica classica.

Non certo il suo format di gara ideale, visto che lui è da sempre uno specialista dello skating, tanto da aver anche vinto in una distance in tecnica libera sulle nevi di Schilpario un titolo italiano juniores nel 2017, ma Romano saprà farsi trovare pronto anche in classico, dove quest’anno ha fatto grandi passi avanti.

Una convocazione quasi inattesa per il carabiniere cuneese. «Sicuramente è stata per me una sorpresa – ha ammesso Romano, contattato dalla redazione di Fondoitaliaanche perché in estate non avrei immaginato di venir preso in considerazione per la gara di Cogne, essendo in tecnica classica, forse più per quella in skating di Dobbiaco a dicembre, ma purtroppo in quel periodo non ero in buone condizioni di forma. Le cose sono andate quindi diversamente rispetto alle aspettative, ma questa convocazione in Coppa del Mondo è una bellissima notizia per me, mi dà una motivazione in più. Soltanto sabato scorso ho saputo che per Cogne ci fossero a disposizione non dieci ma quindici posti, così dopo la mia ottima prestazione nella 15km in classico di OPA Cup a Planica, avevo iniziato a sperare. Poi dopo la prestazione negativa nella mass start in skating di domenica, alla quale ancora non riesco a dare una spiegazione, per tutto il viaggio di ritorno mi sono chiesto se questa possibilità non fosse svanita. Lunedì mattina, quindi, ho chiamato Luciano Cardini, mio allenatore nella nazionale Under 23, per fare il programma settimanale degli allenamenti e lui mi ha confermato la convocazione. Una notizia che ci voleva proprio e mi ha dato una carica positiva. Ne avevo bisogno».

Alla sua prima in Coppa del Mondo, non nel suo format ideale, Romano non si pone obiettivi particolari sul risultato, ma è determinato ovviamente a dare il meglio di se stesso e raccogliere il più possibile da questa esperienza. «Ovviamente sono consapevole che sarà difficile ottenere un risultato di rilievo – ha ammesso il carabiniere cuneese – il livello sarà altissimo, anche perché molti atleti saranno in forma mondiale. Punterò principalmente a raccogliere il più possibile da questa esperienza, perché è una grandissima occasione per apprendere tante cose dai big di Coppa del Mondo, dai ritmi di gara alle strategie, fino alla preparazione e il riscaldamento pre gara, cose che uno pensa di sapere già ma che probabilmente, guardando loro, potrebbe notare quei piccoli particolari che fanno la differenza. Voglio portarmi a casa un bagaglio d’esperienza il più grande possibile con la speranza di tornare poi presto in Coppa del Mondo. In questo voglio infilarci anche le emozioni che arriveranno da questa esperienza, perché sono deciso anche a godermi la gara, l’ambiente attorno a noi dove ci sarà tanta gente, la presenza della mia famiglia, gli amici, i miei ex compagni di classe che ci saranno, il mio vecchio sci club. Sarà un momento di forti emozioni che voglio tenermi per quando dovrò affrontare quelli più duri».

Lorenzo Romano ha voluto infine ringraziare chi l’ha aiutato a raggiungere questo traguardo, che per lui rappresenta un importante punto di partenza: «Voglio ringraziare in primis la mia famiglia, che mi ha sostenuto da sempre in ogni cosa, dagli allenamenti ai viaggi, ma anche standomi vicino nei momenti in cui sono un po’ abbattuto perché le cose non girano come vorrei; poi il Centro Sportivo Carabinieri, dal quale sono sono stato accolto veramente bene; infine gli allenatori della nazionale, in particolare Luciano Cardini, che in una stagione complicata, nella quale seguendo il corso allievi a Roma ho saltato diversi allenamenti, mi ha aiutato moltissimo. Con lui mi sento quotidianamente, mi ha preparato un programma ad hoc per aiutarmi a trovare la condizione migliore»

Giorgio Capodaglio

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