Biathlon - 17 marzo 2019, 13:07

Mondiali Östersund - Wierer d’oro! Un titolo mondiale in Italia dopo 22 anni

L’azzurra, costretta a saltare la staffetta di ieri da una congestione, si impone nella mass start davanti a Yurlova e Herrmann. Vittozzi, dopo tre errori nella prima serie, risale fino all’ottavo posto: le due italiane arriveranno all’ultima tappa di Coppa del Mondo appaiate in vetta alla generale

Mondiali Östersund - Wierer d’oro! Un titolo mondiale in Italia dopo 22 anni

Ventiquattro ore fa, piegata in due dal mal di stomaco, aveva dovuto rinunciare alla staffetta femminile a una possibile medaglia. Oggi, ventidue anni dopo la doppietta Pallhuber-Cattarinussi nella sprint di Brezno Osrblie, Dorothea Wierer ha riportato l’Italia sul gradino più alto di un podio mondiale. Lo ha fatto nella mass start di Östersund, al termine di una gara vinta di testa, amministrando con attenzione ogni grammo di energia. Tre serie perfette al poligono per prendere il largo, prima di due errori nell’ultima sessione di tiro che hanno avuto la sola conseguenza di prolungare di un giro l’ansia dei tifosi italiani: vani i tentativi di rimonta di Ekaterina Yurlova-Percht, argento, e Denise Herrmann, bronzo.

Il risultato di oggi delinea uno scenario incredibile in vista dell’ultima tappa di Coppa del Mondo: l’Italia si presenterà a Oslo con due atlete appaiate in vetta alla classifica generale, al netto degli scarti. Wierer sale infatti a quota 852 punti: gli stessi di Lisa Vittozzi, 99 in più di Marte Olsbu Røiseland, la più vicina delle avversarie. Anastasiya Kuzmina, oggi 28esima, con un disastroso 50 per cento al poligono, è staccata di 128 lunghezze.

Nella giornata di gloria della compagna, Vittozzi ha avuto l’enorme merito di non abbandonare la gara con la testa dopo un primo poligono disastroso, nel quale ha mancato tre bersagli e accumulato più di un minuto di distacco. Con un 4 su 5 nella seconda serie e un doppio zero in piedi, la ragazza di Sappada ha rimesso in piedi la sua prova e messo da parte 34 punti fondamentali in chiave graduatoria generale. Tanto più che Olsbu Røiseland, in lizza per le medaglie fino a un poligono dal termine, è scivolata nell’ultima tornata dal quinto al settimo posto, e soltanto per un secondo ha evitato l’aggancio della stessa Vittozzi.

In condizioni meteo difficili, con vento ora quasi assente, ora forte e di complicatissima lettura, è bastato un poligono per produrre grande selezione fra le trenta atlete al via. Soltanto tredici, tra le quali Wierer, Yurlova, Herrmann, Hanna Öberg e Kaisa Mäkäräinen, hanno trovato lo zero. Oltre a Vittozzi, si è subito auto-esclusa dalla partita anche Kuzmina, che ha commesso quattro errori. Olsbu e Tiril Eckhoff, con un bersaglio mancato, pagavano più di mezzo minuto, mentre Laura Dahlmeier, Justine Braisaz e la leader della coppa di specialità, Paulina Fialkova, si condannavano già a non poter sbagliare più nulla, con due giri di penalità.

Dopo una seconda tornata nella quale Herrmann si è incaricata di dettare il passo e scongiurare recuperi consistenti delle inseguitrici, la seconda serie ha scremato ulteriormente il drappello di testa. La stessa tedesca ha commesso un errore, mentre Wierer, Yurlova, Franziska Preuss, Clare Egan, Ingrid Landmark Tandrevold e Iryna Kryuko davano vita a un sestetto al comando. Vittozzi, con un altro giro di penalità, era in venticinquesima piazza.

