Sci di fondo - 09 gennaio 2020, 09:22

Fiemme Ski World Cup ha celebrato tre storici centenari

Grande festa in Val di Fiemme per la centesima gara del Tour de Ski, i cent'anni della Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo e della Federazione Italiana Sport Invernali, che ha omaggiato Nones

Fiemme Ski World Cup ha celebrato tre storici centenari

Il comitato Fiemme Ski World Cup ha scelto l’Hotel Shandranj – in Trentino - per celebrare tre storici centenari, quali la tappa numero 100 delle gare del Tour de Ski facente parte della 14.a edizione del celebre circuito dello sci di fondo, i 100 anni della Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo e i cent’anni della Federazione Italiana Sport Invernali. E quest’ultima ha voluto consegnare una piccola scultura raffigurante Skiri, lo scoiattolino fiemmese, con una targa rappresentativa volta ad onorare Franco Nones, primo vincitore italiano di una medaglia d'oro olimpica nel fondo, nel 1968 a Grenoble, ‘apripista’ per tutto il movimento fondistico azzurro: “Sono molto felice di questo premio, anche perché ho dedicato molti anni allo sport. Devo ringraziare la Federazione, come anche la Guardia di Finanza perché se sono arrivato a fare ciò che ho fatto è grazie a loro, da soli si fa ben poco e di conseguenza un ringraziamento va proprio a loro che sessant’anni fa, precisamente il 20 marzo 1960, mi hanno accolto. Quello che ho fatto l’ho sempre fatto col cuore”.

La consegna è avvenuta da parte del presidente FISI Flavio Roda: “Questa sera voglio celebrare questa tradizione molto importante e significativa e voglio consegnare un riconoscimento a chi ha fatto veramente tanto per lo sport italiano: Franco Nones”.

A presentare e organizzare la serata celebrativa due figure chiave dello sport trentino, il presidente del comitato fiemmese Bruno Felicetti e il consigliere provinciale Pietro De Godenz, il quale afferma: “Siamo stati sicuramente fortunati per il tempo e per l’ambiente, ma la fortuna si concretizza anche grazie al team che c’è dietro, un gruppo di volontari eccezionali, le amministrazioni, la Provincia. Tutti loro aiutano molto, ma aiuta sicuramente anche il fatto di aver avuto il coraggio, di aver avuto la presenza importante della FIS, della FISI. Quest’anno c’è stata la sprint che ha portato un giorno in più di gare, con un successo importante e di pubblico. Ora si continua con la combinata e il salto, abbiamo un gennaio pieno”.

Alla serata di gala erano presenti anche l’ex segretario generale Angelo Corradini e quello attuale Cristina Bellante, ma non è voluto mancare nemmeno l’assessore all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo Roberto Failoni: “Gli eventi che avranno luogo da ora al 2026 porteranno il Trentino e la Val di Fiemme ad essere una vetrina per il mondo intero. Quindi, in questi 6 anni, tutte le gare che andremo a fare saranno dei veri e propri test per le Olimpiadi. Siamo sicuri che saremo all'altezza, così come negli anni precedenti, ed è chiaro che nei prossimi anni ci aspettano momenti importanti per quanto riguarda le infrastrutture e le innovazioni. Posso dire con certezza che queste Olimpiadi metteranno in luce ancora una volta l'unicità del Trentino, e ciò ci rende orgogliosi di essere trentini”.

A rappresentare la FIS c’era Juerg Capol, co-inventore del Tour de Ski e della Final Climb assieme a Vegard Ulvang, creando un format che sarebbe diventato il più seguito della stagione di Coppa del Mondo: “Adesso siamo a quota 100 e ci vorranno 13 anni per raggiungere quota 200. Buona fortuna per il futuro e attendo con impazienza il 2026 per tornare qui”. Per la FIS era presente anche il segretario generale Sarah Lewis, la quale assieme a Capol si è resa protagonista del taglio della torta subito dopo la conclusione della tappa numero 100 del Tour de Ski, sul traguardo del Centro del Fondo di Lago di Tesero: “È un piacere per la FIS e ringrazio tutta la Val di Fiemme e soprattutto la Federazione Italiana Sport Invernali, per aver fatto tutto questo per il Tour de Ski”.

La voce della Guardia di Finanza è invece del Colonnello Sergio Giovanni Lancerin: “Voglio celebrare il contributo che la Scuola Alpina in questi cent’anni di storia ha dato allo sport. Lo spirito sportivo era vivo cent’anni fa ed è vivo ancora adesso. Vedo Nones, vedo Zorzi, insomma vedo dei grandi atleti che hanno dato grande lustro alla Scuola Alpina e al suo spirito sportivo”.
E intanto la Val di Fiemme torna a volare alto in Coppa del Mondo, da giovedì combinata nordica e salto saranno protagonisti.

Comunicato Stampa

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