Biathlon | 24 febbraio 2019, 11:34

Biathlon - Europei, Yurlova domina l’inseguimento

La russa vince una gara disertata dalle svedesi Brorsson e Öberg, prima e terza nella sprint. Salgono sul podio Kryuko e Nadine Horchler

Biathlon - Europei, Yurlova domina l’inseguimento

Dopo l’assolo di Tarjei Bø in campo maschile, anche l’inseguimento femminile degli Europei di Minsk-Raubichi si è trasformato nel monologo di un’atleta. La dominatrice è stata Ekaterina Yurlova-Percht: la russa, seconda nella sprint di ieri, ha scavato un solco di oltre un minuto sulle avversarie nel corso dei primi quattro giri, infilando tre zero nelle prime tre serie. Il solo bersaglio mancato di giornata è arrivato nell’ultima sessione in piedi, quando la medaglia d’oro era virtualmente già al collo.

La rincorsa al titolo di Yurlova è stata di certo facilitata dal forfait di Mona Brorsson e Hanna Öberg, rispettivamente oro e bronzo ieri. Al pari dei connazionali maschi, le due svedesi hanno disertato una gara nella quale avrebbero avuto grandi chance di medaglia. Brorsson sarebbe addirittura partita con più di mezzo minuto di vantaggio sulla più immediata inseguitrice.

Oltre a Yurlova, delle assenze di Brorsson e Öberg hanno beneficiato anche Iryna Kryuko e Nadine Horchler: sono state loro a conquistare i posti sul podio che sembravano quasi prenotati dalle due scandinave. Per entrambe, sorrette dal 95 per cento al poligono, la medaglia è arrivata dopo una gara in rimonta: dall’undicesima alla seconda piazza per la bielorussa, dalla quindicesima alla terza per la tedesca (in realtà nona e tredicesima, viste le rinunce di Brorsson e Öberg).

Nella prima parte, la prova era parsa poter diventare un derby russo. Yurlova si è presentata alla prima sessione a terra tallonata da Svetlana Mironova, con Karoline Offigstad Knotten attardata di 8 secondi. Tutte e tre hanno trovato lo zero, e Yurlova ha approcciato il secondo giro con 8’’ di margine sulla coppia di inseguitrici. Mironova si è sbarazzata in breve della compagnia di Knotten, e si è ricongiunta con la connazionale in vista della seconda serie al poligono.

La più giovane delle due russe è però saltata, mancando due bersagli e impiegando molto tempo nel rilascio dei colpi. Nelle ultime due sessioni di tiro sarebbero arrivati per lei altri tre errori, che avrebbero relegato infine Mironova al decimo posto, malgrado il secondo tempo di giornata sugli sci, alle spalle di Valj Semerenko (13esima al traguardo).

Mentre Knotten manteneva il 100 per cento al tiro, la lotta per il podio, alle spalle dell’imprendibile Yurlova, si è così allargata. Nelle posizioni tra la terza e la quinta, a metà gara, si sono ritrovate Magdalena Gwizdon, Fabienne Hartweger e Vita Semerenko, tutte ancora senza errori. Una penalità a terra ha invece frenato provvisoriamente il recupero di Kryuko, settima.

Nella prima sessione in piedi, Knotten ha commesso il primo errore di giornata, ed è stata raggiunta da Hartweger, ancora perfetta al tiro. Semerenko ha mancato un bersaglio, mentre Gwizdon si è chiamata fuori dai giochi per le medaglie con una doppia penalità.

Kryuko, già risalita in quarta piazza, ha regalato il podio al pubblico di casa con il 5 su 5 cinque al quarto poligono. Knotten ha commesso un secondo e decisivo errore, che l’ha relegata sul traguardo in quinta piazza; Hartweger è uscita di scena incassando tre giri di penalità. Sul terzo gradino del podio virtuale, dopo l’ultima serie di tiro, si è così trovata un’altra austriaca Dunja Zdouc, che ha approcciato la tornata finale con 6 secondi su Knotten e 7 su Evgeniya Pavlova, pettorale numero 18, risalita con il 20/20.

Nessuna delle tre, però, ha potuto nulla contro lo straordinario ultimo giro di Nadine Horchler. La tedesca, ancora fuori dalle prime dieci all’ingresso al quarto poligono, ne è uscita in sesta piazza e ha cambiato passo nei 2 km conclusivi, facendo segnare il miglior tempo nella tornata finale e saltando le tre atlete che la precedevano.

Dopo l’oro maschile, non è riuscita a conquistare medaglie la Norvegia, che ha avuto in Ida Lien, settima, la sua migliore rappresentante. Lien ha preceduto Anastasiya Merkushyna, la prima di una pattuglia ucraina che chiedeva forse di più alle gare del weekend, e la statunitense Emily Dreissigacker.

L’Italia schierava al via la sola Samuela Comola, unica a chiudere la sprint tra le migliori 60. L’azzurra, partita con il pettorale numero 53, è risalita fino al 41esimo posto finale.

 

INSEGUIMENTO FEMMINILE MINSK - CLASSIFICA FINALE

1. Ekaterina YURLOVA-PERCHT (RUS) [0+0+0+1] 27:43.4

2. Iryna KRYUKO (BLR) [0+1+0+0] +37.5

3. Nadine HORCHLER (GER) [0+0+1+0] +49.4

4. Dunja ZDOUC (AUT) [1+0+0+0] +50.8

5. Karoline Offigstad KNOTTEN (NOR) [0+0+1+1] +55.9

6. Evgeniya PAVLOVA (RUS) [0+0+0+0] +57.0

7. Ida LIEN (NOR) [1+0+0+1] +1:14.4

8. Anastaiya MERKUSHYNA (UKR) [1+1+0+1] +1:16.8

9. Emily DREISSIGACKER (USA) [1+0+1+0] +1:26.6

10. Svetlana MIRONOVA (RUS) [0+2+1+2] +1:33.2

Matteo Novarini

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