Lo snodo decisivo per il successo di Wierer è arrivato con la prima sessione di tiro in piedi. In uno dei momenti più difficili dal punto di vista meteo, l’azzurra ha trovato uno zero rapido, proprio mentre le più vicine tra le avversarie si incartavano in una catena di errori: tre per Tandrevold e Egan, quattro per Kryuko, addirittura cinque per Preuss. Soltanto Yurlova si è salvata, con un quattro su cinque sufficiente a ritrovarsi da sola in seconda posizione, con più di mezzo minuto di ritardo. Più indietro, la lotta per il bronzo sembrava restringersi a un quartetto composto da Mäkäräinen, Olsbu Røiseland, Herrmann e una Monika Hojnisz capace, fino a quel punto, di un 14 su 15 al poligono.

I distacchi sono rimasti pressoché invariati nel corso della quarta tornata. Nemmeno il trenino di Herrmann, in grado di mangiare quasi 30 secondi a Wierer nel giro precedente, è riuscito ad avvicinarsi all’azzurra, che si è trovata a poter vincere certamente la gara con un 4 su 5. L’errore è arrivato sul secondo bersaglio; un altro, che rischiava di essere di troppo, sul quinto.

Yurlova ha così aperto la sua serie con la possibilità di mettersi l’oro al collo. Il 17 marzo 2019 doveva però evidentemente essere il giorno di Dorothea Wierer: il quarto colpo della russa ha leggermente sbordato il bersaglio, che ha chiaramente preso posizione a favore dell’italiana e, dopo qualche attimo di esitazione, ha rifiutato di chiudersi.

Con lo zero, anche le atlete del drappello di Herrmann avrebbe potuto ancora sognare il titolo. Hojnisz, Olsbu e Mäkäräinen si sono presto chiamate fuori con errori multipli; le speranze di successo di Herrmann si sono spente sull’ultimo bersaglio, il solo mancato.

Con dieci secondi di margine su Yurlova, la sola incognita per Wierer, all’inizio dell’ultimo giro, era rappresentata dalla tenuta fisica, dopo il malessere di ieri. Ma l’altoatesina, pur meno brillante dei giorni scorsi sugli sci, ha dimostrato una volta di più di sapersi gestire alla perfezione proprio quando il suo fisico la costringe a non assecondare l’istinto. Poco meno di cinque secondi, sul traguardo, hanno separato l’italiana dalla russa, mentre Herrmann, pur mostruosa sugli sci (miglior tempo di giornata con più di mezzo minuto su Justine Braisaz, seconda, e oltre un minuto su Wierer, dodicesima), si è fermata a 15’’ dall’oro.

Öberg, oggi chiamata a tornare in pista dopo aver gettato al vento l’oro nella staffetta di ieri, ha raccolto un quarto posto privo di rimpianti, a 52’’ dalla vincitrice. Eckhoff e Dahlmeier, quinta e sesta dopo una buona seconda parte di gara, hanno potuto approfittare del calo nell’ultimo giro di Olsbu, settima. Vittozzi, dopo il pesantissimo doppio zero in piedi, ha difeso l’ottava piazza e raccolto i 34 punti necessari per salvare il pettorale giallo, sia pure in condivisione con la compagna.

Il trionfo dell’Italia, che torna da Östersund con un oro, un argento e due bronzi, è completato dalla concreta possibilità conquistare la coppa di specialità: per cinque punti, Wierer si è messa alle spalle Öberg e ha tenuto la squadra azzurra in corsa per conquistare tutte le sfere di cristallo in campo femminile.

 

MASS START FEMMINILE ÖSTERSUND - CLASSIFICA FINALE

1. Dorothea WIERER (ITA) [0+0+0+2] 37:26.4

2. Ekaterina YURLOVA-PERCHT (RUS) [0+0+1+1] +4.9

3. Denise HERRMANN (GER) [0+1+2+1] +15.4

4. Hanna ÖBERG (SWE) [0+1+2+0] +52.7

5. Tiril ECKHOFF (NOR) [1+1+1+1] +57.7

6. Laura DAHLMEIER (GER) [2+1+0+1] +1:03.4

7. Marte OLSBU RØISELAND (NOR) [1+0+1+2] +1:10.1

8. Lisa VITTOZZI (ITA) [3+1+0+0] +1:11.2

9. Linn PERSSON (SWE) [1+1+1+0] +1:29.7

10. Joanne REID (USA) [1+1+1+1] +1:32.1

Matteo Novarini

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