Skiroll | 09 agosto 2019, 18:51

Mondiali Skiroll - Dopo otto anni Andresen detronizza l'Italia nella sprint

Il norvegese torna campione del mondo otto anni dopo; a sorpresa Emanuele Becchis fuori in semifinale, abdica dopo due titoli mondiali consecutivi; podio tutto della Norvegia

Mondiali Skiroll - Dopo otto anni Andresen detronizza l'Italia nella sprint

Da Andresen a Andresen. A otto anni di distanza dal titolo mondiale conquistato  nella sua Norvegia nel 2011, il trentunenne norvegese è tornato a sedere sul trono di uomo più veloce al mondo sugli skiroll. Andresen ha messo fine al dominio italiano che andava avanti ormai dal 2013, quando il titolo andò a Berlanda, seguito poi da Emanuele Becchis, campione del mondo in questo format nel 2015 e nel 2017.

Il campione cuneese, pur settimo in qualificazione, aveva destato un’ottima impressione nella propria batteria dei quarti di finale vinta con grande comodità. Poi qualcosa è cambiato, in semifinale è sembrato uscire meno velocemente dai blocchi, poi quando ha dovuto iniziare a dar forza per prendere velocità non è riuscito a trovare la sua proverbiale accelerata e si è praticamente rialzato a metà percorso. Stessa sorte anche per Alessio Berlanda, anch’egli apparso in ottime condizioni nelle qualificazioni e in semifinale.

Ha così sorriso la Norvegia che si è presa tutto il podio della sprint, grazie proprio ad Andresen, che ha concluso davanti ai connazionali Olafsen e Ankersen, sorpresa di giornata. Niente da fare per i russi che avevano piazzato ben quattro atleti nelle prime cinque posizioni in qualificazione.

LA CRONACA
Ai quarti di finale destano grande impressione le prestazioni di Voronin ed Emanuele Becchis, nettamente vincitori delle rispettive batterie, tanto da permettersi di rialzarsi prima del finale. Facile anche per Olafsen e Berlanda nella propria batteria. Sorrisi per l’Italia da Michele Valerio capace di beffare Reigstad nella batteria dominata da Voronin, mentre Francesco Becchis si è fermato a metà percorso, quando nonostante una bella partenza si è trovato presto indietro rispetto a Zhilinskiy e Ankersen.

Arrivano le semifinali e con esse un duro colpo ai sogni iridati italiani. La pioggia scende battente. Nella prima semifinale Ankersen e Klimushkin si qualificano comodamente ai danni di Voronin e Michele Valerio. La seconda batteria, invece, regala la doppia eliminazione di Emanuele Becchis e Alessio Berlanda che non riescono a trovare ritmo sulla pista bagnata di Madona ed entrambi si fermano a metà percorso, lasciando i norvegesi Andresen e Olafsen a godersi il passaggio alla finale.

La sfida finale è bellissima. Andresen ingaggia un bel duello con Olafsen e nel finale trova l’accelerata decisiva, conquistando otto anni dopo la medaglia d’oro. Dietro di loro Ankersen completa la bellissima tripletta norvegese. 

Giorgio Capodaglio

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