Sci di fondo | 21 dicembre 2019, 17:34

Fondo - Michael Hellweger: "Sono stato coraggioso perché è ciò che serve per fare risultato"

L'azzurro è giunto quindicesimo cogliendo il suo miglior risultato in carriera: "Appena tagliato il traguardo ero arrabbiato, poi mi sono reso conto che ero quindicesimo e la rabbia si è trasformata in felicità"

Fondo - Michael Hellweger: "Sono stato coraggioso perché è ciò che serve per fare risultato"

È un inizio di stagione da sogno per Michael Hellweger, che dopo aver ottenuto il suo primo successo internazionale, sbancando Pokljuka in OPA CUP, è tornato a punti in Coppa del Mondo conquistando addirittura uno splendido quindicesimo posto, ovviamente suo miglior risultato in carriera, nella sprint in pattinato di Planica.

Il fondista della Val Sarentino, classe 1996, ha sorpreso tutti in mattinata con l’undicesimo posto in qualificazione. Poi nella batteria dei quarti di finale ha sfiorato il passaggio in semifinale, battuto di pochissimi centesimi dal bronzo mondiale Retivykh e il norvegese Tefre.

«Sono veramente contento – ha affermato Hellweger a Fondoitalia al termine della gara – già alla vigilia ero consapevole che, se tutto fosse andato per il meglio, avevo nelle corde la qualificazione tra i primi trenta. Oggi però mi sentivo proprio in grande forma e sono riuscito addirittura a piazzarmi undicesimo. A quel punto in batteria avevo delle belle sensazioni, ero lì tranquillo pronto ad aspettare il momento giusto per attaccare. L’ho fatto in salita e sono andato avanti fino alla terza posizione, per provare poi a cogliere la qualificazione nel finale. Se sono stato coraggioso? È quello che serve se vuoi fare risultato e so che se sto bene posso attaccare anche in salita, pure in Coppa del Mondo».

Coraggio e buona gamba non sono bastati a ottenere un incredibile passaggio alla semifinale, mancato di un soffio. «In un primo momento, appena tagliato il traguardo ero arrabbiato perché consapevole di aver perso la finale per pochi decimi. Dopo dieci minuti, però, quando mi sono reso conto di essere arrivato quindicesimo in Coppa del Mondo, quella rabbia è diventata felicità».

A Davos le cose non erano andate bene, ma i tecnici azzurri l’hanno confermato anche per Planica. Una mossa che ha dato fiducia al giovane azzurro, come si è visto in gara: «Moralmente per me è stato importante ricevere un’altra convocazione. Nella qualificazione di Davos avevo sbagliato due curve, perdendo quei secondi necessari a qualificarmi. Non credevo mi avrebbero portato anche a Planica, invece l’hanno fatto ed è arrivata questa bella giornata. All’interno del team sono tutti contenti per me, si sono complimentati in molti. È stato bello poi festeggiare tutti assieme il podio di Chicco (Pellegrino, ndr). Se mi ha detto qualcosa? Si, anche lui si è complimentato con me sia per la qualificazione che per la batteria. Evidentemente ha trovato anche il modo di vederla. Mi fa piacere».

Infine Hellweger ha voluto fare di ringraziamenti: «Voglio ringraziare tutto lo staff della nazionale, in particolar modo gli skiman, perché ci hanno messo a disposizione degli sci velocissimi. Infine un grazie lo merita ancora una volta la mia squadra, ci siamo allenati in pochi per tutta l’estate e abbiamo fatto veramente un bel lavoro. Daniel Hackhofer mi ha guidato proprio bene»

Giorgio Capodaglio

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