Sport vari - 30 luglio 2019, 06:18

Arrivano altri sponsor per lo sci e gli sport invernali

Dal 6 al 22 febbraio del 2026 le Olimpiadi Invernali animeranno non solo Milano e Cortina, si gareggerà anche in Valtellina, in Val di Fiemme e in Alto Adige.

Arrivano altri sponsor per lo sci e gli sport invernali

La notizia dell’assegnazione dei Giochi olimpici invernali del 2026 alla “strana coppia” Milano-Cortina, ha risvegliato l’interesse generale non solo verso lo sci e un po’ tutti gli sport invernali, ne stanno beneficiando anche i territori storicamente legati a queste pratiche.

Dal 6 al 22 febbraio del 2026 le Olimpiadi Invernali animeranno non solo Milano e Cortina, si gareggerà anche in Valtellina, in Val di Fiemme e in Alto Adige. Il grande palcoscenico di San Siro, in contemporanea con Cortina, ospiterà una cerimonia di apertura “in contemporanea” che si preannuncia fin da ora molto spettacolare. Chiusura prevista nell’Arena di Verona.

Dal 6 al 15 marzo poi, arriveranno le Paralimpiadi che tanto successo e affetto dal pubblico hanno avuto nelle passate edizioni, pensiamo al picco di Londra 2012. Sei sono gli sport in programma per l’edizione del 2026: hockey, biathlon, sci alpino, sci di fondo, curling in carrozzina, snow board. Apertura in grande stile al Pala Italia di Milano e chiusura prevista addirittura nella prestigiosa e splendida cornice di Piazza del Duomo, sempre a Milano.

Finanziamenti pubblici alle comunità da sempre riferimento per gli sport invernali arriveranno da Roma, accompagnati anche da un certo interesse di sponsor di media e grande, se non grandissima, disponibilità economica.

Insieme a fondi pubblici e sponsorizzazioni, inevitabilmente si affacceranno anche gli investitori, benvenuti fin quando si tratta di investire, un po’ meno se l’intento finale è quello di speculare o deturpare per sempre il territorio.

Il villaggio olimpico più grande sarà costruito nella zona dell’ex Scalo di Porta Romana a Milano, un grosso investimento finanziario che vedrà una successiva conversione in residenze per studenti. Ma i progetti e i finanziamenti non si fermano a Milano, tre sponsor starebbero progettando un investimento per un centro polifunzionale “a scarso impatto ambientale” per rilanciare le strutture che sorgono sui grandi prati alle pendici del Campo dei Fiori nell’alto varesotto, comune di Brinzio. Niente di ufficiale, ma la direzione sembra quella giusta: il fattore “impatto ambientale” è fortemente tenuto in considerazione dal Comitato Olimpico Internazionale, che non si lascia certo impressionare dalle suggestioni ma chiede e pretende solide realtà.

Le Olimpiadi Invernali del 2018 a PyeongChang sono state un ottimo esempio che si spera venga seguito e superato nel 2026 in Italia: alcuni brand globali hanno investito forte sfruttando a dovere il ritorno d’immagine di questo evento sportivo ottenendo un eccezionale ROI sui prodotti pubblicizzati. Gli esperti di Mr Banca, importante sito italiano del settore soldi, finanza e investimenti, indicano il calcio come esempio da seguire: solide aziende del settore del gioco del trading online hanno tratto beneficio da questi investimenti pubblicitari sullo sport più famoso al mondo, presentando al pubblico anche progetti etici e di conformità alle normative dei regolatori nazionali.

La speranza è che tutto il movimento tragga beneficio da questa “nuova ventata d’aria” portata dall’assegnazione dei Giochi olimpici invernali del 2026. Sarebbe bello e giusto se gli sponsor arrivassero, magari presto, a supportare i piccoli medi team che non hanno facilità nel reperire fondi a supporto di tutte le spese. Piccole realtà basate sulla volontà di sostenere gli atleti che escono dai comitati regionali, hanno la strada sbarrata nei corpi militari e comunque hanno i numeri per partecipare a tutti i principali eventi della stagione. Senza gli sponsor alle spalle, per questi pochi valorosi diventa difficile anche garantire le trasferte ai ragazzi, così come organizzare la squadra e gli allenatori. I team directors si guardano intorno, giustamente anche all’estero, per far fronte a queste difficoltà.

Per gli sponsor, schierarsi al fianco di questi atleti avrebbe un ritorno multiplo, non solo legato all’esposizione del marchio e alla pubblicità tradizionale. Stiamo parlando di contesti di grande bellezza, con protagonisti campioni di classe e seguito indiscusso. Per gli investitori pubblicitari il ritorno arriverebbe anche dal ricevere, direttamente dagli atleti impegnati sul campo, ottimi riscontri sull’utilizzo dei prodotti. Dati fondamentali per i pubblicitari e soprattutto per i dipartimenti ricerca e sviluppo delle aziende che decideranno di sponsorizzare sci di fondo e sport invernali.

Se il mondo della pubblicità e dei grandi media center non comincia a guardare con rinnovato interesse allo sci di fondo e più in generale agli sport invernali, si rischia di assistere a una pericolosa crisi del settore, proprio alle porte dei giochi olimpici invernali organizzati in Italia.

Dopo tanto parlare, forse stiamo arrivando finalmente ai fatti concreti. L’augurio quindi è di vedere rinascere presto questo sport, così tanto importante per la storia del nostro paese, con una nuova forza anche finanziaria.

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