Biathlon - 24 dicembre 2019, 12:30

Biathlon: Dorothea Wierer, da un Natale all'altro. Sempre in giallo

Andamenti diversi, sensazioni diverse, ma per il secondo Natale consecutivo, Dorothea Wierer è leader della generale. Intanto ieri, relax sulla neve altoatesina. Naturalmente in giallo

Biathlon: Dorothea Wierer, da un Natale all'altro. Sempre in giallo

Day off. Anzi, una bella pausa. All'indomani della riconquista del pettorale giallo di leader della classifica generale, Dorothea Wierer si è concessa ieri una (prima) giornata di relax, tornando ad inforcare la tavola da snowboard per godere insieme al marito Stefano Corradini della tanta neve caduta nei giorni scorsi. Discese ai piedi delle Dolomiti di Sesto, a pochi chilometri dalla casa natale della campionessa iridata e detentrice della Coppa del Mondo.

E per una ragazza da sempre attenta a colori e abbinamenti, volete che sia un caso che abbia scelto proprio una divisa completamente gialla per l'occasione?

Per il secondo anno consecutivo il suo Natale avrà tinte gialle.

"Mi ha fatto piacere ritrovare subito la leadership, ma allo stesso tempo non voglio sprecare energie mentali per questo, al momento. La stagione è ancora lunga, passerà dai Mondiali di Anterselva e può succedere di tutto. Chi è al comando ora, è solo un dettaglio, magari significativo, ma nulla di più" ha detto, prima di lasciare la Francia.

Anterselva. Ora l'attendono alcuni giorni a Rasun, insieme ai genitori e ai fratelli, dove magari avrà l'occasione di incrociare per strada le due contendenti più in voga del momento, le norvegesi Tiril Eckoff e Ingrid Tandrevold, amiche che la seguono in classifica e che hanno scelto proprio la sede della prossima rassegna iridata per trascorrere la pausa natalizia, coccolate dal tecnico di casa Patrick Oberegger (qui l'approfondimento di Giorgio Capodaglio). Poi l'adrenalina di Gelsenkirchen del 27 dicembre, poi ancora spazio al recupero per ripresentarsi - in giallo, anzi in giallo/rosso visto che è leader anche della classifica sprint - ad Oberhof dopo l'Epifania.

Secondo Natale da leader allora. Una situazione simile, ma giunta secondo vie diverse: due vittorie ed un podio, quest'anno. Una vittoria e quattro podi dodici mesi fa, a questo punto della stagione, quando invero si era disputata una gara in più. Punteggi che differenziano tra loro di un'ottantina scarsa di punti, figli di una Dorothea diversa e soprattutto di un parco avversarie diverse. Perchè in apertura di scorsa stagione, Tiril Eckhoff era ancora quell'enigmatica atleta capace di gettare alle ortiche praticamente tutte le occasioni (e non è un caso se il 40% dei successi in una carriera quasi decennale siano arrivati nelle ultime due settimane), diverse big come Anastasia Kuzmina e Laura Dahlmeier (nel frattempo ritiratesi) balbettavano o pensavano ad altro e le francesi erano in pieno ricambio generazionale. 

Insomma, in apertura di stagione, mancava la vera avversaria. Nonostante i ritiri eccellenti ed una primavera in più sulle agili spalle di Kaisa Mäkäräinen, oggi il parco avversarie è probabilmente più agguerrito rispetto a dodici mesi fa. Perchè in tante sono cresciute, Eckhoff naturalmente su tutte, ed il ventaglio delle possibili vincitrici si è allargato sensibilmente. Certo, all'appello manca ancora Lisa Vittozzi, ma il percorso che deve fare la sappadina per ritrovare la serenità esula da questo seminato e servirebbe uno spazio a parte.

Avversarie diverse, ma anche una Wierer diversa. L'anno scorso in apertura era micidiale al poligono: di fatto ingiocabile. Oggi a parità di periodo, le percentuali sono calate - riportandosi in linea con la media stagionale dell'inverno 2018/19 - ma contestualmente sono cresciute la resa sugli sci e soprattutto la consapevolezza dell'azzurra. Sa quanto vale, sa quanto può spingere, sa che per batterla le altre devono fare qualcosa di importante. E per un carattere come il suo, spesso pronta a dubitare di se stessa, avere dei riferimenti così saldi è prezioso. L'ultima gara di Annecy è stata emblematica in tal senso: in altre occasioni, prima del magico inverso scorso, in condizioni simili Dorothea avrebbe rischiato di prestare il fianco alla controprestazione. Non domenica. Sia perchè c'era un pettorale giallo da riprendere (d'accordo, il pensiero è lontano, ma sotto sotto...), sia perchè oggi Dorothea sa di essere e vuole essere la numero uno. Ed il fatto di essere ancora là davanti a tutti, in tal senso, vale molto di più dell'esserlo stato un anno fa.

Proprio per il diverso andamento rispetto alla passata stagione, sarà interessante seguire l'andamento del proseguo: è un azzardo, scriverlo, ma la sensazione è che questa Dorothea possa crescere ancora.

Ma intanto, buon Natale. Buon Giallo Natale.

Le classifiche di Coppa del Mondo

Luca Perenzoni

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