Sci di fondo - 29 ottobre 2019, 15:51

Fondo - La determinazione di Rebecca Bergagnin: "Se ho un obiettivo devo raggiungerlo a ogni costo"

La fondista di San Nicolò di Comelico è appena salita di categoria: "Sono consapevole delle difficoltà che avrò ma sento di essere già in crescita; l'arruolamento? Per noi è fondamentale e darò tutto anche per la mia famiglia"

Fondo - La determinazione di Rebecca Bergagnin: "Se ho un obiettivo devo raggiungerlo a ogni costo"

Nella passata stagione è stata una delle giovani maggiormente migliorate nel corso dell’anno. Rebecca Bergagnin si è confermata un’atleta sempre molto motivata e determinata, che ha voglia di emergere giocandosi al meglio le proprie possibilità. Per questo motivo è riuscita a guadagnarsi, al primo anno senior, la nazionale Under 23 ed è pronta ad affrontare un anno sempre difficile per le atlete, quello del passaggio di categoria.

La classe ’99 di San Nicolò di Comelico, però, non ha paura, non si è lasciata abbattere dalle ovvie difficoltà avute nei primi raduni e allo stesso tempo nemmeno dal mancato arruolamento. Rebecca è determinata a giocarsi fino in fondo tutte le proprie carte, pur consapevole di dover affrontare avversarie più grandi ed esperte di lei, comprese le '97 Anna Comarella e Francesca Franchi, all’ultimo anno nella categoria.

Ciao Rebecca, come sta andando la preparazione?
«Sta procedendo nel migliore dei modi. Mi trovo molto bene con il mio nuovo allenatore Renato Pasini, che mi sta facendo lavorare molto sulla tecnica e in particolare sulle spinte, nelle quali sono carente. Sento di essere in netto miglioramento».

Qual è stato l’impatto con il nuovo gruppo?
«Anche in questo caso molto positivo, mi trovo bene con le altre ragazzi e anche con la squadra maschile. Certo gli allenamenti sono più duri e impegnativi, anche perché mi troverò ad affrontare nuove distanze di gara. A proposito di questo non vedo l’ora di mettermi alla prova in una 30km. In ogni caso spero di fare del mio meglio durante l’inverno».

A proposito di questo: ti sei già posta degli obiettivi per la stagione invernale?
«Innanzitutto voglio arrivare in ottime condizioni e fare bene ai Campionati Italiani e in Coppa Italia. Ovviamente spero di vincere medaglie, anche se non sarà facile perché davanti a me ho quattro atlete che sono molto forti (Comarella, Franchi, Pittin e Bellini, ndr). Spero poi di ottenere la convocazione per i Mondiali, farò di tutto per conquistarla anche se non sarà facile».

Nel corso della preparazione hai notato dei miglioramenti anche nel confronto con le tue compagne?
«Nei primi raduni ero molto distante da loro, adesso mi sto avvicinando sempre di più. Confrontandomi con loro in ogni allenamento, sento di essere in crescita, le ho prese come esempio e questo mi sta aiutando».

Le altre ragazze, che sono già passate attraverso le difficoltà del cambio di categoria, ti hanno dato qualche consiglio?
«Certamente. Mi hanno detto di non preoccuparmi se la stagione non dovesse iniziare al meglio, perché avrò bisogno di tempo per prendere i nuovi ritmi e abituarmi alle distanze. Piano piano cercherò di raggiungere il loro livello».

Devo ammettere che in diverse occasioni mi ha colpito la grinta che metti in gara. Pensi sia la tua dote migliore?
«Credo di si. Ho la capacità di dare tutto ciò che ho perché se ho un obiettivo devo raggiungerlo a ogni costo, altrimenti mi arrabbio. Sono molto competitiva».  

Sei l’unica nazionale Under 23 a non essere stata ancora arruolata; temi che questo possa distrarti e magari metterti un po’ di pressione in più durante le gare?
«L’arruolamento è fondamentale per noi atlete e darò tutto per ottenerlo. Anche perché come tutti gli atleti sogno un giorno di esordire in Coppa del Mondo, partecipare alle Olimpiadi e tutto il resto. Ma per farlo avrò bisogno di questo passaggio decisivo per la mia carriera. Ovviamente un po’ ci penso prima delle gare Italiane, so di giocarmi tanto e di essere costretta a fare bene perché senza medaglie non avrei chance di essere arruolata. Insomma voglio farcela perché altrimenti diventerebbe sempre più complicato andare avanti, soprattutto per la mia famiglia che sta facendo tanti sacrifici per sostenermi».

Torniamo agli ultimi giorni. A Livigno ti stai allenando anche con la Squadra A: quanto è importante avere come riferimento delle atlete di Coppa del Mondo?
«Moltissimo perché ho degli esempi da seguire e osservare, anche nel mondo in cui si allenano sia tecnicamente sia mentalmente. Le guardo molto anche prima delle gare, cerco di cogliere cosa fanno per avvicinarsi al meglio al grande evento».

A Livigno hai avuto modo di incontrare anche Johaug e le altre norvegesi? Che impressione ti hanno fatto?
«Si ho incrociato le norvegesi e sono rimasta impressionata dalla grinta che hanno anche in allenamento. Un giorno le ho pure viste mentre facevano allenamenti sulla forza e sono belle toste».

Quando sei a casa ti alleni da sola?
«Spesso nelle settimane di scarico mi alleno da sola, però quando faccio allenamenti di forza o qualche veloce mi sposto verso la Carnia Arena di Forni Avoltri dove mi alleno insieme a Cristina Pittin. È molto importante allenarsi con un’altra persona che abbia il tuo stesso programma, è più motivante»

Giorgio Capodaglio

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