Biathlon - 08 dicembre 2019, 16:53

Biathlon - è la domenica della Norvegia: Røiseland e compagne trionfano in staffetta; azzurre attardate

Knotten, Tandrevold, Eckhoff e Røiseland completano la tripletta di giornata delle staffette norvegesi dopo i successi nel fondo; la Svizzera sorprende la Svezia per il terzo podio; l'Italia a due marce è dodicesima.

Tiril Eckhoff

Tiril Eckhoff

E' ancora una volta la Norvegia la padrona delle staffette. Proprio come ieri, nella gara maschile di Östersund e come stamane, nelle due sfide di fondo a Lillehammer.

Anche il quartetto del biathlon femminile ha dettato legge, in una gara palpitante che ha visto le quattro norvegesi Karoline Knotten, Ingrid Tandrevold, Tiril Eckhoff e Marte Røiseland gestire al meglio le situazioni, anche complicate, per presentarsi da sole sul traguardo, proprio mentre una sorprendente Svizzera beffava le padrone di casa della Svezia, incostanti e forse non pienamente sorrette dalla leader Hanna Öberg. Fuori dal podio la Germania - un giro di penalità per Herrmann - lontanissima l'Italia che dopo aver chiuso in testa la prima frazione di Lisa Vittozzi è scivolata molto indietro e non è bastata un'eccellente Dorothea Wierer per risorgere, considerati i molti errori di Nicole Gontier (3 giri in seconda frazione) e Federica Sanfilippo (2 giri a chiudere).

 

La cronaca della gara

Nella frazione di apertura, Lisa Vittozzi è la prima ad uscire dal poligono in entrambe le sessioni. Perfetta nella serie a terra, quasi in quella in piedi con l'utilizzo di una sola ricarica per coprire il quinto bersaglio. Ancora una volta, come già nella mista di domenica scorsa, la gara della sappadina è stata sempre di testa ed in zona cambio si è presentata a lanciare Nicole Gontier con 13 secondi di margine sulla Norvegia che ha trovato in Karoline Knotten un'interessante prima frazionista, seguita da Svezia e Stati Uniti; oltre 30 i secondi di margine su Francia e Germania che però vedono ora in pista Braisaz ed Herrmann.

In chiusura di prima tappa, buona risposta quindi per Lisa Vittozzi che dimentica le difficoltà delle due gare individuali per ritrovare quella brillantezza già evidenziata nella staffetta mista di apertura.

Tornando in pista, ci pensa il terzo poligono a rimescolare le carte: Nicole Gontier entra da capofila ma incappa in 4 errori che la costringono ad un giro di penalità, in compagnia di Denise Herrmann: le due escono così a circa 45" di ritardo dalla svedese Elvira Öberg (1 ricarica) seguita da Braisaz (infallibile) e Tandrevold (3 ricariche). La più giovane delle sorelle svedesi si conferma anche nella sessione di tiro in piedi, concedendosi un errore (come Braisaz) per mantenersi comunque in testa alla gara con un'incollatura di margine su Braisaz. Il tutto mentre Herrmann rimonta senza errori e Nicole Gontier incappa in un poligono oltremodo difficile, con 5 errori che la costringono a due ulteriori giri di penalità: esce con due minuti di ritardo dalla Svezia.

Sulle ali dell'entusiasmo, Elvira Öberg allunga nel giro conclusivo su Braisaz (+5"5 al cambio), mentre dietro Herrmann è un treno e lancia Vanessa Hinz in terza posizione (16"8) in compagnia di Norvegia e Svizzera; Dorothea Wierer parte con 2'23 dalla testa, quattordicesima.

Tocca ora a Mona Brorsson continuare a far sognare il pubblico di casa, anche se in caccia ci sono Anais Chevalier ed una scatenata Tiril Eckhoff che di fatto chiude il gap in ingresso al poligono. Le due scandinave non sbagliano e la prima ad uscire, seguita da Brorsson e da Selena Gasparin, con Hinz e Chevalier rispettivamente quarta e quinta, ma tutte nel giro di una dozzina di secondi dalla leader. Doro Wierer non sbaglia e dopo il primo poligono si ritrova in 12ima posizione a 2'08 dalla Norvegia. Nella tornata successiva Eckhoff allunga, ma poi si impantana nel tiro in piedi, perdendo tempo e due ricariche: ne approfitta di nuovo Brorsson che riporta la Svezia al comando senza commettere errori, seguita dalla Svizzera, da Vanessa Hinz e dalla stessa norvegese (+26"). Una Wierer ancora infallibile fa risalire l'Italia di un'altra piazza ad 1'51 dalla testa.

Eckhoff non ne vuole sapere e va a riaccorciare nuovamente sulla Brorsson, tanto che all'ultimo cambio Svezia (Hanna Öberg) e Norvegia (Marte Røiseland) si ritrovano separate da soli 2". L'elfo norvegese ha dato ancora una volta riprova della sua essenza, di grande quanto incostante talento. Ma che bel vedere. La gara in ogni caso è apertissima, con la Germania di Franziska Preuss a 3" e la Svizzera di Lena Häcki a 6"6, senza tralasciare un'ottima Austria, quinta a 24". Wierer cambia decima a 1'37: nella sua frazione ha guadagnato 46" sulla testa della gara; tocca a Federica Sanfilippo.

Öberg e Røiseland se ne vanno di comune accordo per l'intero primo giro, allungando sulle due più dirette inseguitrici, ma mentre la norvegese si sdraia in versione cecchina, la svedese paga lo sforo con 3 ricariche. Røiseland si invola con 13"4 su Häcki, 20"8 su Preuss e 23"4 sulla padrona di casa. Federica Sanfilippo è brava a non commettere errori per uscire dalla piazzola al nono posto a 2'11 dalla Norvegia.

Penultimo giro in solitudine per una Røiseland che sembra gestirsi nell'ultima parte per incappare comunque in due ricariche, discorso diverso invece per Hanna Öberg che con un poligono esemplare scavalca in un colto Häcki e Preuss e prova a mettersi sulle tracce della norvegese. Non bene invece Federica Sanfilippo, costretta ad affrontare due giri di penalità che la fanno scivolare in 12ima piazza a quasi 4' dalla leader.

Per le inseguitrici non c'è nulla da fare ed il quartetto norvegese chiude al meglio la domenica di grazia delle staffette vichinghe, dopo la doppietta dei colleghi e delle colleghe fondiste a Lillehammer. Marte Olsbu Røiseland taglia in solitudine il traguardo dopo 1:11'07 con una sontuosa Lena Häcki a stampare in volata Hanna Öberg per regalare un inatteso podio al team rossocrociato; quarto posto per la Germania; dodicesimo posto per l'Italia con Federica Sanfilippo a 4'08, per un quartetto eccellente in Vittozzi e Wierer ma non altrettanto con Gontier e Federica.

News in aggiornamento

Luca Perenzoni

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