Biathlon | 31 agosto 2019, 07:24

Biathlon - Martin Fourcade: "Voglio nuovamente combattere per la Coppa del Mondo"

Il campione francese ha parlato in occasione del Martin Fourcade Nordic Festival in programma oggi ad Annecy: "Ho imparato ad ascoltare meglio il mio corpo"

Foto di Stefano Jeantet

Foto di Stefano Jeantet

Nella bellissima Annecy, un piccolo gioiellino tra le Alpi francesi, si disputerà oggi la prima edizione del Martin Fourcade Nordic Festival, un evento che coinvolgerà tanti campioni di fondo e biathlon.

Ovviamente gli occhi sono puntati soprattutto sul francese, organizzatore dell’evento, che oggi avrà il suo secondo confronto diretto estivo con Johannes Bø. Fourcade, reduce da una delle stagioni più difficili della sua magnifica carriera, è determinato a dimostrare di essere già in netta ripresa e in grado di dare l’assalto al rivale norvegese per la vittoria della classifica generale della Coppa del Mondo.

«Non posso accettare i risultati della passata stagione – ha affermato Foucadenon capisco. Non mi sembrava di aver avuto una cattiva preparazione, tutti gli indicatori erano favorevoli, poi quando serviva di raccogliere i frutti della preparazione estiva, è arrivata una luce rossa. Io però non mollo, se ho il desiderio di gareggiare quest’anno è perché voglio nuovamente combattere per la Coppa del Mondo, la voglio ancora una volta. Non è mai stato facile vincere, ma solo nel momento in cui non puoi farlo, capisci qual è stata la portata del successo da te ottenuto».

Fourcade si sta preparando alla prossima stagione con pochi dubbi e tante certezze: «Non ho paura di avere gli stessi problemi della passata stagione, al contrario ora so ascoltare meglio il mio corpo. Ogni sensazione, ogni piccolo granello di fatica è diventato più importante. In passato una giornata negativa non aveva conseguenze per me, ma ora può portare maggiori difficoltà. Se è un nuovo Fourcade? Nella passata stagione sono cresciuto moltissimo. In realtà credo di averlo fatto nel corso di tutta la mia carriera. I miei obiettivi e le aspettative sono cambiate negli anni. A Vancouver ero un giovane, a PyeongChang ero già padre di due figli. Non sono la stessa persona e nemmeno lo stesso atleta». 

Giorgio Capodaglio

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