Sci di fondo | 09 aprile 2020, 14:06

A Fondo Italia il chiarimento di Røthe: "Amo gareggiare in Italia"

L'atleta norvegese ha voluto spiegare alcune dichiarazioni della scorsa settimana, che avevamo interpretato in maniera sbagliata: "Oggi nessuno di noi sa cosa porterà il futuro, ma il Tour de Ski resta una delle mie competizioni preferite"

A Fondo Italia il chiarimento di Røthe: "Amo gareggiare in Italia"

La scorsa settimana avevamo riportato delle dichiarazioni rilasciate dal fondista norvegese Sjur Røthe a TV2, nelle quali in una interessante intervista sull’emergenza coronavirus, il campione norvegese aveva affermato che il calendario della prossima Coppa del Mondo avrebbe sicuramente risentito della situazione, aggiungendo che per esempio sarebbe stato difficile organizzare gare in Italia.
    
Noi per primi (così come alcuni nostri lettori) eravamo rimasti sorpresi e in qualche modo dispiaciuti di quest'ultima frase, proprio per la stima che proviamo nei confronti di un fantastico atleta ma anche una bella persona, come confermato nel resto dell’intervista dove aveva mostrato una grande sensibilità sulle conseguenze economiche di questa emergenza, che porteranno molte persone a perdere il proprio lavoro.

Nel dubbio di aver compreso male il senso del discorso di Røthe, attraverso l’ufficio stampa norvegese siamo riusciti a contattare l’atleta, giunto secondo lo scorso anno nella mass start del Cermis. Il trentunenne fondista norvegese è stato ben contento di poter chiarire il suo concetto, sottolineando tutto l'apprezzamento personale nei confronti del nostro paese, al quale è particolarmente legato.

Røthe ha chiarito che il suo discorso riguardava i dubbi sulla prossima stagione in quanto «oggi nessuno di noi sa esattamente cosa poterà il futuro», ma il norvegese non voleva certo offendere l’Italia, anche perché si augura con tutto il cuore di poterci gareggiare come sempre: «Mi piace moltissimo l’Italia e amo sciare nel vostro paese. Per questo motivo il Tour de Ski è una delle mia competizioni preferite».

A questo punto non resta che aspettare di vederlo nuovamente in azione il prossimo anno sul Cermis, dove negli ultimi due anni è stato grande protagonista, nella speranza che la situazione in Italia e nel mondo migliori per permetterci di tornare tutti alla normalità, nella quale è ovviamente compresa la passione sportiva. Nel frattempo scusaci per aver franteso le tue parole.

Giorgio Capodaglio

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