Sci di fondo - 29 agosto 2019, 10:19

Viaggio odissea per la nazionale norvegese di fondo: l'aereo costretto ad atterrare subito dopo il decollo

Nessuno spavento per gli atleti della nazionale, tra cui Johaug, in partenza per il raduno di Font Romeu, soltanto la noia di una lunghissima attesa in aeroporto

Viaggio odissea per la nazionale norvegese di fondo: l'aereo costretto ad atterrare subito dopo il decollo

È stata una giornata un po’ particolare per alcuni fondisti della nazionale norvegese, in partenza ieri per Font Romeu per il lungo training camp in Francia, nella stessa località dove è attualmente anche la nazionale svedese.

Attraverso i social, però, gli atleti norvegesi hanno raccontato questa loro lunghissima giornata in aeroporto dalle 7 di mattina fino alle 22. Tutto sembrava normale, il volo Norwegian verso Barcellona, sul quale erano a bordo gli atleti, era partito effettuando regolarmente il decollo, quando, una volta staccato dalla pista, il pilota ha notato un problema al vettore, così ha deciso di tornare indietro ed atterrare. I passeggeri sono rimasti sull’aereo per un paio d’ore, prima di scendere ed essere costretti a una lunghissima attesa in aeroporto. Tutto è stato documentato, ovviamente via social, anche se al di là della noia, non sembra esserci stato nessuno spavento.

«Siamo partiti e immediatamente atterrati, non è accaduto nulla. Non c’era fumo o altro – ha affermato il manager del fondo norvegese Espen Bjervig a VG – siamo stati seduti sull’aereo per un paio di ore, quindi ci hanno fatto uscire e abbiamo mangiato in aeroporto in attesa di nuove informazioni». Un totale di 24 persone tra atleti, allenatori e tecnici sono rimasti a terra, tra questi anche Therese Johaug, Ingvild Flugstad Østberg, Heidi Weng, Maiken Caspersen Falla, Kari Øyre Slind e Sjur Røthe.

La giornata è stata quindi spesa interamente in aeroporto, saltando anche l’allenamento pomeridiano previsto. Dopo 15 ore d’attesa, finalmente gli atleti sono partiti con un volo per Barcellona partito alle 22 e atterrato in Catalogna alle 2 di notte, prima di mettersi in macchina verso Font Romeu dove sono arrivati alle 4.30 circa. Un’autentica odissea.

La compagnia si è scusata per l’accaduto, sottolineando che gli atleti non hanno corso alcun pericolo ma in questi casi quando c’è l’indicazione che qualcosa nel vettore non va per il meglio si preferisce atterrare e verificare. Certo, vista la durata della permanenza a terra probabilmente il problema era grave.

Giorgio Capodaglio

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