Sci di fondo | 16 settembre 2019, 11:41

Fondo - Pellegrino critico sul calendario della prossima Coppa del Mondo: "È il peggiore di sempre"

Il campione valdostano ha parlato al portale norvegese VG; Klæbo la pensa diversamente, mentre Mignerey si schiera con l'azzurro

Foto di Pentaphoto

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Addirittura ventuno piste diverse ospiteranno la prossima Coppa del Mondo di fondo, che in una stagione priva di Mondiali e Olimpiadi presenta un calendario duro, senza precedenti. Come sottolineato dagli allenatori azzurri nelle interviste rilasciate nelle scorse settimane, questa struttura non consente agli atleti di poter essere sempre presenti e ognuno dovrà prendere delle decisioni, anche dolorose, saltando di conseguenza alcune tappe. A perderci sarà sicuramente lo spettacolo, perché in certe località i migliori potrebbero essere assenti. Basta pensare, ad esempio, alla sprint di Dresda della passata stagione.

Ne hanno parlato anche in Norvegia, dove è stato proprio Federico Pellegrino a intervenire sull’argomento. Sorprendentemente alle critiche dell’azzurro ha risposto proprio il suo rivale Klæbo, che al contrario non se la sente di puntare il dito contro la FIS per il calendario della prossima stagione.

Queste le parole di Federico Pellegrino nell’intervista rilasciata all’importante portale norvegese VG: “Quello della prossima stagione è il calendario peggiore di sempre. Un atleta volendo può anche partecipare a tutte le gare ma non sarebbe mai al cento per cento. È facile ammalarsi quando si gareggia e viaggia così tanto, oltre cinquanta gare non sono certo un bene. Nella prossima stagione ci saranno ancora più gare rispetto al passato, quando ce ne sono state comunque troppe. La FIS sa che vogliamo dei cambiamenti. Gli atleti non possono gareggiare al meglio in ogni competizione quando ci sono tante gare. Dobbiamo creare uno spettacolo bello anche per le tv, ma con un calendario come questo non è sempre possibile gareggiare. Per esempio la sfida tra me e Klæbo è molto positiva e sarebbe importante che entrambi gareggiassimo sempre, darebbe più spettacolo. La scorsa stagione, però, lui era assente a Cogne ma non era colpa sua, bensì del calendario. La FIS deve apportare modifiche per far si che i migliori atleti possano sempre gareggiare”.

Diversa, dicevamo, l’opinione di Klæbo, come riportato da VG: “Penso sia divertente che ci siano molte gare, non credo sia bello allenarsi per poi non gareggiare. Ora ogni atleta ha la possibilità di poter partecipare a moltissime gare. Certo il rischio di malattie o infortuni cresce, ma devi essere anche bravo nel pianificare le cose nel miglior modo possibile. Quindi bisogna prendere alcune decisioni difficili lungo la strada. Sicuramente non potrò gareggiare in ogni gara, ma l’obiettivo sarà ottenere il massimo da me stesso».

Infine VG ha riportato anche l’opinione di Mignerey, direttore di gara dello sci di fondo, che sembra comprendere perfettamente i dubbi di Pellegrino: “Penso che la maggior parte delle nazioni sia d’accordo sul fatto che abbiamo troppe sedi diverse nel calendario di Coppa del Mondo. Allo stesso tempo, però, nessuno vuole rinunciare a ospitare gare. Sarà necessario che tutte le nazioni ospitanti capiscano di dover accettare alcuni compromessi se vogliamo riuscire a organizzare un calendario migliore. La prossima stagione sarà decisamente troppo impegnativa».
Secondo quanto scritto da VG, Mignerey avrebbe poi svelato che le nazioni dell’Europa Centrale in particolare avrebbero espresso la propria preoccupazione per il numero di gare presenti nel calendario e che il comitato della FIS avrebbe già discusso una proposta per realizzare un calendario più leggero a partire dalla stagione 2020/21.

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Giorgio Capodaglio

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