Salto | 09 marzo 2019, 17:14

Raw Air: la Norvegia vince il folle Team Event di Oslo; Robert Johansson strepitoso!

Giornata dalle mille emozioni sull’Holmenkollbakken: la Norvegia nonostante la caduta di Marius Lindvik vince il Team Event casalingo, grazie soprattutto ad un Robert Johansson da applausi che ha sbriciolato l’annoso record del trampolino norge.

Credits photo: Michele Dardanelli

Credits photo: Michele Dardanelli

Questo pomeriggio ad Oslo si è tenuto il secondo atto del Raw Air Tournament, ovvero un Team Event dalla dubbia posta in palio. Manco a dirlo il vento ha tenuto banco sull’Holmenkollbakken, rendendo letargica la prima – ed infine unica – serie di gara, rimescolando le carte in gioco tra una rotazione e l’altra e causando tra l’altro un paio di cadute dalle conseguenze apparentemente e fortunatamente nulle. Tradotto: si è assistito ad uno spettacolo non degno per una nobile arte quale è il salto speciale, secondo episodio funesto in poco più di una settimana.

Dopo mille peripezie sono stati i padroni di casa norvegesi a portare a casa il successo: tutto sommato la prima rotazione è stata abbastanza equilibrata, con un Johann Andre Forfang in condizione calante che ha concesso 6 punti circa al tedesco Karl Geiger, margine colmato con gli interessi nel salto successivo da un Robin Pedersen molto convincente.

Il terzo gruppo è stato  quello che ha visto sfumare apparentemente le speranze della Norvegia in ottica vittoria finale: Marius Lindvik ha eseguito la propria performance in un momento di fortissima brezza frontale (complessivamente superiore al metro e mezzo al secondo) che lo ha letteralmente sparato in quota oltre ogni consuetudine e lo ha sostenuto fino ai 135.5 metri, dove di fatto si è schiantato più che atterrato. La caduta ha gravato gli scandinavi di un elevato ritardo dai leader momentanei della Polonia, portati in auge da un Dawid Kubacki davvero notevole.

Nell’ultima rotazione, quando ormai sembrava tutto perso, Robert Johansson ha trovato un salto oltre ogni logica della fisica newtoniana, cavalcando il forte vento favorevole sino ai 144 metri (10 oltre l’Hill Size!), atterrando a piedi pari ma senza cadere e facendo registrare di gran lunga il nuovo record del trampolino. Grazie a questa perla di rara bellezza il prossimo ventinovenne di Lillehammer ha portato la propria squadra ad una vittoria insperata, la prima stagionale nel format.

A 13 punti dalla Norvegia si è attestato alla piazza d’onore il Giappone: gli asiatici sono partiti ad handicap con Yukiya Sato, rialzatosi a causa delle condizioni del vento estreme e penalizzato dalla compensazione; successivamente Noriaki Kasai e Junshiro Kobayashi hanno realizzato una performance in linea col loro potenziale, mentre è toccato a Ryoyu Kobayashi fare gli straordinari, spintosi a 138.5 metri con telemark e secondo soltanto a Johansson sulla prestazione secca.

Terzo gradino del podio per l’Austria, a 2.4 lunghezze dai nipponici e di fatto l’unico Team che non è stato influenzato da Eolo: Michael Hayboeck, Manuel Fettner, Philipp Aschenwald e Stefan Kraft hanno potuto eseguire in condizioni ideali. Pound-for-Pound Hayboeck è stato l’anello debole nonostante il buon feeling con l’impianto di Holmenkollen, mentre Kraft è stato ancora una volta il vero trascinatore seppur senza rubare particolarmente l’occhio.

Ai piedi della top-three troviamo le squadre che hanno da recriminare col vento. Su tutte la Polonia (Piotr Zyla, Jakub Wolny, Dawid Kubacki e Kamil Stoch), quarta, penalizzata oltremodo nelle rotazioni di Zyla e Stoch, quando hanno trovato poca pressione sotto gli sci. La Germania (Karl Geiger, Constantin Schmid, Stephan Leyhe e Markus Eisenbichler), quinta, ha dovuto fare i conti con la rovinosa caduta di faccia per Leyhe, trovatosi in una situazione in qualche modo analoga a quella di Lindvik, ed un Constantin Schmid incapace di sfruttare il trampolino performante. I tedeschi possono comunque guardare con positività la gara odierna grazie ad Eisenbichler, facente segnare il terzo punteggio assoluto di giornata. Infine la Slovenia (Peter Prevc, Anze Lanisek, Domen Prevc e Timi Zajc), sesta, ha abbandonato le speranze di gloria dopo il salto del più giovane dei fratelli Prevc, autore del classico tuffo in avanti con condizioni che lo sconsigliavano, mentre Zajc ha eseguito una prestazione evidentemente non al top del potenziale a causa delle condizioni estreme.

In ottica vittoria finale del Raw Air quest’oggi Johansson ha guadagnato pesantissimi punti su tutti gli avversari: al momento il norvegese vanta 16.2 lunghezze di margine su Ryoyu Kobayashi, mentre già il terzo (Eisenbichler) è nell’ordine dei 25 punti di ritardo.

Domani, vento permettendo, la competizione individuale di Oslo prenderà il via alle ore 14.30.

TEAM EVENT HOLMENKOLLBAKKEN – HS 134

1. NORVEGIA (Forfang J. A., Pedersen R., Lindvik M., Johansson R.) 469.8
2. GIAPPONE (Sato Y., Kasai N., Kobayashi J., Kobayashi R.) 456.8
3. AUSTRIA (Hayboeck M., Fettner M., Aschenwald P., Kraft S.) 454.4
4. POLONIA (Zyla P., Wolny J., Kubacki D., Stoch K.) 440.9
5. GERMANIA (Geiger K., Schmid C., Leyhe S., Eisenbichler M.) 437.9
6. SLOVENIA (Prevc P., Lanisek A., Prevc D., Zajc T.) 419.4

Clicca qui per i risultati completi.

Michele Dardanelli

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