Biathlon - 17 dicembre 2019, 16:20

Biathlon - IBU Cup Junior, verso la Val Martello: intervista a Mirco Romanin

L'allenatore azzurro: "Mi aspettavo dei miglioramenti rispetto allo scorso anno; Bionaz e Giacomel in IBU Cup? Prima il Mondiale Juniores, poi se lo meriteranno avranno chance in IBU Cup o anche più su"

Biathlon - IBU Cup Junior, verso la Val Martello: intervista a Mirco Romanin

La stagione giovanile del biathlon italiano è iniziata in modo molto positivo con la vittoria di Didier Bionaz nella sprint di Pokljuka, alla quale vanno sommati i podi di Beatrice Trabucchi nell’individuale e la coppia Passler – Molinari nella single mixed relay, oltre al podio sfiorato dalla stessa Rebecca Passler nella sprint e le top ten di Comola e Giacomel.

Un bel biglietto da visita per la squadra Juniores e Giovani che a partire da domani affronterà la tappa di IBU Cup Junior in Val Martello. Nella bellissima località sudtirolese gli azzurrini saranno impegnati nelle due staffette miste il mercoledì, la sprint il venerdì e l’inseguimento il sabato.

Il dt Fabrizio Curtaz ha convocato tra gli uomini Didier Bionaz, Tommaso Giacomel, David Zingerle, Michele Molinari, Daniele Fauner, Iacopo Leonesio e Patrick Braunhofer, chiamato in queste gare a ritrovarsi dopo un inizio di stagione al di sotto delle aspettative. Lo fece già lo scorso anno, quando partì lentamente ma dopo la vittoria in IBU Cup Junior cambiò completamente il volto della sua stagione. Tra le ragazze, invece, oltre a Beatrice Trabucchi, Rebecca Passler e Samuela Comola, già presenti a Pokljuka, è stata convocata anche Linda Zingerle, splendida vincitrice in Alpen Cup a Valdidentro.

Di questo inizio di stagione, delle gare che si disputeranno in Val Martello e della possibilità di vedere presto alcuni di questi giovani gareggiare tra i senior, abbiamo parlato con l’allenatore responsabile della squadra, Mirco Romanin.

Buon pomeriggio Romanin e complimenti per gli ottimi risultati di Pokljuka. Vi aspettavate un inizio del genere?
«Non vi nascondo che ci aspettavamo di fare qualcosa di meglio rispetto alla passata stagione, perché siamo partiti da un gruppo già consolidato dopo un anno di lavoro e ciò ha facilitato la nostra gestione. Abbiamo lavorato di più sulla parte organica con tanti allenamenti ad alta intensità, quindi sapevamo di aver fatto passi avanti nel fondo. Ovviamente non avevamo un paragone con gli atleti delle altre nazionalità, quindi non potevamo porci dei reali obiettivi di risultati. Certo non credevamo di andare addirittura così bene».

Adesso subito le gare casalinghe, una motivazione in più per i suoi ragazzi.
«È sempre bello gareggiare in casa, soprattutto per gli atleti. Ma a livello di motivazioni cambia poco, sono giovani e hanno fame, quindi in casa o all’estero l’obiettivo è sempre dare il meglio».

Ci si aspetta sempre tanto da Bionaz e Giacomel, ma che fossero fin da subito tanto competitivi, anche con atleti più grandi di loro, è stata una piacevole conferma.
«Sono entrambi al primo anno di categoria, ma si portano dietro tante aspettative da parte di tutti per i risultati che hanno ottenuto lo scorso anno e anche nel corso dell’estate. Hanno dimostrato di avere una marcia in più, facendo bene anche con atleti senior, quindi è normale ci si aspetti sempre qualcosa in più da loro. Hanno grandi qualità, ma i risultati non sono mai scontati, sono giovani e possono sbagliare. L’importante è che diano sempre il meglio perché abbiamo visto cosa possono fare. A Pokljuka c’era un alto livello, se considerate che c’erano atleti come Grotian, che è del ’98, oppure Cisar che ha già gareggiato addirittura in Coppa del Mondo».

In molti vorrebbero vedere questi due ragazzi, e magari anche altri giovani, già con i senior in IBU Cup; c'è la possibilità che ciò accada nel corso della stagione?
«Abbiamo deciso di fare questo percorso, facendoli gareggiare nel loro circuito juniores perché l’esperienza si fa anche vincendo gare, sentendo la pressione di trovarsi in testa a una competizione, non soltanto arrivando ventesimi contro atleti più grandi. Riteniamo che questo sia il percorso di avvicinamento migliore al Mondiale Juniores, che è l’obiettivo stagionale. Una volta superato questo evento, le porte saranno aperte per fare esperienza in IBU Cup o anche a un livello ancora superiore, se otterranno i risultati per meritarselo».

Anche dalle ragazze sono arrivate delle belle prestazioni.
«Diciamo che le ragazze ci hanno sorpreso, perché ci aspettavamo potessero fare qualcosa di buono, ma non addirittura salire sul podio come ha fatto Beatrice o sfiorarlo come Rebecca. Quest’ultima poi ha conquistato il terzo posto con Michele Molinari nella single mixed relay, altra grande sorpresa visto il parco partenti. Meglio di così non poteva iniziare. Ora aspettiamo anche Samuela, che ha bisogno solo di ritrovare serenità mentale e condizione fisica. Arriverà anche lei».

A proposito del gruppo femminile, in Val Martello avremo l’esordio di Linda Zingerle.
«Abbiamo deciso di portarla, perché ha mostrato un buon livello già in Coppa Italia in Val Martello, poi è andata in Alpen Cup e ne ha mostrato uno ancora più alto al tiro. A questo punto, conoscendo il suo potenziale sugli sci, abbiamo deciso di farle fare un’esperienza importante in ambito internazionale, considerato anche che si è qualificata per gli YOG. Sicuramente le farà bene gareggiare in IBU Cup Junior prima delle vacanze di Natale e affrontare gli allenamenti in vista degli appuntamenti importanti di gennaio»

Giorgio Capodaglio

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