Salto - 04 marzo 2019, 08:27

Salto - Manuela Malsiner: "Aver saltato questo Mondiale non mi abbatte ma mi stimola di più"

Intervista alla gardenese, pronta a tornare nella prossima stagione: "Da maggio spero di tornare a saltare, ma già mi sto allenando con le compagne; sia Lara sia io dobbiamo crescere nell'atterraggio"

La famiglia Malsiner al completo dopo la gara di salto femminile

La famiglia Malsiner al completo dopo la gara di salto femminile

SEEFELD - Il brutto infortunio accusato nella prima parte della preparazione non le ha consentito di gareggiare in questa stagione. Manuela Malsiner ha però raggiunto ugualmente Seefeld mercoledì scorso per assistere all’individuale femminile di salto, fare il tifo per sua sorella Lara ed Elena Runggaldier. L’azzurra ha raggiunto l'Austria con tutta la famiglia ed è apparsa molto serena e sorridente, felice di aver ripreso ad allenarsi con le compagne. Tra pochi giorni saprà dai medici come sta procedendo il recupero.

Nell’occasione abbiamo quindi chiacchierato un po’ con lei, mentre dalla mixed zone raggiungeva la sua famiglia, venuta a sostenere con tanto di bandiera italiana sua sorella Lara. Ne è nata questa piccola intervista, che pubblichiamo oggi a Mondiale concluso.

Ciao Manuela. Partiamo dalla cosa più importante: come stai?        
«Bene tra alcuni giorni avrò l’ultimo controllo, nel quale vedremo cosa diranno i medici. Spero di poter riprendere presto ad allenarmi come si deve e tornare a saltare già a maggio».

Hai già ripreso a correre?
«Si, sono tornata ad allenarmi con le mie compagne di squadra, faccio tutto ciò che fanno loro, tranne saltare ovviamente. In questo momento mi manca un po’ la forza, ma già posso fare tutto con loro».     

Che effetto ti ha fatto raggiungere Seefeld senza poter gareggiare?
«Certamente non è bello, perché vieni qui, guardi le altre e inizi a pensare che avresti potuto saltare e fare molto bene come loro. Ho sofferto soprattutto in occasione del team event femminile di martedì scorso, mi ha fatto male non esserci a questa prima mondiale. Ciò però non mi abbatte, al contrario mi stimola ancor di più a tornare presto in buona forma. Anche perché so di poter entrare in una quadra che sta crescendo anche grazie all’apporto di queste giovani».

Parliamo di tua sorella Lara; l’impressione è che stia crescendo di gara in gara.
«Vero sta facendo molto bene. Peccato per il primo salto nella gara individuale, sicuramente non sarà contenta di quello, perché come ha dimostrato nelle prove, nel team event e nel secondo salto dell’inviduale, può fare molto meglio. Secondo me può ritenersi soddisfatta di quanto ha fatto quest’anno, salta veramente bene e spero che migliori anche nell’atterraggio, un nostro problema comune. Purtroppo quando i giudici vedono che sbagli spesso, gli resta in testa che tu non sai atterrare e a volte finiscono per penalizzarti anche più di quanto meriteresti. Quindi sarà importante dimostrare loro di aver fatto dei passi avanti già dalle prime gare della prossima stagione. Entrambe dovremo farlo».

Siete venuti in tanti per sostenere Lara.
«Si, è venuta tutta la famiglia. Con me ci sono anche i miei genitori, mia sorella Jessica, Lidia Bernardi dello Sci Club Gardena e tanti altri gardenesi, pure il mio primissimo allenatore».

incredibile quanto una piccola parte d’Italia come la Val Gardena regali tanti atleti alla nazionale.
«Credo che in Val Gardena siamo tutti appassionati di sport e ci piace quindi praticarlo ma anche vederlo, come si può notare anche qui. Non è da tutti avere tante persone che vengono dalla tua valle a tifare per te».

Giogio Capodaglio

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